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SIRIO asset allocation dinamica

Scritto il alle 11:55 da gremlin

 

Nel corso di questi anni molti di voi hanno visionato i portafogli Compass e sanno quanto hanno performato, come si stanno comportando e come riescono in modo efficace ad abbattere la volatilità e creare valore in tutte le condizioni di mercato.

Questo perchè siamo dei maghi? Ma neanche per sogno. Forse riusciamo meglio di altri ad interpretare le dinamiche di questa crisi e sappiamo selezionare gli strumenti finanziari che compongono i portafogli in modo coerente e consapevole; e molto probabilmente in modo più efficace di società ben più famose e quotate. Io ho sempre attribuito la massima importanza ad un aspetto particolare della gestione: il controllo del rischio finanziario. Il rischio lo si può definire a priori ma poi occorre monitorare i mercati e intervenire con correzioni quando serve. La staticità e la passività sono il lasciapassare per le sotto-performance e per le perdite sproporzionate. Il concetto di “mediare” non trova posto nel nostro modo gestire e così pure rigettiamo tutti i luoghi comuni che l‘industria finanziaria ha creato e spacciato come “cultura finanziaria” ad uso e consumo del risparmiatore e del piccolo investitore.

No cari lettori, i mercati oggi sono molto più complessi e volatili anche rispetto a pochi anni fa e occorre affrontarli apertamente, dinamicamente, con flessibilità. Non è più il tempo degli investimenti “da dimenticare perchè tanto, sul lungo periodo, il denaro lavora sempre per noi”. Non era corretto prima e tantomeno lo è oggi.

SIRIO

Oltre alle soluzioni Alpha, Beta e Gamma, a seguito di moltissime richieste dei lettori abbiamo creato un nuovo modello generico di asset allocation che possiamo assimilare per certi aspetti ai classici “total return”, ma che si preferisce definire “a gestione dinamica”: ecco quindi SIRIO.

SIRIO rappresenta un’idea di asset allocation a rischio controllato, con diversi prodotti finanziari che vanno ad investire in tutto il mondo della finanza, cercando come sempre di tenere sotto controllo la volatilità e la rischiosità e nello stesso tempo mirando ovviamente all’ottimizzazione delle performance tramite movimentazioni tattiche che verranno effettuate se e quando sarà necessario. SIRIO rappresenta per noi una grande sfida ed un progetto ambizioso. Un asset allocation flessibile che ovviamente verrà ponderata a seconda degli avvenimenti, delle previsioni e dei pareri assolutamente personali del team di Arpinvestire, che già segue le strategie di investimento di Alpha, Beta e Gamma. Così come è stato per questi portafogli non si garantiscono performance; si garantisce invece l’impegno e la qualità per ottenerle, con uno stile gestionale dinamico e trasparente. Confrontare per credere. E le performance sono sempre arrivate. I portafogli total return sono parametrati di solito a benchmark composti da Euribor + spread. Troppo poco e parametro fuorviante, si è preferito prendere come benchmark lo stesso utilizzato per Beta: Fideuram Bilanciato Bilanciato.
Nella scheda di Sirio è possibile anche scaricare l’applicativo per personalizzare il proprio ptf e ottenere con un solo clik l’aggiornamento immediato dei prezzi di tutti gli asset e relativi collegamenti alle schede di Borsa Italiana e Morningstar; c’è anche un video di spiegazioni.

Compass&More

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9 commenti Commenta
Scritto il 10 Maggio 2012 at 11:58

…intanto…complimenti per il LOGO… veramente…spaziale!!!

gremlin
Scritto il 10 Maggio 2012 at 12:11

Dream Theater,

😀
sono out per un paio d’ore

mattia06
Scritto il 10 Maggio 2012 at 12:18

“No cari lettori, i mercati oggi sono molto più complessi e volatili anche rispetto a pochi anni fa e occorre affrontarli apertamente, dinamicamente, con flessibilità. Non è più il tempo degli investimenti “da dimenticare perchè tanto, sul lungo periodo, il denaro lavora sempre per noi”. Non era corretto prima e tantomeno lo è oggi.”

Quello che dici sono verità assolute

Scritto il 10 Maggio 2012 at 13:09

gremlin: Dream Theater, sono out per un paio d’ore

Io ormai sono fuori da qualche mese!!!

maurobs
Scritto il 10 Maggio 2012 at 15:29

solo una curiosità e che vuole essere anche qualcosa di costruttivo e teso a migliorare: vista la tempistica di investimento/disinvestimento dai fondi non sarebbe più appropriato, una volta stabilità l’asset allocation, usare etf/titoli molto più veloci per il riposizionamento eventuale? anche perchè altrimenti bisognerebbe tenere della liquidità se ci fosse da switchare da un fondo ad un’altro in attesa che il disinvestimento diventi disponibile(in genere occorre una settimana circa per disinvestimento e 3 giorni per investimento e sono un po tantini per un portafoglio dinamico)

pinco14
Scritto il 10 Maggio 2012 at 15:39

maurobs@finanzaonline,

Sono completamente d’accordo con te, sia sulla tempistica dei fondi, sia sulle commissioni che su un fondo sono generalmente più elevate rispetto ad un etf…anche se la gestione attiva dei fondi dovrebbe strappare performance migliori rispetto al passivo etf
Ma per un portafoglio dinamico la velocità mi sembra più importante forse dell’efficienza 🙄

lampo
Scritto il 10 Maggio 2012 at 16:17

Era ora che nascesse questa stella! 😉

Concordo con entrambi i precedenti interventi, anche se propenderei, dove non si può intervenire con un ETF adottare magari una società di gestione con molti strumenti di investimento, in maniera da eventualmente solamente switchare, senza così dover perdere il tempo intercorrente tra due operazioni (oltre alle commissioni fisse di investimento, cambio, ecc, e, per chi le paga, quelle di acquisto e vendita).

gremlin
Scritto il 10 Maggio 2012 at 16:24

maurobs@finanzaonline,

per quanto dinamico possa essere il portafoglio, la filosofia di investimento rimane sempre rivolta al lungo periodo e quindi tre giorni potrebbero essere troppi solo in rare occasioni e penso solo per i fondi azionari. Ad ogni modo è totalmente logico quello che proponi e quindi che fare? innanzitutto la scelta di sostituire i fondi con etf/titoli è una valutazione personale e poi non puoi avere una replica perfetta del fondo proposto; ciò non toglie che tale sostituzione possa anche essere più performante dei fondi proposti. Diciamo che una volta definita la struttura portante di un’asset allocation qualche ritocco è sicuramente possibile senza stravolgere il tutto, ma la caratterizzazione di un portafoglio con questa impostazione è lo stile di gestione, che si scoprirà vivendo. Evidenzierei anche un altro aspetto di questo genere di portafogli che ne potrebbe penalizzare la performance: sono le commissioni per i switch. Il consiglio è quello di conoscere bene le condizioni applicate dalla propria banca e scoprire se esistono offerte migliori. Io qui non posso dire nulla perchè non voglio fare pubblicità a nessuno.

maurobs
Scritto il 10 Maggio 2012 at 16:41

gremlin,

Hi grem ho visto adesso le risposte su Compass e vedo che hai previsto di usare dei cloni etf…
condivido quello che dici al riguardo dei fondi azionari(che olrtretutto quelli proposti reputo ottimi) anche perchè se si dicesse una riallocazione immagino si passerebbe prima da un parcheggio e non direttamente da un mercato ad un altro. Forse è più importante sugli obbligazionari non tanto per tempistica ma per costi che i fondi presentano.

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