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Oro disastroso

Scritto il alle 17:42 da gremlin

Chissà se si dice ancora: “non c’è proprio più religione…” e chissà se si comincerà a mormorare: “e non c’è nemmeno più l’intermarket di una volta…”.
Oggi stiamo assistendo alla Caporetto dell’oro.
E’ da fine 2011 che l’oro è sempre stato sostenuto dal supporto passante in area 1530$/oncia ed è dal 6 settembre 2011 – giorno in cui ha segnato il max storico a 1911.6 – che è in formazione un triangolo ribassista di lungo periodo. Oggi l’ha forato con una forza strepitosa fino a segnare un minimo di 1492 alimentando ulteriormente il trend fortemente ribassista di medio periodo iniziato il 4 ottobre 2012. E questo mezzo disastro avviene in una giornata in cui l’azionario USA/Europa perde in media l’1%.

Le cause? si dice che sono i Paesi mediterranei a vendere le proprie riserve d’oro, a partire da Cipro; queste vendite hanno portato oggi le quotazioni sotto livelli di prezzo tecnicamente “sensibili” e sono partite a raffica le vendite degli speculatori rialzisti a chiusura delle posizioni a cui si sono aggiunti ovviamente nuovi short speculativi. Morale: oggi 71$ di escursione cioè -4.5% fra massimo e minimo.

Probabile che settimana prossima si possa vedere una qualche contro-reazione (pullback) soprattutto se l’azionario inizierà a scendere con decisione, ma è solo una speranza. La certezza è che di questi tempi l’oro non può più essere considerato asset rifugio per il privato investitore. Verrà il momento “buono” per essere ricomprato e tenuto da parte, com’è tradizione, per figli nipoti e per i momenti bui della prossima guerra atomica, ma ora no, è buono solo per il trading feroce quindi long/short.
Per la cronaca l’ultimo fixing a Londra è stato di 1535.50$ (1173.30€)

portafogli – trade opzioniprotezione oro – pensioni integrative – video – periodici
Per maggiori informazioni: compassandmore@yahoo.it 

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21 commenti Commenta
daviosq
Scritto il 12 Aprile 2013 at 19:45

Per forza santo Dio….. i musi gialli e quelli a stelle e strisce con tutta la “carta” che hanno a disposizione e con i prezzi in saldo di aziende di mezzo mondo si stanno comprando tutto, ed il cambio gli rimane ancora sopra oltre ogni ragionevole previsione. Meglio comprarsi i bot d’Italia che ferraccio!!!

kurskit@yahoo.it
Scritto il 13 Aprile 2013 at 08:23

Diverte sempre, si fa per dire, che in Italia ci sono solo povere vittime, tranne i politici, ovvio. Come mi piacerebbe che quei 4 cialtroni dovessero dimettersi tutti e vedere i soloni quali soluzioni illuminate proporrebbero, (e qui aspettiamo di vedere i grillini, come se la caveranno). La verità è che ognuno ha il governo che si merita, siamo un popolo pieno di diritti, ma sui doveri tendiamo a glissare, e se occorrono dati ed esempi, fatemelo sapere.Uno per tuttti, dall’espresso di questa settimana, piloti che prendevano 7000 euro al mese (7000 di cassa integrazione che è già un assurdo) di cassa e simili, mentre lavoravano per compagnie straniere. Sorpresi? Immagino di no. Ed è qui la questione, se quando si legge di tutta sta gente che RUBA e non ci stupiamo assolutamente, è perchè sono in moltissimi che lo fanno, chi più chi meno, dall’operaio che pretende gli straordinari fuori busta, a chi occupa case popolari col mercedes in garage, pensionati a 40 anni che lavorano in nero.E proviamo ad applicare retroattivamente il contributivo sulle pensioni e vediamo cosa succede? Ognuno ha il governo che si merita.
La plebe non elegge chi la vuol curare, ma chi la droga!
In quanto allo stato che non paga le imprese, qui a Brescia la metro leggera è passata da 360 milioni previsti, al miliardo. Pagheranno tardi, ma però sono di manica larga! Se a voi dopo un preventivo di 100.000 euro, portassero un conto di 300.000, sareste cosi sportivi? Se si, ditemi se posso lavorare per voi.

john_ludd
Scritto il 13 Aprile 2013 at 11:46

L’oro è alquanto irrilevante, pesa attorno all’1% degli asset finanziari a livello complessivo. E’ un buon investimento a livello di fondamentali economici in un solo caso: tassi di interessi reali negativi. La ragione più ovvia del crollo dell’oro è quindi la seguente: stiamo passando da tassi negativi a tassi positivi ma non perché le banche centrali sono pronte a alzare i tassi causa l’incipiente ripresa economica ma esattamente il contrario. Dopo anni di fumogeni stiamo entrando in una conclamata recessione globale. La vera controprova è il prezzo del bene più importante del pianeta, il petrolio. Il brent è in discesa (il wti è irrilevante) e malgrado sia sostenuto da interessi eterogenei mi aspetto che scenda considerevolmente anche sotto il costo di produzione degli olii densi del nord america che gravita tra gli 80 e i 90 dollari. Questo sarebbe la prova più evidente di un brusca frenata dell’economia globale e del tutto sufficiente a scatenare un sell out su tutto ciò che è percepito come non portatore di cash flow e porterebbe il rendimento del decennale USA all’1%, il 30y al 2% o anche sotto. 25 anni di storia giapponese sembrano non avere insegnato nulla. Nel frattempo i consumi elettrici sono in crollo verticale in Europa, in forte calo in Cina e in calo in USA. I consumi di combustibili liquidi seguono lo stesso andamento. Tutti segnali pessimi. Quanto avviene e soprattutto avverrà in Cina è di fondamentale importanza. Se il governo, come si è impegnato a fare, riesce effettivamente a attivare il cambiamento della struttura dell’economia cinese da “export oriented” a economia orientata ai consumi interni vedremo presto una revisione del dato del PIL cinese fortemente al ribasso. Questo è un segno ottimo per la Cina e pessimo per quasi tutti gli altri. Produrrebbe un crollo del prezzo delle materie prime, il calo del deficit commerciale USA e quindi una busca frenata alla circolazione di capitali. Lo sapremo entro la fine dell’estate.

domkaerti
Scritto il 13 Aprile 2013 at 12:53

Ciao, ho 1 domanda per DT e Gremlin: anche in relazione al commento di Dream fatto su un post sull’oro del 19 feb alle 13.10 ( http://intermarketandmore.finanza.com/oro-in-forte-correzione-mani-forti-in-movimento-53190.html ), volevo sapere se state pensando di effettuare qualche modifica sui portafogli Compass oppure, nonostante tutto, “l’oro rappresenta ancora una asset class per diversificare i portafogli”?

gremlin
Scritto il 13 Aprile 2013 at 13:13

domkaerti,

nella bacheca ho promesso che se ne riparla lunedì, comunque in Compass ogni mese riduciamo il prezzo di carico dell’oro in questo modo: http://tradeoptiongremlin.wordpress.com/commodity-oro/

gremlin
Scritto il 13 Aprile 2013 at 13:34

john_ludd@finanza,

correggimi se ho capito male:
1. l’oro scende sulla prospettiva di ritorno di tassi reali positivi MA i rendimenti dei treasury sarebbero comunque in calo… però il trend dei rendimenti del t-note è rialzista dal giugno scorso; quale motivo “strutturale” dovrebbe creare un forte inversione di questo trend? (che a dir il vero sembrerebbe confermata quando due settimane fa il rendimento è tornato sotto 1,85% – aadesso siamo a 1,72)
2. i rendimenti nominali caleranno ancora e malgrado questo avremo un ribaltone tale che diventeranno addirittura positivi in termini reale… alludi ad una DEFLAZIONE INCONTROLLABILE DALLE BANCHE CENTRALI?

domkaerti
Scritto il 13 Aprile 2013 at 14:10

gremlin,

Ok, scusa ho visto successivamente la bacheca di Compass. Sul discorso opzioni sono molto interessato solo che ho cominciato a studiare sull’argomento da molto poco e non mi sento ancora pronto (devo anche aprire un apposito conto): fra un po’ vorrei incominciare.
Grazie

john_ludd
Scritto il 13 Aprile 2013 at 15:47

gremlin,

mah forse è il caldo, qui la minima è 30 e la massima 40, goduria !

segui bene: LE BANCHE CENTRALI NON POSSONO CONTROLLARE LA DEFLAZIONE… MAI !!! sono le manovre fiscali dei governi che possono eliminare la deflazione. Tutto noto in economia da decenni, e anche la misteriosa ragione x cui la borsa USA è alta è del tutto logica. Sono gli utili delle aziende USA a livelli record alimentate dal deficit spending del governo. Il lavoro dell’economista Michał Kalecki che lo dimostra risale agli anni 50. Questo è un riferimento x chi interessa:

http://www.concertedaction.com/2012/03/12/kaleckis-profit-equation/

http://pragcap.com/where-are-corporate-profits-headed

Da qualche mese l’opionione diffusa è che il processo di riduzione del debito privato in USA sia ormai completato. Secondo l’economista Richard Koo massimo esperto di deflazione da debiti gli stessi dati addotti dai difensori di questa tesi vanno letti in modo opposto:

http://ftalphaville.ft.com/2013/01/23/1351952/koo-ill-tell-you-when-were-delevered/

Negli USA è inoltre già in atto un’azione di riduzione del deficit, che i falchi ritengono blanda ma che in realtà è sufficiente a far deragliare i timidissimi segnali di ripresa economica. Azione presente soprattutto a livello dei governi locali dove la spesa pubblica è in forte contrazione.

Inoltre, ovviamente, l’economia USA non è indipendente da quanto accade altrove e l’Europa sta velocemente scivolando verso la dissoluzione. Purtroppo gli stati del sud europa compreso il nostro stanno effettivamente e a diverse velocità andando verso il fallimento, ma non a causa del debito pubblico ma perché lo stock di risparmio privato invece di essere canalizzato verso investimenti produttivi o al limite i consumi viene indirizzato verso il pagamento di debiti inesigibili presenti nel sistema bancario ultra fallito.

Poi c’è la Cina. Non sono a priori negativo sulla Cina. Se le autorità riescono a iniziare un cambiamento di modello economico, diverranno senza dubbio la potenza dominante entro la prossima generazione. Questo comporta tuttavia la fine della bolla sulle materie prima, un crollo dei prezzi e il fallimento di decine di istituzioni finanziarie in occidente che hanno utilizzato i futures come bancomat. Come puoi bene immaginare il calo delle materie prime è una forza deflazionaria possente che NON può essere in alcun modo contrastata delle banche centrali.

Poi c’è il Giappone che non credo riuscirà a riavviare la propria economia perchè sta semplicemente moltiplicando per N lo stesso tipo di sforzo che ha fallito per 20 anni di fila. In quel paese ormai altre forze, in primis la demografia, lo condannano a un futuro pessimo.

A questo punto se tutte le principali aree economiche frenano (nel caso dell’Europa invece vanno all’indietro a tutto vapore) cosa ne può essere dei prezzi energetici che sono i più sensibili ? Calano e sono una forza deflazionaria inarrestabile. Peraltro il petrolio a basso prezzo è realmente un bene esaurito e il petrolio ha un floor pari al costi di produzione dell’ultimo decile ovvero gli olii densi del nord america e le produzioni off-shore profonde; ma è anche un bene finanziarizzato e siccome lo scenario che prospetto non è quello scontato, questo può determinare un calo dei prezzi sotto il costo di produzione per quanto questa possa apparire assurdo alla persona comune (nel 2008 cosa accadde ? come mai il gas naturale in USA è da anni al di sotto del costo di produzione ? io la risposta la conosco e voi ?). Questa situazione porrebbe tuttavia le basi per un incremento dei prezzi negli anni successivi in grado di generare il fenomeno opposto alla deflazione in misura inarrestabile.

Poi c’è il lavoro, che è in calo, e se c’è meno lavoro le pressioni sono verso paghe minori.

Poi c’è la tecnologia che aumentando la produttività rende le merci meno costose e tende a cancellare progressivamente milioni di posti di lavoro nei settori dove l’automazione premia.

Può bastare ?

… poi capisco che tu sia un trader e della macro economia non te freghi nulla ma se e quando il mercato gira tu potresti non fare a tempo a saltare fuori senza bruciarti un pò.

gremlin
Scritto il 14 Aprile 2013 at 00:16

john_ludd@finanza,

OK chiaro e grazie, come sempre una super lezione di economia

john_ludd
Scritto il 14 Aprile 2013 at 12:03

gremlin,

Nessuna lezione e soprattutto non super. Sono ancora in fase di apprendistato, almeno x i prossimi 30 anni, poi forse avrò imparato qualcosa. Nel frattempo colleziono errori.

Almeno qualcosa si può con certezza affermare sul perché siamo in questa disperata situazione:

“…But really, how fragile is the economic picture? Here’s one indication: Atty. General Eric Holder (for Pres. Obama) recently stated that he would not criminally pursue the mega-thieves at Bank of America, HSBC and other too-big-to-jail banks because it would just be too “unsettling” for the economy. The Attorney General is afraid to prosecute the most dangerous financial criminals in American history. In essence, the U.S. Government has not just offered the banks the courtesy of underwriting their moral hazard, it’s eliminated the obstacle of law for them as well. At this point, Federal policy reeks of desperation. That’s how fragile the economy is…”

direi che forse “situazione disperata” è poco quando si lasciano liberi i killers…

…meglio l’Italia dell’India comunque, almeno quello

lampo
Scritto il 14 Aprile 2013 at 14:24

john_ludd@finanza,

Scritto il 14 Aprile 2013 at 23:15

john_ludd@finanza,

Voilà, tutto detto!

candlestick
Scritto il 15 Aprile 2013 at 11:54

walla walla oro a 1400.. è ora di fare acquisti sostanziosi!!

gremlin
Scritto il 15 Aprile 2013 at 12:13

NO ASPETTA AREA 1380 e poi si compricchia il finanziario, niente di grosso, e con stop non troppo stretto ma con take profit velocissimo

ciromot
Scritto il 20 Aprile 2013 at 07:43

john_ludd@finanza,

Ciao John ti chiedo un chiarimento :

“questo può determinare un calo dei prezzi sotto il costo di produzione per quanto questa possa apparire assurdo
alla persona comune (nel 2008 cosa accadde ? come mai il gas naturale in USA è da anni al di sotto del costo di produzione ?
io la risposta la conosco e voi ?)”…..Io no e vorrei saperlo se ne hai voglia ovviamente….cerco solo di imparare
…un saluto 😉

kry
Scritto il 20 Aprile 2013 at 08:22

ciromot@finanza,

Io ci provo. Perchè il petrolio è quotato in dollari e proprio come ha spiegato John la cosa che esporta di più gli usa è la propria moneta.

ciromot
Scritto il 20 Aprile 2013 at 22:44

kry@finanza,
😉

gremlin
Scritto il 21 Aprile 2013 at 10:09

ciromot@finanza,

il conocorrente del gas è l’energia elettrica e i prezzi di mercato tendono ad allinearsi seppur con sfasamenti temporali e qualche rally estemporaneo clima-dipendente.

Il prezzo medio 2013 dovrebbe essere 4,0. Ancora oggi negli USA ci sono regioni interessate da un prolungamento invernale es. Minnesota e Texas

l’allerta freddo lanciata venerdì sul Texas per una settimana almeno porterà i consumi ad un nuovo massimo annuale e questo spiega lo spike appunto di venerdì

per tradare il gas occorre come minimo essere aggiornati sulle previsioni del tempo in USA

buono da shortare a breve

ciromot
Scritto il 21 Aprile 2013 at 18:49

gremlin,

Grz , onorato di poter interagire con te Gremlin….. in qst post http://intermarketandmore.finanza.com/commodity-in-crisi-ma-ora-un-rimbalzo-e-piu-che-lecito-54732.html
l’utente Snapjibe commenta facendo una richiesta poi
ripresa da me in riferimento ai prezzi di produzione delle commodity.Sai qualcosa a riguardo ?Un salutone e
buona domenica 😉

ciromot
Scritto il 26 Aprile 2013 at 03:03

Gran bell’articolo, ve lo segnalo…… http://www.rischiocalcolato.it/2013/…ra-alloro.html

kry
Scritto il 26 Aprile 2013 at 09:24

ciromot@finanza,

Leggi anche quello che ho segnalato ( sempre di rischio calcolato ) qui: kry@finanza su Macroeconomia e oro: vendite record di paper gold (oro cartaceo)

I sondaggi di I&M

VEDO PREVEDO STRAVEDO tra 10 anni!

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