MONTE DEI PASCHI: conversione per tutti gli obbligazionisti!
MPS: conversione di bond “senior” (obbligazioni tradizionali) e non solo “junior” subordinate sul tavolo delle trattative
La storia infinita. Vedere come evolve quotidianamente la vicenda MPS a volte quasi mi sorprende, se non altro per la serie di fesserie e di ipotesi improbabili che escono fuori per risolvere un problema che sta diventando veramente irrisolvibile.
L’ultima notizia che merita un po’ di considerazione, quantomeno a livello di “gossip” (e poi capirete perché) è la possibilità aperta dalle relazioni preassembleari approvate mercoledì dal consiglio e pubblicate sul sito Internet della banca.
In questa relazione si parla delle cartolarizzazioni, dell’aumento e… delle conversioni delle obbligazioni. Subordinate e non. Ed è proprio questa la novità.
(…) oltre ai bond subordinati, pari a 5,2 miliardi di titoli in circolazione tra Tier1 e Tier2, si parla anche di un’eventuale proposta di conversione anche per i senior (…) per un totale di 22,2 miliardi di Euro. Nei margini concessi al cda, anche la possibilità di recuperare in extremis il diritto d’opzione per i soci attuali, che diversamente si vedranno corrispondere un diritto di prelazione, oltre naturalmente ai titoli junior derivanti dalla cartolarizzazione degli Npl. (…) (Sole)
E’ la mossa della disperazione: chiedere agli obbligazionisti anche ordinari e quindi possessori di bond Senior, la conversione delle obbligazioni in azioni. Questo perché tutto sembra ormai tremendamente complicato.
I motivi sono diversi.
Tanto per cominciare, e ne abbiamo parlato già 1000 volte, si sono fatti più volte i conti senza l’oste. Ovvero conteggi e ragionamenti solo dalla parte dell’offerente MPS senza considerare che il mercato potrebbe anche non digerire certo condizioni previste assolutamente NON in linea con le logiche attuali di mercato. Vedi i VARI POST scritti precedentemente sull’argomento.
E difatti, prendendo ad esempio la questione delle cartolarizzazioni, è evidente che CHI avrebbe dovuto garantire la sotoscrizione dell’eventuale aumento (JPMorgan e Mediobanca) si sta tirando indietro. Proprio perché il piano non può reggere…
(…) si è reso necessario sottoscrivere un nuovo accordo di pre-underwriting con il consorzio di garanzia guidato da Jp Morgan e Mediobanca: firmato il 24 ottobre, giorno di approvazione del piano industriale e di convocazione dell’assemblea, prevede un impegno a sottoscrivere l’inoptato purché la cartolarizzazione degli Npl «abbia raggiunto un grado di avanzamento tale da essere considerato soddisfacente» e altrettanto soddisfacenti si siano rivelati gli esiti dell’attività di marketing presso gli investitori nonché la conversione dei bond. (…)
Ovvero: noi garantiamo che la cartolarizzazione non sarà una bufala (visti i pricing previsto da MPS che sono assolutamente farlocchi). E anche la BCE vuol vederci chiaro. Troppe numerose le incongruenze. E allora meglio andare a vedere…
(…) la banca segnala infatti che a partire da maggio «è in corso un’attività ispettiva da parte della Bce e di Banca d’Italia avente ad oggetto i rischi di credito, di controparte e il sistema dei controlli, la cui conclusione è prevista per la fine del 2016» (…)
Capite perfettamente che, se BCE e Banca d’Italia trovano una situazione che necessita di correzioni, allora tutto il giochino rischia di saltare. Si devono rifare tutti i conti e non si esclude un peggioramento degli importi necessari per rimettere in piedi il “carrozzone”. E se così fosse, chi ci sta alle nuove regole? Tutto sbagliato, tutto da rifare? Non possiamo dirlo, ma certo è che la situazione si complica ancora di più.
Ma torniamo alla “notizia del giorno”, ovvero la potenziale richiesta di conversione di obbligazioni ordinarie Senior in azioni. Ci tengo a precisare che non potrà che essere un’opzione, in quanto non si può forzare un obbligazionista Senior a tale operazione. A meno che si prospetti, in caso di mancata conversione, l’ombra del default. A quel punto l’obbligazionista, ormai psicologicamente provato, vedendo il prezzo del bond che magari crolla al tappeto, teme di perdere tutto e si lascia convincere… E poi, ovviamente, bisognerebbe capire le condizioni della conversione. Silenzio, nessuno sa nulla. Semplicemente perché è tutto un “pour parler” ed è tutto “work in progress”. Ma non temete, non è certo finita qui, visto anche l’abbandono del “Piano Passera”.
(…) Con una lettera al consiglio di amministrazione della banca senese, l’ex ministro ha annunciato il ritiro del suo piano, presentato a luglio e poi rivisto a ottobre, per il salvataggio di MPS. La decisione arriva a causa “dell’atteggiamento di totale chiusura nei nostri confronti mostrato da parte della banca”.
Si tratta del piano che prevede la partecipazione di investitori istituzionali per circa 3-3,5 miliardi di euro che se fosse stata confermata avrebbe rappresentato una bella àncora di salvezza per MPS. (…) (IBT)
Fate la somma delle parti. Se pensavamo di aver raggunto il fondo del barile ci sbagliavamo. Basta raschiare. E mi sa che ce ne sarà ancora MOLTO da raschiare. Anche se le parole del nostro Premier Matteo Renzi sono di tutt’altro avviso…
Il Monte dei Paschi di Siena? “Un affare“. Parola di Matteo Renzi, che nel corso della trasmissione Faccia a Faccia è tornato a parlare dell’istituto di credito senese che affronta una difficile ricapitalizzazione. “Il 22 gennaio lei diceva che la banca era risanata e che investire era un affare”, fa notare al presidente del Consiglio il conduttore Giovanni Minoli. “Lo penso tutt’ora – risponde senza esitazione il premier – e credo che se ci sia un investitore italiano o straniero che voglia investire nella banca sia un affare”. (IFQ)
Era un affare a 1€ e poi a 0,70€. Ora a 0,50 € lo è ancora di più. E se vince il SI, così dice il Matteo Nazionale, la politica potrebbe intervenire a sostegno, come sempre è successo in MPS, banca che la stessa politica non ma mai violentato, depauperato, distrutto. Scusate questo post, cari amici, non ho proprio capito nulla di quanto sta accadendo. Forse.
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il fatto è che MPS si tira dietro tutto il sistema bancario, anche europeo……..
secondo me è perché Mrs Clinton ha ripreso il comando….. nei sondaggi 🙂
paolo41,
mps la tamponeranno col silicone fino al 4 dicembre, poi dal 5 se vince il no apriti cielo, vinceremo tutte le gare di discesa libera su azionario e prezzi btp.
Penso che il no sia in vantaggio, ma siccome siamo un paese di vecchi, riusciranno in questo mese a spaventarne abbastanza per giocarsi la vittoria del si.
concordo con pdf79. La notizia su Hillary ha effetto sui mercati in generale e quindi sul mercato italiano tira su le banche più la notizia, inviata ad usum, che il Qatar sarebbe disponibile a mettere 2 MLD su MPS (ma anche loro hanno una barca di dubbi e comunque aspettano l’esito del referendum). Non facciamoci illusioni: la banca è cotta e….. altre andranno a seguito….
oggi MPS +12,8 al momento !!!! hanno trovato dei cavalieri bianchi arabi che gli hanno fatto sentire il tintinnio dei denari e la speculazione galoppa….. fino alla prossima delusione…..