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ORO: occhio alla differenza tra quello fisico e quello “di carta” (paper gold)

Scritto il alle 10:32 da Danilo DT

Rapido focus sul mercato dei derivati e impatto del mercato di prodotti come ETC, ETN, ETF con sottostante oro fisico che forse non è presente nei caveau (paper gold)

Purtroppo non posso verificare di persona, per ora, quanto vi scrivo, ma è una tematica che da tempo avrei voluto affrontare, proprio perché la finanza a volte crea dei veri e propri mostri. E uno di questi mostri sono proprio i derivati.
Ma non solo quei derivati che voi potreste immaginare: futures, options, contratti speculativi ecc.
E’ noto, il mondo è sommerso dai derivati.
Questo straordinario schema di Visual Capitalist illustra come siamo messi.

In questa sede non voglio entrare in merito e finire in un ginepraio senza via di uscita (ricordo solo che molti di questi derivati sono di copertura).
Però senza ombra di dubbio questa valanga di derivati, quantomeno a livello dimensionale, spaventa non poco. Soprattutto quando si tratta di finanza derivata senza la consapevolezza da parte dell’investitore che, invece, pensa sia sempre finanza molto più “reale”.
Parlo degli ETC / ETF / ETN con sottostante l’oro.

Come è noto questi prodotti possono avere come sottostante il contratto future sull’oro oppure l’oro fisico.
Domanda: sarà proprio così? A questa domanda ho già provato a rispondere in passato in alcuni post ma mi tornava difficile poter effettuare dei calcoli realistici. Ma il dubbio amletico rimaneva. E allora ecco perché torno sull’argomento: perché qualcuno si è preso la briga di fare alcuni conti.

Stavo cercando di documentarmi in merito all’argomento, proprio per meglio capire le strane movimentazioni del metallo giallo di queste settimane. Ed ecco che mi salta in mano un vecchio post del 2016. Datato ma non per questo non interessante.
Parliamo di ZeroHedge e Daily Reckoning. Mentre l’articolo a cui mi riferisco è di BI 
Potete tranquillamente leggere l’articolo cliccando qui sopra.
In massima sintesi, dai conti fatti da questi signori, per ogni singolo contratto con sottostante reale di oro concretamente presente, ce ne sarebbero centinaia, forse migliaia di altri contratti dove l’oro, in realtà non esiste se non sulla carta. Ecco spiegato quindi il vero rischio dell’oro “cartaceo” anche se con sottostante potenzialmente reale.

Il grafico che vi presento, notate bene, è fermo a dati del 2016. In quella data il rapporto di cui sopra era pari a 1 su 542.

(…) Follow the money and right now money is moving into gold and select miners. In fact, there’s so much interest in “paper” gold that physical supply has utterly broken down. As in … crashed and about to burn in a roaring fireball! This is critical. The amount of physical gold in storage in Comex versus the number of registered “owners” against each ounce is nuts. From a few owners per ounce, it jumped to 542 by this March! (…) [BI

Oggi, 2020, sappiamo tutti benissimo che l’oro è diventato un’asset class stabile per la maggior parte dei portafogli proprio per la sua funzione decorrelante e di diversificazione. Quindi il mio timore è che quel rapporto sopra descritto possa essere oggi ancora più mostruoso.
Immaginatevi quindi se venisse chiesto da una piccola parte dei detentori di tali prodotti finanziari la contropartita reale sottostante. Cosa di cui avrebbero diritto. Signori, usando il condizionale (non potendolo verificare) si tratterebbe dell’apocalisse. I prezzi del metallo giallo partirebbero all’impazzata al rialzo, e con i prezzi le azioni aurifere decollerebbero alle stelle. Chi possiede poi oro fisico, non deve certo preoccuparsi. Il problema è capire cosa accadrà invece ai possessori dell’oro cartaceo. Ma permettetemi di non fare terrorismo mediatico, proprio perché sono numeri che non posso verificare, perché fino ad oggi nulla è successo e perché non voglio fare crollare magari in modo ingiustificato delle certezze. Però permettetemi solo di mettervi la pulce nell’orecchio e poi viviamo sereni.

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia. Se sei interessato agli argomenti qui espressi e vorresti approfondirli, contattami!
NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

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5 commenti Commenta
21cm
Scritto il 10 Dicembre 2020 at 17:56

Interessante osservazione. Ma la questione fisico – paper vale anche per argento, palladio, platino oppure il rischio è relativo solo per l’oro?

Scritto il 10 Dicembre 2020 at 22:10

Beh, sull’argento ho scritto tempo fa. Chiedere a JPM…. E cmq la risposta è che anche su altre commodity ci sono delle “stranezze”

kry
Scritto il 10 Dicembre 2020 at 23:08

Danilo DT,

anche per il petrolio … ci sono delle stranezze … solo che quando il contratto va in scadenza alle volte succede pure che ti paghino pur di andarlo a ritirare …. chissà se capiterà per l’oro.

fdonni
Scritto il 11 Dicembre 2020 at 13:29

Ma i vari ETF “Physical” (quini quelli NON basati sui futures) non dovrebbero (a questo punto uso il condizionale) per ogni quota dell’ETF acquistare la corrispondente quantità di materia prima e depositarla a garanzia in qualche caveau? Io avevo capito che non era un’opzione, ma un obbligo (certo, dato dal loro stesso regolamento). Se così non è, cambia tutto…

Mi ero anche letto uno dei prospetti di uno di questi ETF e mi pare ci fosse scritto così, ma non sono un esperto né un avvocato per cui potrebbero esserci altri cavilli. Se qualcuno ne sa di più, ben venga…

kociss01
Scritto il 12 Dicembre 2020 at 16:02

anch’io avevo acquistato alcune quote di phisycal oro, argento, platinum,palladio copper, confidando che fisico a casa mia vuol dire che ci piuo’ toccare non virtuale come i future, ma in ” questo mondo li ladri” quello che per noi e’ fisico, per loro lo e’ fino al punto che fisicamente ti possono inch****** tare

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