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MONTE dei PASCHI: Cavaliere Bianco o Burden Sharing?

Scritto il alle 23:25 da Danilo DT

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In questa complicata ed intricata fase, ecco che arrivano delle interessanti dichiarazioni dal Chief Financial Officer, alias il CFO ovvero capo della Finanza di Monte dei Paschi, il quale, ripreso dall’agenzia Reuters, ci lascia qualche notizia decisamente interessante. Ovvio, bisogna poi capire COSA sia vero, cosa sia recitato ad arte e cosa rappresenta un’ipotesi credibile. Intanto beccatevi questi 10 punti.

(Reuters) – Il Cfo della Banca Monte Dei Paschi Di Siena Spa Francesco Mele, durante una call con gli investitori ha detto:
* Se la banca avrà bisogno di aiuti Stato, potremmo richiedere burden sharing
* Se fallisce il piano di aumento capitale sul mercato, un’opzione potrebbe essere ricapitalizzazione precauzionale dello Stato
* Vedremo dopo referendum se ci saranno condizioni per avviare sottoscrizioni
* Mps sta negoziando impegno con investitori rilevanti in questo momento
* Probabile accordo con investitore rilevante alla fine di questa settimana o nel week end
* Se arriviamo a lunedì con buon accordo con anchor saremo in grado di completare transazione
* Se non ci sarà impegno anchor investor il processo non continuerà e i bond saranno restituiti
* Non si può escludere piano alternativo Bce ma poco probabile
* Se fallisce il piano di aumento capitale sul mercato, un’opzione potrebbe essere ricapitalizzazione precauzionale dello Stato

Andiamo con ordine.

  1. Mps non è nella posizione di estendere offerta su bond oltre venerdì: vero e confermato. Poi c’è il referendum e da lunedi, con i dati alla mano delle potenziali conversioni, si faranno i conti per la ricapitalizzazione.
  2. Prossima settimana saremo nella posizione di sapere qualcosa su investitori rilevanti: cavaliere bianco in arrivo? Beh, più che bianco, basta che arrivi qualcuno e ci butti dentro dei capitali. Il pensiero va subito a loro, i fondi sovrani sopratutto arabi. Sembra che il Qatar abbia preso contatti con Il management di MPS. Lo scopriremo solo vivendo e, come deto, tutto dipenderà dalla conversione dei bonds.
  3. Vedremo dopo referendum se ci saranno condizioni per avviare sottoscrizioni: chiaro e noto. Anche perchè, indipendentemente dal referendum se non ci sarà una adeguata conversione di bond subordinati, potrebbero esserci dei seri problemi per il consorzio di garanzia dell’aumento di capitale.
  4. Mps sta negoziando impegno con investitori rilevanti in questo momento: si ribadisce la cosa. Ok, lo abbiamo capito. Ma visto che spingono così tanto su questa notizia, sarà perchè è una “boutade” per spingere ad una maggiore conversione oppure ci sarà del vero?
  5. Probabile accordo con investitore rilevante alla fine di questa settimana o nel week end: e ridajje….
  6. Se arriviamo a lunedì con buon accordo con anchor saremo in grado di completare transazione: quindi sulla carta, si punta molto su questo week end. E non solo per il referendum.
  7. Se non ci sarà impegno anchor investor il processo non continuerà e i bond saranno restituiti: e quindi se i fondi sovrani si tireranno indietro, c’è il concreto rischio che salti il progetto di ricapitalizzazione… Ahi ahi ahi…
  8. Non si può escludere piano alternativo Bce ma poco probabile: E quindi i fa anche riferimento alla BCE come “estrema ratio”. Prima del bail in, chissà…Ma è dura.
  9. Se la banca avrà bisogno di aiuti Stato, potremmo richiedere burden sharing: Ecco che arriva il piano C. Se salta l’aumento, se la BCE non aiuta potrebbe arrivare lo stato con il Burden Sharing. Ovvero mettiamo bene in chiaro la differenza tra BAIL IN e BURDEN SHARING. Burden sharing: in caso di dissesto di una banca era previsto che prima del coinvolgimento di fondi pubblici venisse attuata la riduzione del valore nominale delle azioni e delle obbligazioni subordinate (o la conversione in capitale di queste ultime). Dal primo gennaio di quest’anno è invece entrato in vigore il cosiddetto bail-in, che prima del  coinvolgimento del Fondo di Risoluzione (o più in generale dei fondi pubblici) prevede la riduzione del valore nominale non solo delle azioni e delle obbligazioni subordinate, ma anche dei titoli di debito più senior, quali le obbligazioni ordinarie e i depositi di importo superiore ai 100.000 euro. Cosi parlò Bankitalia. Quindi il Burden Sharing è un bail in meno invasivo che è passato di moda da quando è arrivato il bail in. Ma attenzione. MPS potrebe essere considerata sistemica. E allora la BCE potrebbe anche autorizzare qualcosa di “straordinario”
  10. Se fallisce il piano di aumento capitale sul mercato, un’opzione potrebbe essere ricapitalizzazione precauzionale dello Stato: ricordate? Male che vada potrebbero anche valutare un impegno dello Stato. Ricordate che lo abbiamo già ipotizzato tempo fa? Era ovvio e logico. E di certo non possiamo pensare che, sul tavolo, ci siano aperte una serie di ipotesi che verranno adottate a seconda delle situazioni che si verranno a creare.

Quindi, sarebbe stupido pensare che la situazione, a Siena, sia totalmente fuori controllo. A seconda dei vari scenari, economici finanziari e politici, potremmo avere soluzioni differenti, parti delle quali anche drammatiche e pesanti. Però prima di dire “BAIL IN”, forse, valuteranno tutte le altre possibilità. E come vedete dai 10 punti sopra illustrati, le alternative non mancano.

PS: per avere un quadro COMPLETO della situazione, CLICCATE QUI.

STAY TUNED

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

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1 commento Commenta
paolo41
Scritto il 30 Novembre 2016 at 11:32

e gli NPL sono spariti ?????

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