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STATEMENT BCE: qualcosa è cambiato
Qualcosa doveva cambiare dalla comunicazione dello “statement della BCE“? Ecco fatto, questa è la novità interessante che mette tutto in chiaro.
Statement precedente.
“The Governing Council continues to expect the key ECB interest rates to remain at present or lower levels for an extended period of time, and well past the horizon of the net asset purchases.” (M. Draghi)
Statement di oggi:
“The Governing Council expects the key ECB interest rates to remain at their present levels for an extended period of time, and well past the horizon of the net asset purchases.”
MORALE: cancellazione di “or lower levels”. Significa quindi che il percorso dei tassi di interesse in discesa è finito, quantomeno sulla carta. Ed ora si incomincia a guardare avanti. Ma attenzione, i tempi non sono noti. Significa che i tassi non scenderanno oltre (anche perchè già ora sono ampiamente negativi) e che progressivamente ci sarà un percorso che dovrebbe portare prima ad un tapering e poi ad un progressivo aumento dei rendimenti. Mercato e debt deflation permettendo.
Dicevamo dei tempi. Ecco Draghi cosa dice sui tempi del tapering:
Draghi: If needed, we stand ready to increase our asset purchase programme in terms of size and/or duration
— ECB (@ecb) June 8, 2017
Quindi, se necessario, la BCE è pronta ad aumentare il volume degli acquisti del QE. Alla faccia del tapering! Anche perchè, siamo onesti, l’inflazione ora è stabilizzata e l’aumento dei volumi sarebbe coerente solo con un nuovo scenario di crisi oppure con un nuovo rischio deflazione alle porte.
E difatti, come previsto, arriva la revisione al ribasso del tasso inflazione.
Draghi: HICP projections: 1.5% in 2017 [1.7% in March], 1.3% in 2018 [1.6%] and 1.6% in 2019 [1.7%]
— ECB (@ecb) June 8, 2017
Draghi poi cerca di convincere la platea: “L’inflazione core non ha ancora un convincente trend rialzista”. Ma porca pupazza, lo stiamo predicando da mesi, possibile che in BCE non l’avessero capito? O forse non volevano dirlo.
Però, se si rivede l’inflazione al ribasso, ecco che invece esce l’outlook sulla crescita del PIL.
2017 GDP GROWTH AT 1.9% VS 1.8%
2018 GDP GROWTH AT 1.8% VS 1.7%
2019 GDP GROWTH AT 1.7% VS 1.6%
Tutto in miglioramento, la carota ed il bastone, la tecnica è sempre quella. Un equilibrio sopra la follia, canterebbe un noto personaggio. E alla fine 1-1 palla in centro e, come sempre è stato, ci si adeguerà a quello che avverrà nei prossimi mesi. La politica monetaria non si impone. La politica monetaria ora subisce. Non ne può fare a meno.
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STAY TUNED!
Se non mi ricordo male a ottobre 2018 Draghi finirà il mandato: cambierà radicalmente la politica BCE?