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Riparte il BALTIC INDEX: un segnale per le commodity?
Ormai mi conoscete e sapete che mi piace punzecchiare la vostra attenzione, cercando di stimolare i vostri ragionamenti, magari proponendovi qualche tematica alternativa. In questi giorni si parla molto di banche centrali, di crescita e di trimestrali. Una cosa che ho notato e che è sicuramente stata poco notata è il comportamento del Baltic Dry Index. L’indice dei noli marittimi si è impennato e sembra ripartire verso quotazioni che più gli competono.
Per molti questo movimento può essere assolutamente ininfluente. Potrebbe anche essere così, ma resta il fatto che nella storia, un aumento del prezzi dei noli marittimi è stato spesso anticipatore di un altro fattore: un aumento del prezzo delle commodity.
Il mercato, come potete vedere dal grafico in apertura, non si sta curando di questo movimento e anche l’inflazione non sta reagendo. MA facciamo attenzione, potrebbe non bastare una forte reazione delle materie prime per far “impennare” l’inflazione in un quadro economico che è da DEBT DEFLATION.
Resta però il fatto che, se aumentano i prezzi delle commodity e l’inflazione dovesse invertire la rotta, la FED avrebbe qualche problemino in più nel giustificare un taglio dei tassi.
Tranquilli, siamo nel mondo delle ipotesi, però in un mercato così complicato questi potenziali “intoppi” possono veramente fare la differenza.
Ve lo dico perché all’origine, a comandare l’intermarket erano proprio le commodity. Altri tempi, altre modalità di gestire la politica monetaria.
STAY TUNED!
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