Petrolio: Brent vicino ai massimi. Sempre più cara la bolletta energetica

Scritto il alle 12:00 da Danilo DT

Se le borse sonnecchiano e restano nel dubbio se correggere o prendere la strada del rialzo, il petrolio sembra avere le idee ben più chiare. Complice anche il quadro di moderata crescita economica, i buoni acquisti in arrivo dall’Asia (India in primis) e le tensioni medio orientali.

Questo non può che ripercuotersi drammaticamente sul prezzo della benzina e dei carburanti in generale. La benzina viaggia in media nazionale a 1,81 euro/litro e il diesel oltre 1,75. Ma le punte della verde ora toccano al centro 1,91 euro mentre per il diesel al sud siamo a 1,78. In crescita anche le no-logo.
Non male in un momento dove occorre tirare la cinghia, ritrovarsi soffocati dal caro carburante. Inoltre non dimentichiamo di NON confondere la componente energia con l’inflazione core. Quindi potere d’acquisto che diminuisce, sempre più costi ma inflazione vera (quella da stipendi per intenderci) che non si muove. Morale: siamo destinati ad essere sempre più poveri.

Intanto però il petrolio raggiunge quota 123.70 $/bar in versione Brent (influenzato da fattori NON solo economici e, seppur con volumi non astronomici e ormai evidente ipercomprato, si avvicina ai massimi periodali in area 127 $/bar.
Siamo alla frontiera di una forma di stagflazione da commodity?

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DT

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12 commenti Commenta
7voice
Scritto il 24 Febbraio 2012 at 12:20

io te lo scrissi in tempo non sospetti che il petrolio sarebbe stato usato come clava per schiavizzare le popolazioni ! SOLO UN ENERGIA NUOVA LONTANO DA QUESTA PORCHERIA POTRA’ FOTTERE IN MODO DEFINITIVO A QUESTI MUNNEZZARI CHE MOVIMENTANO I MERCATI MONDIALI ! LA CINA TIENE ACQUISTATO QUESTA PORCHERIA BLOCCATO A 50 $ AL BARILE DAL 2005 FINO AL 2015 ! POI SI PARLA DI CRESCITA ???? A CALCI IN CULO A QUESTI MASSONI VENDUTI CHE SONO A CAPO DI STATI E BANCHE ! FETENZIA ,PUNTO.

lampo
Scritto il 24 Febbraio 2012 at 13:00

DT… la causa credo che sia essenzialmente geopolitica.

Leggevo recentemente che per lo stretto di Hormutz passa circa il 20% del greggio mondiale… per cui c’è chi già stima che un problema logistico a tale passaggio (eventuale conflitto ma anche una semplice imposizione navale o divieto di passaggio temporaneo in tale territorio) può causare il raddoppio del prezzo del petrolio (in gran parte ovviamente per motivi speculativi).

Quindi in questo caso… non userei l’analisi tecnica 😉

lampo
Scritto il 24 Febbraio 2012 at 13:06

Aggiungo che da ora in poi, visto che non solo lo stretto di Hormutz è un’area fondamentale a livello geopolitico e energetico… credo che dovremmo abituarci a queste fluttuazioni, a seconda di chi fa la voce più grossa.

Ovviamente chi ci perderà di più è il solito ignaro consumatore… e l’economia nel suo insieme. Chi ci guadagnerà di più… chi saprà approfittare di tali movimenti per speculare.

john_ludd
Scritto il 24 Febbraio 2012 at 13:19

DT qui con tutto il rispetto x me ti sbagli. E’ solo grazie alla poderosa, geniale ed equa azione delle banche centrali che il prezzo del petrolio è esploso. Da quando e’ stata condotta la prima Ltro, i prezzi del Brent sono saliti del 16%. Cosa è cambiato nella domanda/offerta in 2 mesi ? Dopo il QE2 di agosto 2010 il Brent “ha iniziato un rally di 8 mesi che ha visto un guadagno del 45%. Evento del tutto casuale ? E il 29 febbraio parte LTRO 2, previsti da 500 a 1000 miliardi di euro. Il brent a 150$? Beh certo, è possibile se poi il paziente muore e parte la recessione, le banche chiedono altri soldi e si ricomincia. Quindi o si cambia sistema o si paga e almeno stiamo zitto. Le banche centrali possono creare tutto il denaro che vogliono, per loro è gratis. Ma non controllano dove il denaro va. E le banche che lo ricevono (quasi gratis) lo prestano a breve a hedge fund (e/o strumenti propri fuori bilancio) che speculano alla grande sulle materie prime. Perchè lo fanno ? Perchè a torto o a ragione pensano che l’inflazione salirà a causa della massa di denaro creata dalla banche centrali per salvare le banche stesse. Quindi comprano petrolio come hedge contro l’inflazione che esse creano. Assurdità di un mondo impazzito che merita di bruciare.

E la crescita in Cina è in forte calo, come scritto molto bene qui (uno che ci lavora e ha i titoli per essere preso sul serio):

http://chovanec.wordpress.com/

maurobs
Scritto il 24 Febbraio 2012 at 14:13

appena terminato di vedere video…..uno tra i migliori….molto chiaro e molto operativo…..

maurobs
Scritto il 24 Febbraio 2012 at 14:15

appena terminato di vedere video trends ….uno tra i migliori….molto chiaro e molto operativo…..
😆 😆 😆

Scritto il 24 Febbraio 2012 at 14:37

maurobs@finanzaonline,

Denghiù Mauro!

john_ludd@finanza,
Mai sottovalutare il potere delle banche centrali…
Lo sai bene come la penso e sai bene che la liquidità ha comportato un abbassamento della percezione del rischio finanziario, facendo salire tutte le asset class più volatili.
Quindi concordo totalmente con te.
Ma concordo anche con lampo, altrimento uno spread di 1 $/bar tra l’altro a favore del Brent non sarebbe spiegabile.
Credo però che in questo momento sia giusto non cercare ragioni, ma capire cosa sta accadendo e basarsi su questi dati.
il mercato è gonfiato e….rischia di essere gonfiato ancora di più, grazie a LTRO2 e poi LTRO3 che se non sbaglio è prevista a giugno.
Ed è per questo che non voglio nemmeno diventare matto nel cercare spiegazioni scientifiche. occorre accettare la realtà. Ma occorre anche essere pronti… molto pronti….

john_ludd
Scritto il 24 Febbraio 2012 at 16:30

Dream Theater,

I consumi di raffinati sono in calo in USA ed Europa (qui da anni) e non stanno crescendo come si pensa in Cina dove si stampa più denaro che in Europa e USA messi insieme. In Cina l’inflazione reale è oltre il 6% con i tassi sui depositi fissi al 2%. Tutti i valori degli asset sono gonfiati, stra-gonfiati o in super bolla. Inoltre lo sanno tutti, non c’è analista che in modo più o meno deciso lo dica (escludiamo i piazzisti di titoli che non sono analisti). Poi c’è quel curioso fenomeno che gli economisti e gli analisti finanziari non conoscono ma gli ingegneri e i fisici sì. E’ la retroazione (o feedback). Il petrolio a questi livelli in USA si mangia tutti gli effetti sui tagli alle tasse delle categorie più deboli. Qui da noi sono disposto a scommettere con chiunque che il PIL italiano verrà rivisto al ribasso il prossimo trimestre, altro che -1,3% ! Quando il mercato girerà, lo farà molto in fretta. Ero pessimista qualche mese fa, ora vedo questo esperimento che va avanti: se la merda non sta attaccata ai muri allora buttiamone di più e più forte ! Questo è il succo, non vale neppure la pena scriverne.

bergasim
Scritto il 24 Febbraio 2012 at 17:00

john_ludd@finanza,

Quoto al 100%

john_ludd
Scritto il 24 Febbraio 2012 at 17:04

bergasim,

Purtroppo è così, non credo valga neppure la pena parlarne ancora. Per un paio di mesi i mercati probabilmente saranno laterali o leggermente in salita. Tutti quanti comprese le obbligazioni EM e a medio/alto rendimento. Prima di allora venderò quasi tutto e aspetterò la fine del mondo sotto un bao-bab a fumarmi un chilum lungo 1 metro.

idleproc
Scritto il 24 Febbraio 2012 at 21:19

john_ludd@finanza,

Concordo, qualsiasi cosa fanno aumentano lo squilibrio di un sistema ad equilibrio dinamico.
E’ come pilotassero un veicolo con un tempo di ritardo di attuazione del comando di qualche minuto.
Pensano di essere in una valle e di ritrovare l’equilibrio facilmente e comunque.
Sono in cima ad una collina.
Da economica-finanziaria la faccenda diventerà una questione di rapporti di forza sociali e geopolitici.
Stanno girando con le torce accese in una polveriera. Non mi pare una buona idea.

Scritto il 25 Febbraio 2012 at 01:37

Beh… non posso che essere d’accordo ma già lo sapete. l’importante, credetemi, è esserne coscienti. Con quello che si sente e si legge in giro, è già una gran cosa…

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