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Opzioni e Consulenza Indipendente (XVI)

Scritto il alle 11:52 da gremlin

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Preambolo

31 dicembre 2009: fine del regime transitorio in materia di Consulenza Finanziaria Indipendente (CFI), salvo ulteriore proroga. L’istituzione della nuova professione con tanto di Albo è sempre più vicina ma non per questo prossima, vediamo perchè. Malgrado la normativa sia già in avanzato stato di composizione, il regolamento attuativo dei famigerati articoli 18 bis e 18 ter del Testo Unico della Finanza del ’98 è da poco entrato nella seconda fase di consultazione a cui potrebbe seguirne una terza; inoltre manca ancora il regolamento del Ministro dell’Economia e pure l’organismo competente di gestione e vigilanza dell’Albo s’ha ancora da nominare; se si aggiunge che quando tutto sarà finalmente perfezionato verrà indetto un solo esame di ammissione all’anno, allora il quadro risulta perfettamente indefinito: esattamente come banche e Sgr vogliono.

Questi Signori della Finanza Nostrana (SFN) hanno temuto che la loro distribuzione potesse sgretolarsi con fiumane di PF che si convertono alla finanza etica senza padroni portando con sè clienti e patrimoni, ma al momento ritengo che questo scenario non sarà per niente catastrofico in quanto l’industria del risparmio carpìto si è ben organizzata durante tutti questi anni di insabbiamento calcolato, ha compreso come imbrigliare la professione nascente e come confondere ancor più le percezioni dei risparmiatori con interventi pubblicitari mirati. Mi riferisco al fatto che il futuro CFI, avendo l’obbligo per legge ad essere indipendente e quindi senza poter ricevere regalìe dall’industria finanziaria pena la radiazione, fornisce al risparmiatore consigli non viziati da conflitti di interessi mentre i SFN che sostengono di essere indipendenti, non avendo tale obbligo, forniscono comunque una consulenza finalizzata prevalentemente alla vendita di fondi, polizze e strutturati, nel nome del risparmiatore e per conto dei propri interessi. Un CFI, di fronte ad un risparmiatore a bassissima propensione di rischio e senza conoscenze finanziarie, consiglierà titoli di Stato o ETF mentre un SFN “indipendente”, avendo costi di distribuzione del servizio, gli rifilerà sicuramente almeno un fondo obbligazionario: questa è la differenza fra indipendenza etica e indipendenza di maniera.

Chi ha recepito la direttiva Mifid per introdurre anche in Italia la nuova professione del CFI, da una parte sta introducendo un cambiamento importante e dall’altra lo vanifica subdolamente in diversi modi (Tomasi di Lampedusa docet) e quindi la gestione del risparmio continuerà ad essere mantenuta ancora saldamente in mani forti e i CFI, orfani di qualsiasi lobby, prospereranno solo nelle crepe del sistema. Caso eclatante è il Comune di Milano quando nel 2008 ha indetto un bando di gara per “consulenza nella struttura finanziaria passiva” (cioè per sanare le sue ingenti perdite da derivati) rivolto alle banche e con esclusione dei CFI.

D’altra parte il risparmiatore medio, amando la “passività”, è un richiamo irresistibile per i satiri specializzati nel suo lato B che hanno i mezzi per mantenerlo in condizioni di assoluta dipendenza e per impedirgli di considerare consulenze alternative, ad esempio quelle che si ispirano alla finanza etica ovvero nel suo esclusivo interesse. La finanza etica è l’opposto dei bond argentini, Parmalat e Lehman che tutti i SFN hanno venduto “nudi” o nascosti in prodotti strutturati, venduti anche da quelli che oggi si professano “indipendenti”. Suggerimento per le associazioni di categoria: stiliamo una lista di banche e Sgr che si proclamano indipendenti e verifichiamo se hanno mai venduto questi titoli tossici e poi mettiamo alla berlina i responsabili. “Finanza etica” è un concetto facile da trasmettere e far assimilare al risparmiatore, e se il risparmio ha ancora una funzione sociale (Costituzione – art. 47) allora è questo il campo in cui seminare per far crescere la domanda di Consulenza Finanziaria Etica e Indipendente.

Per stemperare un po’ l’amarezza di queste considerazioni mi sono immaginato una sceneggiata improbabile ma non impossibile, con l’unico obiettivo di compiere un esercizio di ricerca di nuove proposte gestionali che coniughino standard elevati di rendimento alla sicurezza dell’investitore grazie al poliedrico impiego di uno strumento derivato poco noto ai più ma dalle enormi potenzialità qual’è l’opzione il cui “dirompente potenziale autodistruttivo” si manifesta in modo direttamente proporzionale all’incompetenza di chi ne parla in questi termini. Premetto che nella realtà è possibile consigliare portafogli “aggressivi” solo a chi presenta un “profilo di adeguatezza” adatto e per l’inserimento di opzioni anche solo per hedging richiede necessariamente che il cliente sia disposto a seguire il suo investimento e ad imparare a conoscere lo strumento proposto.

Questo che segue è solo l’inizio di un viaggio di esplorazione di portafogli “alternativi” dove le opzioni verranno inserite per fare hedging, concetto spesso ignorato anche da molti CFI, e anche per incrementare il rendimento di un portafoglio “classico”. Non intendo produrre un manuale ma solo un racconto (mi auguro lunghissimo) con tanto di personaggi e il mattatore è il mio eteronimo “gremlin”.

Maurizio B.

Capitolo I – La tela del ragno

“Ehi Grem, quel tizio che avevi già adescato s’è fatto vivo, ha un duecentomila… anni fa dice di aver giocato col fib facendosi del male, comunque è disposto a rischiare ancora un po’… te lo affido ma mi raccomando non strizzarlo troppo”.

E questo che ha parlato era il boss dello studio Consulenza Indipendente Vattelapesca & Associati… avendomi distolto bruscamente dalle mie elucubrazioni opzionistiche non ho potuto altro che bofonchiare con poca convinzione: “Ma tu solo maschi vogliosi di denaro sai portarmi?” già, perchè lui le consulenze al femminile non le molla a nessuno, mica è scemo… “Dài che lo ricevo subito, così smetto di leggere le penose fregnacciate della politica plutobancocratica italo-padana, letali per la salute dei nostri neuroni…”.

Il tizio entra, convenevoli e presentazioni, parte l’interrogatorio per capire quanto lui sa di finanza, cosa vuol fare da grande coi soldi che spera di risparmiare e di avere ancora intatti fra una quindicina d’anni ormai sessantenne, il suo feeling coi FIP (Furti Investimenti Previdenziali) e quanto e come è disposto a rischiare, ecc. ecc. solito  copione mifid ma con più sentimento.

GREM: Senta, caro il mio Illuso Aspirante Risparmiatore nonchè Investitore (d’ora in poi sig. IARI) mettendo la metà dei suoi duecentomila su strumenti oggi considerati tranquilli ma ad altissimo rischio di essere considerati dai posteri come i resti fossili dello Schema Ponzi Globale e noi degli idioti, e l’altra metà su strumenti fichissimi ma ad altissimo rischio di partorire solo topolini, io potrei presentarle un progetto molto interessante e bello da vedersi. Se poi questo progetto fosse seguito dai risultati attesi, ma di cui ora non se ne ha alcuna certezza, Lei potrebbe raddoppiare nominalmente il capitale fra una ventina d’anni, o anche solo fra quindici o forse fra dieci, e chi lo sa… cosa ne pensa? (Grem sei solo un bastardo quando fai così, perchè non vieni subito al nocciolo delle cose invece di giocare al gatto e al topo?)

IARI: (interdetto e un filo contrariato) Beh, ad essere sincero il suo modo di presentarmi la cosa non mi riempie di entusiasmo, anzi…

GREM: (imperturbabile) Lei per ritenersi minimamente soddisfatto dell’investimento quale rendimento vorrebbe ottenere?

IARI: Mi aspetto di ottenere un rendimento nettamente superiore a quello dei titoli di Stato

GREM: Oggi i nostri titoli di Stato rendono dallo zero al tre percento netto a seconda della scadenza, quelli al tre percento verranno rimborsati a Papi morto… in soldoni, quale rendimento vorrebbe ottenere?

IARI: Diciamo il sette percento…

GREM: (muto, enigmatico, sopracciglio alzato quanto basta…)

IARI: (leggero tic) … comunque non meno del sei… mi hanno detto che siete bravi e se devo pagare una consulenza è ovvio che devo avere migliori risultati del fai da te.

GREM: Sì, Lei ha ragione da vendere e in questo studio c’è gente veramente preparata ma non so se io faccio al caso suo perchè ottenere il sei coi soldi che ha e con un progetto classico, tipo quello di cui Le ho accennato prima, mi sembra un furto… (bastardo incorreggibile, lancia il sasso per vedere l’effetto che fa e nasconde subito la mano)

IARI: In che senso “furto”?

GREM: Intendo furto ai suoi danni… come Lei ha sicuramente intuito nemmeno io sono tanto entusiasta a proporre titoli di Stato, bond di qualità, posizioni rialziste di lungo periodo sull’azionario in tutte le salse e quantaltro che normalmente finisce in un progetto di allocazione e gestione del portafoglio… sbattersi come non mai per poi sperare, sottolineo sperare, di ottenere solo il sei percento su duecentomila… io mi sentirei invece molto più tranquillo a gestire insieme a lei un progetto fuori dagli schemi convenzionali che dia un ritorno di almeno tremilaeuro (questa è bieca manipolazione)

IARI: (interdetto e seccato) Non capisco… il sei percento di duecentomila è tremila e Lei mi offre una cosa diversa che ancora non conosco ma che sembra migliore della prima ma sempre con un rendimento di tremila? e se i primi tremila non sono certi perchè questi tremila dovrebbero invece essere certi?

GREM: Lei ha ragione, a volte mi mangio le parole, intendevo tremila mensili con una probabilità del novantanovevirgolanove percento di averli ogni mese e con una probabilità più bassa di ottenere qualcosa più di tremila, Le interessa? (apoteosi delle bastardate precedenti, lui gode a creare scompiglio nelle certezze altrui)

IARI: (sempre interdetto ma nella versione “mi è apparsa la Madonna”) No, scusi, continuo a non capire… ha detto veramente tremila al mese? vuol dire trentaseimla all’anno… sta scherzando?

GREM: (serissimo) se vuole glielo scrivo subito su un pizzino e poi lo mettiamo sul contratto, diciottopercento per il primo anno di operatività meno il mio onorario, poi dal secondo anno si può aumentare se lei vuole, col suo capitale si può sicuramente fare di più ma ci vorrà del tempo.

IARI: (con sintomi di incipiente vasodilatazione naso-facciale) Ma non vorrà mica propormi un fondo hedge… guardi che la storia di Madoff la conosco!

GREM: Stia tranquillo, niente fondi con me e nemmeno titoli strutturati o esotici o trattati su mercati poco liquidi o polizze o certificati… allora sarebbe disponibile anche ad impegnarsi attivamente per ottenere tremila mensili?

IARI: (è subentrata secchezza delle fauci e raucedine) Ma Lei sta parlando sul serio? mi fa forse mettere i soldi sui titolini della borsa italiana e del nasdaq, quelli che schizzano su e poi si sfracellano se li tieni troppo? e questi come li garantisce?

GREM: Ha ragione ancora, avevo dimenticato di dirle che con me niente azioni, al massimo pochi ETF in tendenza di mercato, ma solo al momento giusto e anche al ribasso, e in questa prima fase visto l’effetto bolla su azioni e commodity prodotto da un aumento abnorme di massa monetaria non circolante e dei relativi indebitamenti statali (un giorno le spiegherò perchè le banche centrali sono il cancro dell’economia reale) e l’attuale lateralità di medio periodo, non li inserirei proprio in portafoglio. Consideri che io non so fare previsioni e nemmeno credo alle previsioni di nessuno, per me non esistono guru, solo esperti che ogni giorno devono dimostrare di essere ancora esperti… conosce le opzioni? (finalmente il vero Grem!)

IARI: No… (deglutisce frastornato) so però che sono derivati come i future ma se le opzioni sono come il fib non voglio le opzioni (che dignità! tentativo infantile per dimostrare che ha fatto tesoro dell’esperienza passata, cioè dei pastrocci col fib)
GREM: Il fib come tutti i future è una trappola mortale per il privato, vero simbolo dell’avidità e dell’azzardo… (e per fortuna che il vice-boss ti aveva detto di non strizzarlo, sei proprio una bestia)… niente future con me, le opzioni sono diverse dal fib come la Carfagna è diversa dalla Bindi, sempre mammiferi sono ma restano comunque differenze importanti… io i miei soldi li metto solo in opzioni e in qualche raro etf e bond, solo questo so fare e ai miei clienti propongo solo quello che so fare… (pausa, IARI sta in silenzio e annuisce, allora Grem continua) Una cosa importante… lei in Italia e anche in Padania non troverà mai nessuno che le proporrà di operare come un option writer puro (poi le dico di cosa si tratta) nemmeno per una porzione risibile di un capitale consistente come il suo, e sa perchè? perchè sono in pochissimi quelli che maneggiano opzioni in proprio, e quelli che si sono limitati a leggere qualcosa senza peraltro capirci molto le considerano pericolosissime, pensano che sia solo roba da grossi operatori professionali… ripeto, io le uso tranquillamente da anni e sono soddisfatto… se lei mi conferma il suo interesse a saperne di più, preparo una bozza di progetto finanziario in cui è fattore irrinunciabile la sua disponibilità ad apprendere e partecipare attivamente alla gestione dei suoi soldi. Nel prossimo incontro le spiegherò in dettaglio cosa intendo proporle e cosa lei dovrà fare. Se è d’accordo mi metto al lavoro, preparo la bozza e poi ci rivediamo fra qualche giorno, che dice?

IARI: Va bene, però mi dovrà spiegare tutto per bene e poi seguirmi con pazienza…

GREM: (espressione da marpione, ma lui dentro è un puro) Per me non è solo un dovere spiegare tutto ma anche una necessità assoluta, e non solo dovrà contare sulla mia presenza costante, ma dovrà persino temerla perchè diventerò una sua ombra… (ragno che danzando nella sua tela si avvicina sempre più alla preda, tripudio della sua vanità… ma lui dentro è etico), lei dovrà pazientare e lavorare con me per qualche mese durante i quali io in pratica le farò un corso di sopravvivenza finanziaria e lei avrà modo di mettere in pratica tutto quanto in simulazione e da subito… e quando si sentirà pronto, inizieremo ad operare insieme per almeno un anno, ma di questo ne parliamo in dettaglio la prossima volta e non si faccia illusioni. I buoni risultati si ottengono solo con lo studio, l’applicazione e la giusta dose di rischio.

(A questo punto una precisazione è necessaria: il Grem agisce così per grande passione e grande narcisismo e siccome è pure presuntuoso, anche per il giusto compenso del suo lavoro; lui può dimostrare con carta canta come si opera con le opzioni e sa che prima o poi qualche invidioso lo additerà come uno stupido irresponsabile idealista pericoloso per gli investitori, ma con questi tipacci anche blasonati il Grem trova sempre un modo per rimetterli al loro posto, facile immaginare a quale posto si allude, no? Poi lui è un furbastro perchè avendo dimostrato ai suoi ammiratori mese dopo mese che per avere un ritorno di mille mensili basta un ventimila, chiedendo ora una copertura tre volte superiore potrà scoprirsi su strike OTM lontani anni luce riducendo il rischio in maniera vergognosa, praticamente meno di un BOT, e si riserva la possibilità di migliorare continuamente la performance nei secoli dei secoli, che dire di più? Ultimo: chiarirà molto bene a IARI perchè intende proporgli un’operatività in opzioni, prima come hedging di portafoglio e poi magari qualche scoperto puro, e se ci saranno titubanze accantonerà le opzioni; in questo primo colloquio ha ventilato l’idea, nel secondo a mente fredda sarà più facile valutarne la fattibilità. Lui ragiona così)

IARI: Okei, ma poi se tutto va bene si può ottenere anche un risultato migliore? da quello che lei ha detto prima mi è sembrato di capire questo… (mollusco trasportato dalle correnti del mare dell’avidità)

GREM: Certo che sì, ma di questo ne riparleremo fra un anno e faremo nuove valutazioni… le telefono per fissare il nuovo incontro, preveda pure due ore di colloquio. Le spiegherò la strategia finanziaria di breve e lungo periodo che intendo attuare con tecniche di strangolamento e di copertura basate su opzioni quotate in euro su un mercato serio. Intanto se le è possibile accedere a internet cominci da qui per avere un’infarinatura:

http://it.wikipedia.org/wiki/Opzioni_(finanza)

e anche da qui:

http://www.traderfoundation.it/strumenti/opzioni.pdf

Per stare invece sul concreto non ha molta scelta, cominci col leggere le mie dissertazioni di un anno fa partendo da qui (dal commento 49): http://intermarketandmore.finanza.com/fib-trading-v-3197.html

e poi nelle dieci rubriche che si sono succedute fino ad oggi.

IARI saluta con un sorriso solo apparentemente disteso, in realtà è molto turbato perchè da una parte il diciottoallanno gli sembra un’enormità, praticamente una bufala, e dall’altra non ha capito assolutamente da dove dovrebbero spuntare i soldi (si chiede anche che roba è l’opscionraiter stramaledicendo l’inglese che non conosce bene e cosa c’entrano gli strangolamenti). Per fortuna che la signorina dell’ufficio l’ha preso appena in tempo per indicargli l’uscita, perchè lui così assorto stava già entrando nella toilette… ma per chiamare l’ascensore!

(continua)

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