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Meno richieste di sussidio, molte meno.
Eccoci anche questo giovedì al consueto incontro tra cassaintegrati.
Devo ammettere che la giornata è iniziata sotto i migliori auspici e le borse globali si sono globalmente unite ai festeggiamenti che in queste ore interessano larghe porzioni della popolazione mondiale. Dalla decapitazione del FMI alle più o meno spontanee “riunioni” di piazza che ora interessano anche la Spagna, dal ritorno in recessione del Giappone alla festosa considerazione che metà Europa più tutta l’America sono praticamente fallite, la solita ventata di ottimismo ha invaso le sale operative inducendo gli operatori finanziari del mondo intero a assumersi spensierati la loro dose di sano rischio.
Di diverso tenore, fortunatamente, le notizie che il DOL ha comunicato oggi. Le nuove richieste di sussidio per la settimana conclusasi il 14 maggio 2011 indicano una sostanziale contrazione di 29 mila richieste rispetto alla precedente settimana, il cui dato è stato come da normale prassi rivisto a rialzo di 4000 unità.
Initial Claims (SA) | A 409,000 | Da 438,000 | =-29,000 |
Initial Claims (NSA) | A 357,872 | Da 397,737 | =-39,865 |
Molto bene anche il dato non destagionalizzato, il cui grafico qui sotto fa nascere nuove e tenere speranze.
È completamente rientrato l’allarmante picco archiviato solo due settimane fa mentre la serie del 2011 sembra puntare dritta in prossimità dei valori storici, un 25% più in basso. Per ora il QE3 può attendere in giardino… .
Scende ulteriormente il numero di persone beneficiarie di una qualche sussidio di lungo periodo. Da 7 milioni 983 mila 672 passano a 7 milioni 936 mila 548 ( bel miglioramento no? ) permettendo al governo di risparmiare qualcosina sui trasferimenti di denaro verso la popolazione. Trasferimenti finanziati ultimamente dai fondi pensione governativi… . Il tutto ovviamente risponde allo schema importato dall’Italia nei primi decenni del secolo: quello Ponzi.
Belle anche le indicazioni che gli stati forniscono per la settimana del 5 maggio ( la scorsa ). In particolare sembra essersi stabilizzata l’area di New York, che dopo aver incrementato di 25 mila circa il numero di cassaintegrati, vede per la settimana in questione un decremento di… 23 mila e rotti. Praticamente si è tornati a licenziare al ritmo consueto, ma il report ne ha beneficiato non poco.
Negative invece le constatazioni che giungono dagli stati della manifattura. Dal Michigan al Mississippi passando per l’Alabama le inondazioni e i tornado hanno messo a dura prova le strutture produttive causando in questo modo un rallentamento nell’attività economica. Diversamente in California dove non ci sono state calamità naturali ma che pure mostra costantemente segnali di indebolimento, questa volta nell’industria dei servizi.
Mattacchiuz
Shhht!
Qui a Rimini all’IT Forum sta parlando…il mago delle opzioni Gremlin!