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Segni di evidente follia finanziaria (e di bolla speculativa)

Scritto il alle 11:11 da Danilo DT

Tornano alla grande i “bond salsiccia” (CDO, ABS, obbligazioni collegate ai subprime. E nello stesso tempo scopriamo che il Ruanda emette un nuovo bond ed è meglio dell’Italia.

La storia non ha proprio insegnato niente e la mancata regolamentazione dei mercati finanziari ci porterà a nuovi disastri, in quanto ci troviamo nella stessa situazione del 2007, se non addirittura peggio. Infatti oggi l’economia è logorata, stanca, segnata da una recessione profonda (mi riferisco all’Italia), mentre nel 2007 ci trovavamo per lo meno in una fase economica positiva.

Allora eravamo in bolla, e in molti non se ne rendevano conto (per fortuna ci sono tanti testimoni tra di voi lettori che il sottoscritto aveva avvisato nel 2007 copiosamente del rischio bolla speculativa in corso). Oggi siamo in bolla e proprio come allora in molti non se ne rendono conto, anche se qualcuno di più realistico lo si trova.
E proprio come allora, il mercato non distingue più un prodotto dall’altro, non esiste più ponderazione al rischio e il rapporto rischio/rendimento raggiunge livelli di illogicità.
E proprio in questa illogicità, si viene a scoprire che le banche USA sono tornate oggi più di allora alla ribalta, con la loro finanza spericolata. Tornano proprio quei famosi “CDO”, “ABS”, e bond su mutui subprime.
In due parole i “titoli tossici” che hanno mandato in tilt il sistema e che, udite udite, vengono comprati a PIENE MANI da un mercato che ha fame di rendimenti.
Ma c’è di peggio…

Gli investitori che si indebitano per comprare azioni a Wall Street sono aggressivi come nel 2007. I fondi di private equity mondiali sono tornati a strapagare le aziende e a rimpinzarle di debito. I mercati finanziari valgono oggi circa 740mila miliardi di dollari: circa 20mila miliardi in più rispetto ai picchi del 2007. Dieci volte più del Pil mondiale. Insomma: la finanza speculativa, gigantesca, prorompente è tornata. Quel mostro che nel 2007 si mangiò l’economia reale ruggisce ancora. Il problema è che oggi, se scoppiasse una crisi sistemica, gli Stati non avrebbero più molte munizioni per combatterla: hanno troppo debito. (Source)

E le protagoniste sul mercato sono sempre e solo loro! Le grandi banche che tornano a creare questi bond “salsiccia” (Morgan Stanley, JP Morgan, ecc…) che sfruttano il momento e collocano ogni sorta di porcata in un mercato che comprerebbe persino i bond del Ruanda

Ops… mi sa che ho detto un’asinata…

Si, perché proprio il Ruanda, se non lo sapete, è uscito recentemente con una nuova obbligazione sul mercato.
Mi viene quasi da sorridere, ma quanto vi sto raccontando non è una barzelletta.

RUANDA: un bond super ricercato!

Qualche giorno fa, il Ruanda ha emesso un bond a 10 anni che è andato letteralmente a ruba, e che ha registrato un rendimento del 6,87 per cento.

The Republic of Rwanda, scarred by its genocidal atrocities less than 20 years ago and, more recently, noted for its dependency on foreign financial aid, is set to ride the wave of cheap cash around the globe to issue its first international bond.

The deal, which is set to price Thursday, will mature in 10 years and total $400 million—equivalent to over 6% of the country’s annual economic output.

It marks a new milestone in the continent’s efforts to build a presence in the capital markets, with Tanzania having made its debut in February. Kenya is also expected to issue … (Source)

Se una nuova emissione del Ruanda potrebbe essere una cosa di cui non interessa niente a nessuno, posso darvi ragione. Ma dovete sapere che non solo la domanda è stata enorme, opvvero ben 10 volte l’offerta, ma ciò che mi ha sorpreso è l’esito!
Un rendimento che come dicevo è pari al 6.87%, vale a dire circa 0.50% in MENO rispetto al rendimento del nostro BTP di paritetica scadenza a novembre 2011!
Ma vi rendete conto? Dopo questo episodio noi siamo anche un po’ “Ruanda”, anzi, per certi versi loro meglio di noi!

Courtesy from: http://www.tradingeconomics.com/

Poi però andiamo a vedere e scopriamo che il Ruanda contina ad essere uno Stato caratterizzato da INSTABILITA’ politica assoluta, che ha un rating B di Standard & Poor’s e Fitch, e che le stesse agenzie NON hanno dato il voto a questa emissione. Ovvero…qui siamo veramente alla follia.

Inoltre le condizioni economiche del Ruanda restano assolutamente relative, e preferisco evitare di pubblicarvi dei dati che resterebbero comunque solo ipotetici.
Inoltre, per chiudere il cerchio, l’emissione del Ruanda è in USD. Domanda: essendo in dollari, moneta che il Paese non può stampare, come potrà il Ruanda in caso di crisi riuscire ad approgionarsene? O continua un percorso di crescita deciso e realistico, sempre con l’ausilio degli AIUTI INTERNAZIONALI (che pesano per il 38% della spesa pubblica, ma vi rendete conto?) oppure….

MORALE: credo sia palese (e non ve lo dico per mia volontà catastrofistica) che la liquidità immensa delle banche centrali potrà (forse) portare all’innesco di nuove bolle e quindi ad una nuova crisi finanziaria.
I segnali li stiamo ricevendo “ a pioggia” ora sta a noi preparare l’ombrello.

STAY TUNED!

DT

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14 commenti Commenta
pinco14
Scritto il 7 Giugno 2013 at 11:43

Bravi e fortunati quelli che l’hanno preso al collocamento. Delle vere linci, visto che il rendimento è raddoppiato in 1 mese… :mrgreen:

Scritto il 7 Giugno 2013 at 11:55

Beh, è come al casinò…

giuse1928@borse.it
Scritto il 7 Giugno 2013 at 12:16

Scusate ma il decennale italiano rende il 4,2 % in questo momento….

giuse1928@borse.it
Scritto il 7 Giugno 2013 at 12:35

Ah si dimenticavo, fino a qualche settimana fa , quando i prezzi di alcuni BTP hanno raggiunto i massimi storici, il btp decennale rendeva addirittura il 3,6 %, quindi di che cosa stiamo parlando?

pinco14
Scritto il 7 Giugno 2013 at 12:46

<a href="mailto:giuse1928@borse.it">giuse1928@borse.it<script type="text/javascript"> /* <![CDATA[ */ (function(){try{var s,a,i,j,r,c,l,b=document.getElementsByTagName("script");l=b[b.length-1].previousSibling;a=l.getAttribute('data-cfemail');if(a){s='';r=parseInt(a.substr(0,2),16);for(j=2;a.length-j;j+=2){c=parseInt(a.substr(j,2),16)^r;s+=String.fromCharCode(c);}s=document.createTextNode(s);l.parentNode.replaceChild(s,l);}}catch(e){}})(); /* ]]> */ </script></a>,

Stiamo parlando del fatto che 1 mese fa, degli astuti investitori o chi per loro si sono comprati un bel bond decennale del Ruanda che rendeva BEN il 3,5 %. Ora, fortunati loro, rende più del doppio!! (opss.., ma forse il prezzo è sceso? 😥 )
Dov’è Bergasim? Ed io dovrei diventare tuo cliente? Naaaaaaa, io voglio i bond del Ruanda

giuse1928@borse.it
Scritto il 7 Giugno 2013 at 12:50

Forse ho capito male io ma sopra è stato scritto “Un rendimento che come dicevo è pari al 6.87%, vale a dire circa 0.50% in MENO rispetto al rendimento del nostro BTP di paritetica scadenza!”

snapjibe
Scritto il 7 Giugno 2013 at 13:24

Secondo me bisognerebbe leggersi bene le condizioni di questo bond soprattutto se defaulta.
Non è che c’è qualche strana e apparentemente cavillosa garanzia che da ai creditori o alle banche collocatrici qualche diritto speciale ?

Ciao

signor ernesto
Scritto il 7 Giugno 2013 at 13:25

Questo “0.50” lascia perplessi. A me non torna.

Se poteste spiegare cortesemente.

http://www.finanzaonline.com/forum/econometria-e-modelli-di-trading-operativo/1522031-domanda-da-ignorante-sui-btp.html

filipposense1
Scritto il 8 Giugno 2013 at 15:38

Ma che state scrivendo?! 0,50% in meno rispetto ai rendimenti decennali massimi toccati dal btp nel novembre 2011. Stava spiegando che c’è stata una distorsione tale (perché la liquidità enorme, la ricerca di rendimenti e si compra tutto e bla. bla .bla ), che il tasso attuato è stato addirittura inferiore di 50 bp di una emissione italiana. Stop.

Scritto il 8 Giugno 2013 at 16:01

filipposense1@finanza,
sorry, dimenticanza che però era evidente dal grafico. Il paragone oggi tra i due titoli non regge. resta però sempre una follia.

perplessa
Scritto il 8 Giugno 2013 at 22:51

beh, che non si è fatto nulla per fermare la finanza speculativa si è detto da più parti, pertanto è ovvio che il processo continua e non è necessari aggiungere niente a quanto ampiamennte commentato, ma c’è un elemento al quale penso spesso e nessuno lo ha approfonditoa almeno mi pare: quei soggetti che detengono il 10% della ricchezza, di cui si è tanto parlato, dove spendono quei quattrini? uno per esempio che si cucca 30 milioni di euro di liquidazione, che se ne fa?dopo che ha mangiato, bevuto fiumi di champagne, comprato alcune ville sparse per il mondo,acquistato maniglie d’oro massicio da mettere alle porte, che cavolo se ne fa di quei soldi? li può buttare nel cesso, appunto, il cesso è questo qua, alla faccia(e alle spese) di chi arranca per arrivare alla fine del mese. e poi che fa? si guarda allo specchio e si sente tanto potente?occorrerebbe buttare lui nel cesso

gnutim
Scritto il 10 Giugno 2013 at 09:44

chi scommette contro di me che fra un mese il bond rwuandese è a 80?

ihavenodream
Scritto il 10 Giugno 2013 at 15:29

Direi ke occorrerebbe cambiare il titolo del post: segni di evidente squilibrio degli autori, determinato da evidente stress psico-fisico, effetto evidente della frustrazione per non aver azzeccato nulla negli ultimi 3-4 anni…come si fa a mettere un grafico e a scrivere il contrario di quel ke è indicato sullo stesso? Un consiglio spassionato: almeno questo post rimuovetelo…anzi due: prendetevi una vacanza, ne avete bisogno…

filipposense1
Scritto il 12 Giugno 2013 at 22:54

ihavenodream@finanza,

Nessuno ti trattiene all’ascolto di questo blog… Addio 🙄

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