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Spread BTP Bund: riparte da 318bp per tensioni sulla Spagna
Torna a salire la tensione sul differenziale di rendimento tra il decennale italiano (BTP) e quello tedesco (Bund).
Come sempre l’aumento dello spread non è solo figlio di un peggioramento del merito creditizio italiano. Il timore per un ulteriore rallentamento dell’economia dell’Eurozona ha contribuito decisamente ad un peggioramento della situazione. Inoltre oggi, magicamente, torna a far paura tutto quanto nelle ultime settimane era stato dimenticato. Un tuffo della realtà che ci fa rivedere i rischi su Spagna, Portogallo, Irlanda e anche Grecia, appena salvata ma probabilmente non in modo definitivo.
Il tutto comporta un aumento dei rendimenti dei titoli PIIGS in generale ed un ritorno di denaro sul Bund, fortemente venduto nelle ultime sedute. Morale, lo spread BTP Bund torna a lievitare, sia per demeriti del BTP ma anche per merito del Bund. E quindi, tutto questo messo insieme, non può che alimentare nuovi timori e mette a nudo quanto relativo sia questo mercato e quanto dipenda fondamentalmente da un unico, teorico fattore: la FIDUCIA.
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DT
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Sono due sentimenti antitetici ma, pensaci bene, importantissimi per la gestione del potere.
Guarda la storia.
Quanti regimi sono stati fondati su questi due elementi?
😉
c’è un terzo ingrediente fondamentale x confezionare la torta. Una bella dose di ignoranza diffusa senza la quale è difficile istigare paura e meritare fiducia. Purtroppo l’ignoranza è difficile da curare in massa, mi pare che i popoli non si salvano mai, si salvano solo i singoli, che uno per volta iniziano ad accendere qualche fiammifero.
….probabilmente anche il mancato accordo sul lavoro e la intransigente posizione sia del governo sia della Cgil, con la futura probabilità di ulteriori scontri e scioperi non aiuta la discesa dello spread….. Mi domando chi può essere quell’impresa straniera che può azzardare un investimento in Italia, dove scioperano i lavoratori, le bisarche, aerei e trasporti e altri servizi , di fronte ai vantaggi che offrono paesi logisticamente messi meglio del nostro, con facilitazioni finanziarie, fiscali e di servizi (Svizzera, Macedonia, paesi est-europei , etc) e costi del lavoro più bassi….
Paolo, diciamo le cose come stanno. Con questi regimi (e casini) fiscali NESSUNA società straniera verrà qui ad investire, indipendentemente da scioperanti o meno.
Il costo del lavoro come saprai bene, non è il PRINCIPALE problema. Stranieri investono sia in Germania che in Francia perchè trovano una “configurazione” sia fiscale che normativa e burocratica molto piu’ semplice e lineare. Se non partiamo da li’ possiamo pure introdurre la schiavitu’ ma NON andiamo da nessuna parte.
@ Paolo41 e Lukeof
D’accordo con entrambi.
Lo spread resta comunque l’arma migliore per “obbligare” l’Italia a fare le riforme necessarie e anche ad aumentare l’imposizione fiscale.
Sono d’accordo sul fatto che l’aumento dello spread BTP-Bund lo abbiamo “anche” per via dell’articolo 18.
Succederà ancora, anche perchè tra un anno…avremo di nuovo un governo politico che potrebbe essere tentato di modificare (cioè vanificare) le riforme del governo Monti).
Personalmente non escludo, in tal caso, qualche guizzo a 400 e oltre, come monito.
Io comunque, se devo speculare sui titoli di Stato preferisco farlo con i BTP che non con quelli dei paesi emergenti. Questo perchè i BTP sono in euro e garantiscono più stabilità.
Se proprio devo andare sui paesi emergenti, preferisco le azioni alle obbligazioni. Corrono di più (se le cose vanno bene).
In pratica, se devo rischiare per rubare un’ auto, preferisco rubare una BMW che supera i duecentocinquanta all’ora che non una Polo che arriva sì e no a 130.
Se succede qualche casino (e ne succederanno) chi userà come moneta rifugio i real, i rubli, i rand? Alla faccia dei mercati del “futuro”, correranno tutti su Dollaro, Euro e Jen con svalutazione catastrofica delle obbligazioni in valuta emergente.
La FIDUCIA è l’opposto della PAURA. Quasi sempre accade che, chi può, governa con la paura cioè manipolando la fiducia.