La sottile (ma folle) linea di confine tra HIGH YIELD e NO YIELD

Scritto il alle 08:04 da Danilo DT

I bond High Yield sono stati oggetto più volte delle nostre discussioni, per la strana situazione in cui si stanno trovando. Una vera manna dal cielo soprattutto per gli emittenti. E per gli obbligazionisti tutto deve essere valutato con benefico di inventario, visto che il premio al rischio è assolutamente risibile. Sono bond ormai paragonabili alle azioni, con uno spazio di crescita inferiore ma non con minor rischio di drawdown.

Ora, lasciamo da parte il mercato USA e guardiamo qui in casa nostra, in Europa. Proviamo a prendere il rendimento del benchmark HY e togliamoci il tasso inflazione. Andiamo ad ottenere il rendimento reale di questi titoli, che essendo ad alto rischio, dovrebbero essere remunerativi.

Bene, sono talmente remunerativi che hanno (udite udite) un rendimento reale NEGATIVO. Ripeto, negativo, ovvero ci si rimette! Una follia fatta e finita, l’ennesima storpiatura di mercato che raggiunge il livello dell’ingiustificabile. No, ingiustificabile no, perché tutto è giustificabile in un contesto iper espansivo come quello attuale. Ma sostenibile…per quanto tempo? Pensare a un titolo High Yield che diventa nell’effettivo NO yield è abbastanza assurdo, e all’obbligazionista di certo resta invece una cosa. Il rischio.

STAY TUNED!

Danilo DT

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