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WALL STREET: correzione controllata in vista
GUEST POST – malgrado gli eventi delle ultime giornate il COT Report non lascia spazio a correzioni. Continua il trend rialzista. Analisi dei dati del CFTC secondo la personale visione di Lukas.
Cari amici, nella trascorsa settimana, i mercati internazionali, con una reazione piu’ emotiva che razionale ai numerosi eventi geopolitici e finanziari in corso, hanno trovato il modo, oserei dire il giusto pretesto, per dar luogo alla correzione dei principali asset finanziari, invocata ed auspicata ormai da mesi.
Reazione emotiva, poichè lo scenario intermarket non ha palesato nel contempo significativi cambiamenti di direzione. Dal punto di vista valutario, infatti, è proseguito, anche nell’ultima ottava, il processo di apprezzamento del dollaro Usa, lievitato di un ulteriore 0,35 %. Rivalutazione della divisa americana, che in termini reali, contiene il deciso storno in corso delle quotazioni delle commodities, che anche questa settimana hanno perso comunque l’1,4 % del loro valore. Storno che nelle ultime sei settimane ha raggiunto complessivamente circa il 6 %, e che negli ultimi 2 anni ammonta ormai ad oltre il 12 %, e che pone inquietanti interrogativi circa le prospettive di crescita futura dell’economia reale. Prospettive incerte, confermate peraltro, anche dai rendimenti che si registrano sul mercato obbligazionario. Il decennale Usa, nonostante i continui allarmi circa un imminente rialzo dei tassi, registra infatti anche questa settimana un rendimento del 2,49 %, ossia solo 2 bps in più di sette giorni orsono, ma ancora ben 54 in meno dell’inizio dell’anno. Il bund tedesco, invece, segnala pericoli deflazionistici ancor maggiori, e registra un rendimento ai suoi minimi storici, pari addirittura all’1,13 %, ossia 2 bps in meno della scorsa settimana, e ben 80 in meno dall’inizio dell’anno. Il mercato azionario infine, causa l’ansia indotta dai concomitanti eventi dell’ Argentina, di Gaza, dell’Ucraina, e del Banco Espirito Santo, ha trovato questa settimana il modo di innescare quella che a mio avviso risulterà solo una salutare e temporanea correzione. Il nostro benchmark azionario di riferimento, ossia l’S&P 500, ha infatti registrato il maggior storno settimanale degli ultimi 4 mesi, ossia una perdita pari al 2,69 %. Devo dire che tale storno, fa riguadagnare probabilità alla mia previsione d’inizio d’anno, che avevo dato ormai errata per difetto, di una quotazione a quota 2007 punti dell’S&P 500 per fine 2014.
Dopo tale premessa, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:
Commercial Traders : – 34.667
Large Traders : + 10.775
Small Traders : + 23.892
Anche questa settimana, trova pertanto conferma l’assetto generale del mercato dei derivati azionari Usa, raggiunto 3 settimane orsono, dopo alcuni mesi di incertezza e di tentennamenti. Le movimentazioni settimanali dei diversi operatori, pari a soli 6.944 contratti, infatti, non modificano la configurazione generale del mercato. In particolare, i Large Traders, cedono questa settimana 6.944 contratti long, e riducono la consistenza della loro precedente posizione Net Long. Gli Small Traders, come avviene di solito nelle fasi correttive, si mostrano, invece, più ottimisti, ed acquistano 4.360 contratti long, ma mantengono la loro abituale posizione Net Long sempre su livelli modesti, inferiori alla loro media storica. I Commercial Traders, infine, questa volta decidono di stare sostanzialmente a guardare, ed intervengono modestamente a sostegno del mercato, acquistando solo i restanti 2.534 contratti long, riducendo di poco la loro posizione di copertura Net Short. Le movimentazioni di quest’ultima settimana, ed in particolare l’atteggiamento consenziente dei Commercial Traders, mi inducono a ritenere che le Mani Forti, guardino anch’esse con favore allo storno in atto sui mercati azionari, che rimarrà comunque del tutto controllato, assumendo il carattere della fisiologica correzione, che non intacca a mio avviso il trend di fondo del mercato che rimane saldamente rialzista.
Vision rialzista che, come sapete, preferisco tradare mediante un originale metodo di stock picking condotto sul listino azionario italiano, che cerca di sfruttare l’effetto “LONG TERM MOMENTUM“, individuato in numerose ricerche, presente in tutti mercati finanziari, ed i cui presupposti scientifici sono esposti nel mio nuovo sito http://longtermmomentum.wordpress.com/. Stock picking, che viene effettuato a seguito di un preliminare check-up di borsa italiana, che questa settimana, evidenzia una debolezza crescente del nostro listino, che ha ridotto la perfomance annuale del Ftse all Share ad un modesto + 6,85 %. Il mio portafoglio, denominato “ Azioni Italia – LTM “, registra, invece, anche grazie alle ultime modifiche di gestione introdotte, ancora un incremento annuo del 19,3 %, che ci dà piena conferma dell’esistenza, anche sul mercato azionario italiano, dell’effetto “ momentum “ evidenziato dagli studi scientifici dei professori Jegadeesh e Titman. Questa settimana, riposiziono parzialmente il mio portafoglio LTM, eliminando i 4 titoli del segmento STAR, che hanno deluso le mie aspettative di miglior tenuta in un mercato in down-trend, e con il ricavato della loro cessione acquisterò due diversi titoli del segmento Star, ed incrementerò le quote del mio Etf Short. Ricordo, a coloro che fossero eventualmente interessati, che il mio portafoglio, per tutto il mese di agosto, verrà pubblicato ed offerto in consultazione gratuita sul mio sito.
Vi ringrazio, come sempre, per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore una nuova proficua settimana di trading .
Lukas