WALL STREET: la BCE sostiene il sentiment e il COT

Scritto il alle 13:15 da Lukas

GUEST POST – Nessuna modifica sostanziale rispetto alla situazione delle precedenti settimane, il mercato sembra quasi immobile, ma possibile una lieve correzione a breve….e con una prospettiva di lateralizzazione futura.. Analisi dei dati del CFTC secondo la personale visione di Lukas.

Cari amici, nella settimana appena trascorsa, l’annuncio, peraltro atteso ed invocato da tempo, dell’adozione di nuove misure di politica monetaria espansiva, ad opera della BCE di Mario Draghi, ha alimentato nuove speranze in Europa, ed infuso nuovo ottimismo sui mercati finanziari internazionali.

Lo scenario intermarket, in particolare, dal punto di vista valutario, ha, immediatamente registrato un nuovo storno del rapporto di cambio EURUSD sceso a quota 1,295. Evidenzio che solo in questo trimestre dell’anno il deprezzamento dell’euro nei confronti della valuta Usa, risulta pari al 5,5 %. Stabili, invece, in termini reali, le quotazioni delle commodities. Molto evidenti, invece, i riflessi delle nuove misure di politica monetaria europee, sui rendimenti del mercato obbligazionario. Il bond decennale Usa, ha segnato, infatti, un tasso del 2,46 %, ossia 12 bps in più di sette giorni orsono, mentre il bund tedesco, ha registrato un rendimento dello 0,93 %, in crescita di 4 bps. Letteralmente crollati invece i rendimenti dei titoli dei Paesi periferici dell’Eurozona, veri beneficiari delle espansive misure della BCE, basti pensare che il decennale italiano registra oggi un rendimento del 2,25 %, ossia ben 21 bps in meno del bond Usa. Anche i mercati azionari, hanno avuto la stessa sorte, euforici in particolare quelli dei paesi mediterranei europei, fiduciosi ed ottimisti gli altri. Il nostro benchmark azionario di riferimento, l’S&P 500, pur registrando solo un frazionale incremento dello 0,22 %, ha registrato, infatti, l’ennesimo record storico delle sue quotazioni, raggiungendo quota 2.007 punti, che ricordo, era il mio target d’arrivo previsto per fine anno.

Dopo tale premessa, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:

Commercial Traders : – 23.779

Large Traders : + 3.709

Small Traders : + 20.070

cot report spx

Regge, dunque, anche questa settimana, la recente ed ancora incerta configurazione generale del mercato dei derivati azionari Usa. Le movimentazioni dei diversi operatori, risultano, infatti, anche questa settimana, modeste ed esigue, pari a soli 3.143 contratti. In particolare, gli Small Traders, sembrano riacquistare nuova fiducia, acquistano, infatti, ulteriori 2.927 contratti long, rimpinguando la loro abituale posizione Net Long, che rimane comunque ancora ad un livello nettamente inferiore a quella della loro media storica. I Large Traders, invece, confermano tutte le loro incertezze e dubbi, acquistano solo 216 contratti long, e permangono in una situazione assolutamente interlocutoria. I Commercial Traders, invece, dopo alcune settimane, tornano a vendere un po’ di contratti long, precisamente 3.143, e sembrano voler ritornare in una piu’ solida a tranquilla posizione di copertura Net Short. Anche le movimentazioni di quest’ultima settimana, confermano, a mio avviso, quanto già espresso nelle scorse settimane, ossia che al momento i mercati azionari sono saldamente in mano alle cosiddette “ Mani Forti “, che godono peraltro del supporto decisivo delle diverse Banche Centrali.

Tuttavia, da soli non potranno alimentare all’infinito il trend rialzista dei mercati azionari Usa e mondiali, per cui ritengo molto probabile nel prossimo futuro un andamento laterale degli stessi, che risulterà molto difficile da tradare i traders. Vision futura, dunque, sostanzialmente laterale, che, come sapete, cercherò di tradare mediante un originale metodo di stock picking condotto sul listino azionario italiano, che cerca di sfruttare l’effetto “LONG TERM MOMENTUM“, individuato in numerose ricerche, presente in tutti mercati finanziari, ed i cui presupposti scientifici sono esposti nel mio nuovo sito http://longtermmomentum.wordpress.com/. Stock picking, che viene effettuato a seguito di un preliminare check-up di borsa italiana, che questa settimana evidenzia un netto miglioramento della situazione strutturale del listino azionario italico che registra un incremento annuale del 12,1 %. Il mio portafoglio, denominato “ Azioni Italia – LTM “, dopo una settimana alquanto insoddisfacente, registra, invece, una performance annua del 19,7 %, ossia 7,6 punti percentuali in piu’ del nostro benchmark di riferimento, che ci da comunque conferma della bontà del nostro approccio, e dell’esistenza, anche sul mercato azionario italiano, dell’effetto “ momentum “ evidenziato dagli studi scientifici dei professori Jegadeesh e Titman. Questa settimana, in sintonia con il miglioramento strutturale del nostro listino, riposiziono totalmente il mio portafoglio azionario, costituito prevalentemente da titoli del Ftse Mib, appartenenti ai settori della finanza, delle telecomunicazioni e dei servizi pubblici. Vi ringrazio, come sempre, per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore una nuova proficua settimana di trading .

Lukas

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