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“Positivi” i dati macro di oggi
Aggiornamento delle 16:00: Negativi i dati macro di oggi, almeno quelli più importanti!
In calce al post troverete l’aggiornamento.
Abbandonate le polemiche sui piani di salvataggio galattici, torno a descrivervi l’andamento degli ultimi positivi dati macroeconomici che l’economia Usa ha saputo produrre. Oggi è una giornata ricca di nuove informazioni.
Sussidi di disoccupazione
Scende di 16 mila unità il numero di persone che per la settimana conclusa l’11 giugno 2011 hanno fatto richiesta di sussidio di disoccupazione, mentre la rilettura del dato preliminare della settimana prima indica un incremento di 3000 cassaintegrati.Come sempre.
Initial Claims (SA) | Da 414,000 | A 430,000 | = -16,000 |
Initial Claims (NSA) | Da 394,910 | A 366,816 | = +28,094 |
È invece piuttosto anomalo l’incremento registrato dal dato non destagionalizzato, pur se assolutamente contenuto. Il grafico sotto chiarirà meglio le ragioni di questa mia affermazione.
Benissimo ( in realtà malissimo ) il fatto che i cassaintegrati di lungo periodo siano scesi di 209 mila 116 unità, arrestandosi a 7 milioni 401 mila 228. Il che implica che assisteremo a report sempre più impietosi in merito al numero di persone che ricevono il food stamp, cioè il contributo governativo da 100 e rotti dollari che il governo destina a coloro i quali non hanno la possibilità di assicurarsi il giusto tenore alimentare. I dati appena riportati interessano la settimana del 28 maggio.
Spostandosi invece alla settimana del 6 giugno, le indicazioni che vengono riportate dagli stati sono vagamente positive i giustificano l’appena percettibile ribasso nel numero di cassaintegrati a cui si è assistito ( visibile nel grafico ) nel penultimo report.
La California a la Georgia indicano che una settimana lavorativa più corta ha ridotto il numero di licenziamenti, mentre in generale sembra andare un po’ meglio nel settore delle costruzioni. Settore che sarà oggetto della seconda parte del post:
SECONDA PARTE DEL POST… 🙂
Permessi di costruzione, avvio cantieri e case completate
Si ferma per questo mese il collasso del settore immobiliare del nuovo. vi anticipo subito che è impossibile stabilire se questo rappresenta un’inversione ( come tutti i mesi negli scorsi due anni ) o se semplicemente oggi assistiamo solo ad un timido rimbalzo dovuto a congiunture particolari.
In ogni caso, fatevi l’idea che volete, a seconda di quello che volete leggere…
Sono 612 mila il numero di permessi di costruzione rilasciati a maggio e un tale numero rappresenta un incremento dell’8.7% rispetto al dato del mese precedente e del 5.2% rispetto al dato dell’anno precedente. Va meno bene per le case monofamiliari, che vedono incrementare i permessi di solo il 2.5%, a 405 mila.
Bene anche il numero di cantieri avviati, che registra un confortante 3.5% dopo il -10.6% ( rivisto da qualcosa che non mi metto a calcolare ) e si porta a 560 mila unità. Esso rappresenta comunque un decremento del 3.4% rispetto al maggio del 2010. Stessa cosa per le case monofamiliari, delle quali si sono archiviati il 3.7% di avvii in più.
Infine è stabile il numero di case completate. Secondo i dati, a maggio sarebbero state completate lo 0.4% di case in più rispetto ad aprile, mentre anno su anno si segnala un -2.9%.
I dati finora esposti sono destagionalizzati e annualizzati, mentre sotto troverete quelli “puri”.
Permessi di costruzione.
Sono stati 56 mila 400 i nuovi permessi di costruzione richiesti a maggio. Questo rappresenta davvero un buon incremento rispetto ai 49 mila 900 ( rivisti da 48 mila 800 ) del mese precedente.
È molto ben auspicante che la serie del 2011 sia tornata sopra le serie dei due anni precedenti, pur se si mantiene molto distante da quella del 2008 e infinitamente distante da quelle 2007. Staremo a vedere.
Cantieri avviati.
Positivo anche questo dato. Dai 48 mila 400 cantieri avviati di aprile si è passati ai 55 mila 600 di maggio.
Purtroppo siamo ancora sotto al numero dell’anno scorso, ma sono piuttosto sicuro che il futuro porterà piacevoli sorprese. Per ora accontentiamoci.
Case completate.
Infine, positivo anche questo dato. Dalle 42 mila 100 case complete il mese precedente, si è passati a 45 mila 4000.
In pratica il peggior mese di maggio della storia.
Aggiornamento
Appena finito di enunciare la positività, pur se minima, che emergeva dai dati di oggi, ci ha pensato il Philly FED Index ha rimettere le cose a posto.
Gli indicatori suggeriscono un indebolimento dell’attività manifatturiera. L’indice che descrive le condizioni attuali del business è passato dal 3.9 di maggio al -7.7 di giugno. È la prima lettura negativa dal settembre 2010. La richiesta per manifatture è decrementata in maniera analoga, e l’indice dei nuovi ordini mostra infatti un simile declino. Lasciando sul terreno 13 punti, esso ritraccia fino all’ottobre 2010.
Le società indicano inoltre uno scarso miglioramento per quanto concerne il mercato del lavoro pur se l’indice associato rimane positivo ormai da 9 mesi consecutivi. Solo il 14% delle società riporta un’espansione del personale, mentre il 10% ha rilevato un declino.
Viene anche indicato che la pressione sui prezzi pagati è in moderazione seguendo l’andamento inaugurato qualche mese fa. L’indice associato passa a 22, mentre il 37% della aziende ancora indica prezzi in salita. Il 10% invece ha riportato un decremento nei prezzi pagati.
Dovrebbe essere il peggior crollo trimestrale di sempre! Auguri a tutti!
Per quanto riguarda invece i prezzi di vendita il 17% ha incrementato il prezzo dei propri beni mentre il 12% lo ha ridotto.
L’indicatore previsionale a sei mesi crolla nuovamente di 14 punti. In tal maniera, negli scorsi tre mesi esso ha inanellato la perdita di ben 61 punti.
Fortunatamente, dopo qualche secondo di risintonizzazione con la realtà, Wall Street ha ritrovato la strada dei rialzi.
Mattacchiuz