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WALL STREET: si ricreano le basi per la ripartenza del trend
Malgrado tutte le incertezze e i rischi latenti presenti sulle varie economie, sembra evidente la volontà delle “mani forti” di continuare a tenere tonico il mercato e riprendere il percorso rialzista ormai ben noto a tutti.. Analisi del COT report del CFTC. [Guest Post]
Cari amici, nella settimana appena trascorsa, l’inattesa tripla svalutazione dello yuan, ha reso palese ed evidente ciò che l’intermarket analisys denunciava ormai da tempo, ossia un temuto e deciso rallentamento dell’economia globale.
In tale contesto, lo scenario intermarket ha registrato, a sorpresa, uno storno dell’1,1 % delle quotazioni del dollar index, che cerca forse in tal modo di compensare la perdita di competitività accusata nei confronti del gigante cinese. La svalutazione della valuta Usa non ha tuttavia favorito una ripresa delle quotazioni nominali delle commodities, che sono rimaste pressoche’ invariate, e che negli ultimi 4 mesi accusano uno storno del 12,7 % in termini reali. Qualche notizia confortante arriva invece dal settore obbligazionario, che sembra non voler credere all’arrivo di una nuova recessione. I bond decennali Usa, segnano, infatti, un rendimento del 2,19 %, in rialzo di 3 bps rispetto alla scorsa settimana, mentre il bund della Germania registra, seppur a fatica, un tasso analogo a quello della scorsa ottava, pari allo 0,66 %. Che la svalutazione dello yuan abbia avuto maggior impatto sull’Europa che non sugli Usa è testimoniato, peraltro, dall’andamento settimanale dei mercati azionari. Le borse del vecchio continente, infatti, hanno tutte registrato uno storno significativo, dal meno 4,4 % della Germania al meno 2 % dell’Italia, mentre la borsa Usa, ed in particolare il nostro benchmark S&P 500, ha chiuso la scorsa ottava con un saldo positivo dello 0,67 %. Dopo tale premessa, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì sera dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:
Commercial Traders : + 3.111
Large Traders : – 13.310
Small Traders : + 10.199
Dopo solo 3 settimane, cambia, dunque, nuovamente, la configurazione generale del mercato dei derivati azionari Usa. In quest’ultima ottava, registriamo, crediamo non a caso, significative movimentazioni, pari a ben 14.582 contratti. In particolare, i Large Traders, negli ultimi mesi sempre molto nervosi ed incerti, prendono nuovamente paura dalle iniziative valutarie cinesi, cedono ben 13.766 contratti long, ed invertono con decisione la loro precedente, e non propria convinta, posizione Net Long. Gli Small Traders manifestano anch’essi qualche scetticismo, cedono 816 contratti long, e conservano, sempre su livelli esigui, la loro abituale posizione Net Long. I Commercial Traders, invece, perfettamente consci della difficile e delicata situazione , come accaduto in tutti i momenti topici degli ultimi anni, non fanno mancare il loro deciso sostegno ai mercati azionari Usa, acquistano l’intero lotto dei 14,582 contratti long, ed invertono con decisione la loro abituale posizione di copertura Net Short. Le significative movimentazioni di quest’ultima ottava disegnano una configurazione del mercato dei derivati azionari Usa, non proprio ricorrente, ripetutasi solo 8 volte negli ultimi 5 anni. Segnalo, altresì, che, in tutte le precedenti 8 occasioni, il mercato azionario Usa ha registrato performance in ascesa. Sulla base di tali considerazioni ritengo che, anche questa volta, il mercato azionario Usa non stornerà, anzi credo che nelle prossime settimane possa nuovamente riavvicinarsi ai suoi massimi storici e successivamente rompere al rialzo l’estenuante trading-range laterale in cui è ormai imprigionato da molti mesi.
Prospettive azionarie, pertanto, migliori di quanto appaiono a prima vista, che cercherò di tradare con il mio originale trading system che, come ormai ben sapete, si propone di valorizzare l’effetto “LONG TERM MOMENTUM“, individuato nelle pregevoli ricerche condotte dai professori Jegadeesh e Titman, ed i cui presupposti scientifici sono illustrati nel mio sito http://longtermmomentum.wordpress.com/. Dopo quest’ultima incerta settimana, il mio portafoglio “ Azioni Italia – LTM “ registra una performance annua pari al + 19,39 %, inferiore di 4,46 punti percentuali rispetto a quella conseguita dal nostro benchmark nazionale, rappresentato dal Ftse All Share, pari nel contempo al + 23,85 %. Performance ancora buona, ma gravemente danneggiata dal prolungato andamento laterale degli ultimi 5 mesi, che spero possa presto terminare. Per ricevere maggiori informazioni sul mio trading system e sulla composizione del portafoglio “ Azioni Italia – LTM “ gli eventuali interessati possono, se lo desiderano, consultare direttamente il mio sito.
Vi ringrazio per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore buon trading.
Lukas
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Ciao Lukas, le indicazioni baste sul COT sono valide per questa settimana e vanno poi riviste di settimana in settimana?