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Oggi PIL a +2.2%, ma Wall Street sale grazie a trimestrali USA migliori delle attese.

Scritto il alle 14:29 da Danilo DT

Appena uscito il dato sul PIL USA, previsto a +2.5% T/T. Dato inferiore alle aspettative: +2.2% T/T.  E POI alle 15.55 la Fiducia del Michigan. Intanto la giornata di ieri si è chiusa con Wall Street quanto meno brillante. Avvio incerto e poi pian piano performance che tende a crescere. Ovviamente il tutto è avvenuto PRIMA del downgrading spagnolo.
In Close le Performance che sfiorano l’unità, e un trend che riprende pian pianino un po’ di tono. Ogni volta che i mercati riprendono la via del rialzo, i vari giornali colgono la palla al balzo: non c’è dubbio, borse in rialzo grazie a utili societari migliori delle attese. Ma sarà realmente così?
Beh, per certi versi non possiamo certo negare che il primo trimestre si sta dimostrando un buon primo trimestre. Al momento il 72.4% delle società hanno fornito dati migliori delle attese. Però fate molta attenzione, utili migliori ma tasso di crescita decisamente in ribasso. Quindi c’è un qualcosa che non quadra. La mucca vien sempre più munta? E fino a quando, con un tasso di crescita in rallentamento, riuscirà a regalare trimestrali migliori delle attese?

Ecco qui le stime sugli utili estratte dalle previsioni di centinaia di analisti. Male che vada, potrebbe essere una buona statistica…

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DT

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10 commenti Commenta
capitan_harlok
Scritto il 27 Aprile 2012 at 15:01

riuscirà a regalare trimestrali migliori delle attese fin quando i dati vengono manipolati ad arte e vogliono tenere su questo bel baraccone nell’anno delle elezioni cosa si sa pur di accaparrari voti e fiducia dai propri elettori ( e non venite a raccontarmi la storia della LEMAN che è stata e ripeto è stata lasciata fallire proprio nell’anno dell’elezioni di Obama , non cera la volonta di salvarla come invece guarda caso è stato fatto con tutte le altre big , come mai ? ) quindi si salirà fin quando lo vorrano i grandi fondi , fin quando lo vuole la FED , i poteri forti …………

john_ludd
Scritto il 27 Aprile 2012 at 15:05

In un paese lontano il bosco brucia e pure la prateria. Gli abitanti mettono tutto quello che hanno dentro dei sacchi, se li mettono in spalla e vanno verso il mare. Dentro c’è di tutto: oro, banconote, gioielli, foto di famiglia, libri di cucina con le ricette della nonna. Ogni tanto il vento cambia direzione, qualche temporale, forse l’incendio è finito ? Qualcuno torna indietro, per depredare le case rimaste prima che tornino anche gli altri. Ma l’odore di fumo annuncia che l’incendio è ancora lì che avanza. Tutti verso il mare. Ma ecco che il percorso è sbarrato da un ampio crepaccio, con i sacchi in spalla è impossibile da saltare. Qualcuno, che di mollare i sacchi proprio non ne vuole sapere, tenta lo stesso… solo un leggero sibilo… giù in fondo al baratro come Willy Coyote. C’è invece chi abbandona i sacchi e prova a saltare, qualcuno riesce e corre… verso il mare… o verso il prossimo crepaccio, chi può saperlo ? Altri si buttano sui sacchi abbandonati e li sventrano con i coltelli. Ne escono monete d’oro, banconote, certificati azionari. RICCHI, SIAMO RICCHI !!! Il crepitio del fuoco, il fumo che oscura l’aria, la prateria continua a bruciare.

Scritto il 27 Aprile 2012 at 15:28

capitan_harlok@finanzaonline,
john_ludd@finanza,

Non so se hai presente il signore degli anelli… la scena di gollum e dell’anello che finisce nel fuoco… Ecco, l’umano è Gollum, l’anello è l’avarizia, la smania di potere, ingordigia, il denaro, la spregiudicatezza, la perdizione…
E anche se le fiamme della distruzione si avvicinano, l’umano Gollum non se ne cura ma, con il tuo tanto agognato anello, si sente onnipotente. Ma la sua fine è segnata.
Certo, paragone molto fantasioso. Ma se siamo ridotti in queste condizioni, un motivo ci sarà, non vi pare?

john_ludd
Scritto il 27 Aprile 2012 at 16:05

Dream Theater,

DT preferisco ormai dilettarmi di “parabole” come una specie di profeta da due soldi…

vedi… tu sai che sembro “ossessionato” dal voler dimostrare che l’Asia NON va… ma c’è una ragione. Gli idioti che popolano i mercati poggiano tutte le loro speranza da stupidi e ignoranti quali sono, sul mito della crescita dell’Asia. Qui la crescita è finita da un pezzo. Tutti a riempirsi la bocca dell’euro… branco di somari privi di qualsiasi senso critico, ottusi seguaci di numeri falsi. Giocate al lotto che sarete più fortunati. Ti giro l’ultima di Chauvanec, non mi era mai capitato di leggere un post di un rispettato professore generalmente equilibrato, così terribilmente inequivocabile. Ieri parlavo con un piccolo imprenditore indiano che mi dice che le cose laggiù vanno malissimo, inflazione torrida, blackout continui, clienti che non pagano, fornitori che vogliono farsi pagare cash…

Per piacere compratevi un bel elmetto di granito che quando inizierà a piovere… e lasciate perdere l’analisi tecnica che non vuole dire un ca…zo di niente. quando una bolla espolde lo fa in un secondo non manda… segnali tecnici.

Vuoi un trade ? Vai corto su tutte le materie prime industriali, titoli ciclici, minerari, quello che ti pare a prescindere di quello che ti dicono i (bah !) segnali tecnici. Sempre che ti interessi incrementare il tuo “score” su qualche database in attesa che qualche mese o anno dopo si azzeri.

E non parlo del Giappone per pietà.

Scritto il 27 Aprile 2012 at 16:22

john_ludd@finanza,

🙁

Abbastanza inquietante…

john_ludd
Scritto il 27 Aprile 2012 at 16:40

Dream Theater,

visto che oggi sono in relax day, con il computer acceso, e finendo di leggere un meraviglioso libro di Murakami Haruki (Kafka sulla Spiaggia) ti giro una nota di Andy Xie sulla prossima ventura e inevitabile mega svalutazione dello yen con conseguente polverizzazione dei mercati finanziari. Sempre più sorpreso dal livello di ignoranza economico, finanziario e geo politico che alegga nell’aria. Se non altro, vedrai quando secondi ci mettono i crucchi a cambiare idea sull’europa una volta che capiranno che il loro presunto nuovo eldorado è solo un miraggio e che dopo avere impiegato anni a deprezzare il marco (volevo dire l’euro) rischiano di trovarsi lo yen a 1,60. Xie è convincente perchè oggi il Giappone ha una bilancia commerciale in passivo e quindi non ha più NESSUN elemento macro economico a supporto della moneta forte. E tutti a parlare di europa debole e non competitiva, euro che esplode… ma certo l’erba del vicino è sempre verdissima.

http://english.caixin.com/2012-03-23/100372177_all.html

kry
Scritto il 27 Aprile 2012 at 17:16

John manca all’appello Izabella Kamisk(alphaville)e siamo a posto. Pensa che da quando me li hai indicati li tengo tutti e tre aperti e di Andy Xie qualcuno comincia a parlarne. Ciao grazie.

capitan_harlok
Scritto il 27 Aprile 2012 at 23:34

visto cosa è successo oggi o mio dio il pil è salito solo del 2,2 % contro le stime del 2,5 % e quindi sembra l’inizio di una giornata segnata sui mercati americani e cosa è successo ? un bel miente per che se ne strafregano , non è ancora arrivato il momento di iniziare a vendere e far scendere i mercati , quindi si continua a salire tra due giorni la FED annuncera un altra iniezione straordinaria di denaro per sorreggere un economi troppo debole il dollaro rimane sempre debe pe un esportazione vantaggiosa , e la storia si ripete e cosi via ……… quando avranno finito con questa pantomina e dopo che tutta sta marea di solono di analisti dai nomi ridondanti e pieni di sapere che annu inceranno che la crisi e agli sgoccili che ci sono chiari e forti segnali di una crescita economica come per incanto anche i mercati americani inizieranno a correggere pesantemente dopo aver preso nella loro rete una bella quantita di parco buoi che come ai tempi della bolla scoppiata nel 2000 era carica di azioni hatec , e lastoria si ripete ma solo quando loro lo vorranno ……….

lukeof
Scritto il 30 Aprile 2012 at 11:30

John Ludd avrebbe perfettamente ragione se i mercati (o presunti tali) fossero minimamente ancorati alla realtà. Il problema mi pare pero’ che non solo le statistiche vengono continuamente falsate (e non solo sull’inflazione in Cina o sulla crescita in Oriente), ma anzi vengono rielaborate e “affettate” su misura per sostenere quello che non c’è.

Ho la netta impressione che ci sia una specie non di “esuberanza irrazionale” per citare il famigerato Greenspan, ma una “caccia al bisonte” in cui i cacciatori spingono la mandria dei bisonti verso un dirupo dove precipiteranno tutti.

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