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WALL STREET: una pausa che non compromette il futuro
Dopo molti mesi di altissima volatilità, sembra che i mercati vogliano finalmente iniziare a stabilizzarsi. La pausa di riflessione della scorsa settimana, che non ha alimentato ulteriori eccessi rialzisti, fa infatti ben sperare in un futuro prossimo meno accidentato di quello registratosi nel recente passato. Analisi del COT Report del CFTC. [Guest post]
Cari amici, nella settimana finanziaria appena trascorsa, peraltro di ridotta durata per le festività pasquali, i mercati internazionali, dopo mesi di altissima volatilità, hanno finalmente mostrato l’intenzione di intraprendere un processo di graduale stabilizzazione, ed iniziato ad eliminare taluno dei molti eccessi prodottisi nelle precedenti convulse ottave.
In particolare, lo scenario intermarket ha evidenziato innanzitutto una rinnovata forza del dollaro Usa, che negli ultimi mesi si era invece particolarmente deprezzato. Deprezzamento che aveva, peraltro, riportato il rapporto di cambio EURUSD sino a quota 1,13, acuendo ulteriormente le già non idilliache condizioni dell’economia europea. D’altro canto, però, la perdita di valore registrata della valuta Usa ha favorito la ripresa delle quotazioni delle commodities, che negli ultimi mesi sono state la maggior fonte di preoccupazione economica, ed il driver principe dell’altissima volatilità presente sui mercati finanziari internazionali. La rivalutazione di quest’ultima ottava, pari all’1,1 %, consente pertanto di riequilibrare il rapporto di cambio con l’euro ridisceso fino a quota 1,11 e di stabilizzare il corso delle quotazioni delle principali commodities, nonchè dell’oro. Anche gli accadimenti registratisi sul mercato obbligazionario, confermano il tentativo di stabilizzazione in corso. I tassi sui titoli decennali americani, da qualche settimana, risultano infatti stabili intorno a quota 1,90 %, e l’intera curva dei rendimenti Usa si mantiene positivamente inclinata, confermando in tal modo una prospettiva di crescita economica seppur ancora a ritmi moderati. Peggiori invece le prospettive economiche che si evincono dalle Yield Curve dei Paesi europei, che registrano tassi addirittura negativi sulla gran parte delle loro scadenze, e con il decennale tedesco che segna un misero rendimento dello 0,18 %. Il decoupling in termine di crescita economica tra le due sponde dell’Atlantico, è peraltro molto visibile anche negli andamenti dei rispettivi mercati azionari. Infatti, mentre il benchmark azionario Usa e mondiale, l’S&P 500, registra dall’inizio dell’anno una perdita quasi impercettibile, pari allo 0,4 %, i maggiori listini europei, e tra questi purtroppo anche quello italiano, registrano quasi tutti decrementi a due cifre.
Ciò premesso, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì sera dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:
Commercial Traders : + 47.298
Large Traders : – 31.841
Small Traders : – 15.457
Si riconferma, pertanto, la particolare e non proprio usuale configurazione del mercato dei derivati azionari Usa, in auge ormai da quasi 2 mesi. In quest’ultima settimana, tuttavia, le movimentazioni dei diversi operatori pari a 9.011 contratti, ne attenuano parzialmente la forza e l’entità. I Large Traders, infatti, dopo aver ignorato per settimane l’inversione del trend ribassista manifestatosi ad inizio d’anno, mostrano finalmente meno pessimismo ed acquistano l’intero lotto dei 9.011 contratti long. Riducono di conseguenza l’entità della loro posizione Net Short che rimane comunque ancora notevole ossia superiore alle trentamila unità. Gli Small Traders, invece, cedono altri 4.550 contratti long ed accrescono ancor di più la loro anomala e del tutto eccezionale posizione Net Short, confermando in tal modo tutte le loro paure sulle prospettive dei mercati azionari. I Commercial Traders, invece, pur cedendo 4.461 contratti long, mantengono ancora forte e pingue la loro posizione Net Long sui mercati azionari, e si godono i guadagni conseguiti nelle scorse settimane quando hanno acquistato a mani basse ed a prezzi di saldo i titoli venduti loro dagli altri impauriti operatori. Le movimentazioni di quest’ultima settimana, che indeboliscono parzialmente l’attuale configurazione rialzista del mercato dei derivati azionari Usa, confermano tuttavia il sentiment negativo e scettico della maggioranza degli operatori, e m’inducono a ritenere che i mercati azionari, coerentemente con quanto accade sull’intero scenario intermarket, stiano faticosamente cercando di stabilizzarsi intorno a livelli e quotazioni coerenti con l’attuale quadro macroeconomico globale. La salutare pausa di riflessione della scorsa settimana m’induce altresì a ritenere che probabilmente non rivivremo a breve termine i momenti di altissima volatilità e tensione che hanno caratterizzato i mercati negli ultimi 8 mesi.
Momento, pertanto, che si prospetta per i mercati azionari più tranquillo e più lineare di quello registratosi nel recente passato, che cercherò, come al solito, di tradare con il mio originale trading system, fondato sullo sfruttamento e sulla valorizzazione dell’effetto “LONG TERM MOMENTUM“, descritto negli studi dei professori Jegadeesh e Titman, ed illustrati nel mio sito http://longtermmomentum.wordpress.com/. Dopo quest’ultima settimana, il mio portafoglio, denominato “ Azioni Italia – LTM “, registra una perdita annua pari al – 4,5 %.
Perdita, comunque, nettamente inferiore a quella registrata dal nostro benchmark di riferimento, costituito dal Ftse All Share, pari nel contempo al – 14,7 %. Una sovra-performance del 10,2 %, che ci dà nuova ed ulteriore conferma circa la bontà delle indicazioni operative derivanti dagli studi e dalle ricerche dei due noti professori Usa. Nella speranza che borsa italiana recuperi il gap di performance maturato in questo inizio d’anno, questa settimana riconfermo la mia esposizione long sulla stessa per il 100 % del mio portafoglio. Chi desidera approfondire e ricevere maggiori informazioni sul mio trading system e sulla composizione del portafoglio “ Azioni Italia – LTM “ può consultare, se lo vuole, direttamente il mio sito.
Vi ringrazio per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore buon trading.
Lukas