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Siria, primo OK USA ad intervento armato

Scritto il alle 22:25 da lampo

Stasera negli USA la Commissione Affari Esteri del Senato ha approvato una prima risoluzione che autorizza l’intervento militare in Siria della durata massima di 90 giorni escludendo forze di terra (fonte).

Stasera da Aviano mi hanno segnalato movimentazione aerea dalla base militare Nato oltre la normalità. Segnalo che durante l’intervento in Iraq le forze aeree sono partite anche da tale base, all’incirca allo stesso orario (circa un’ora più tardi per l’esattezza).
Non è facile affermare se si tratta di spostamenti strategici, di esercitazioni o di una partenza vera e propria.

Se significa che è partito l’attacco contro la Siria, lo sapremo nel giro di circa 4 ore.

Coraggio…

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6 commenti Commenta
andrea4891
Scritto il 4 Settembre 2013 at 22:44

qualcuno mi dà per favore una spiegazione plausibile? perchè Obama vuol fare questa ca22ata?! che cosa conta di guadagnarci??

lampo
Scritto il 4 Settembre 2013 at 22:47

andrea4891@finanzaonline,

Io la spiegazione che mi sono dato è che vogliono distruggere l’arsenale chimico prima che vada al di fuori della Siria. Ovvio che per distruggere quello devono colpire anche altri target.

buf
Scritto il 5 Settembre 2013 at 09:31

Il problema è che se la fanno passa liscia a Bashar … poi gli altri stati “canaglia” come Korea e Iran penseranno che gli USA non sono più influenti come prima e che magari parlano parlano e non fanno nulla. Quindi Obama e tutto il congresso sanno che se vogliono continuare ad avere la credibilità e farsi rispettare devono far capire chi al momento comanda…
Ovviamente la situazione è molto complessa, Russia-Cina, India-Pakistan, Israele-Iran….siamo seduti su una polveriera…senza contare la crisi che morde..

idleproc
Scritto il 7 Settembre 2013 at 15:39

I “ribelli” sono finanziati da Quatar e Arabia Saudita, il Quatar vuole far passare un gasdotto in Siria per il mercato europeo.
L’Arabia Saudita ha promesso ai Russi che se stanno zitti e buoni non avranno problemi con le prossime olimpiadi e coi terroristi in Cecenia che controllano loro. Nell’area vogliono avere tutti governi “compatibili”. Alcuni stati dell’area hanno mangiato la foglia e temono che i prossimi saranno loro. A questo va aggiunto il problema dei petrodollari o gasdollari che tra l’alto si aggancia con la questione iraniana.
Esiste anche “un’occasione unica e da non perdere”, isolare economicamente e strategicamente i Russi.
La tentazione successiva, sarà quella di destabilizzare la Russia e farla scomparire come stato nazionale come i Russi lo intendono.
Queste cose presumo che i Russi le abbiano capite, come i Cinesi e tutti gli altri stati nazionali…
In politica estera non si mette mai una nazione all’angolo se non cerchi la guerra magari o magari di vincerla sperando che calino le brache.
La speranza è che stiano alzando solo il prezzo per una trattativa sottobanco ma sono abbastanza imbecilli da quello che vedo.

Credo comunque che la Wanda Osiris avrà qualche problemino interno, nonostante la propaganda.

http://rt.com/news/g20-against-syria-strike-527/

idleproc
Scritto il 8 Settembre 2013 at 16:43

Al di là delle contraddizioni interne economiche e sociali e delle possibili dinamiche che potranno essere anche dirompenti, è la qualità della classe dirigente che conta e il suo tipo di formazione.
Nel cosiddetto occidente abbiamo una classe dirigente che ragiona a brevissimo termine e si basa sui rapporti di forza immediati, non ragiona per processi socio-economici di medio e lungo periodo, ragiona in modo oligopolistico ed è educata o ne è il tirapiede nei CdA delgli oligopoli e della finanza globale.
Sostanzialmente sono Imbecilli. Strapagati e Imbecilli.
La guerra di “potenza” si risolve nella capacità di creare connessioni e legami economici soddisfacendo una reciprocità di interessi e al di là anche dell’immenso rapporto di forza che hanno come base produttiva e di mercato interno, è la qualità della classe dirigente che conta e sono un po’ duretti con sé stessi quando sgarrano e hanno ancora una visione nazionale dei loro interessi ma globale come proiezione.
I Russi stanno facendo altrettanto, Putin ha fatto altrettanto, vedi i casi di spezzoni di classe dirigente che si stavano muovendo contro gli interessi del popolo russo. Il suo successo interno non è dovuto alla propaganda… come da altre parti.
Era anche la strada, secondo me, che dovevamo seguire noi, altro che rinunciare alla sovranità e svenderla demolendo il nostro sistema produttivo e istituzionale e facendoci schierare con una manica di pazzi. Avremmo evtato anche qualche guaio alle popolazione lì giù dabbasso.

http://www.zerohedge.com/news/2013-09-08/guest-post-chinese-energy-companies-continue-canadian-acquisitions

http://www.zerohedge.com/news/2013-09-07/guest-post-when-dominance-leads-incompetence-and-catastrophe

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