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La generazione dei tre niente

Scritto il alle 15:20 da Danilo DT

Niente lavoro, niente risorse, niente reddito.
Questo monologo forse sarà noto ai più. Per altri invece è sconosciuto. E’ tratto dal film “Wall Street: il denaro non dorme mai”.
Credo siano 4 minuti dove in modo semplice il lettore meno esperto può capire alcune cose sulla madre di tutte le crisi e perchè la possiamo definire tale.
Niente lavoro, niente risorse, niente reddito.
E il male del secolo? Il debito.
Pensateci. Non è poi così lontano dalla realtà.

http://www.youtube.com/watch?v=p9OXu6lnbo0

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DT

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32 commenti Commenta
vik1930
Scritto il 9 Dicembre 2011 at 16:09

non dice male neanche quando parla di “rischio morale” banchieri che si buttano nelle piu’ pericolose speculazioni per prendersi i bonus a rischio zero con i soldi dei risparmiatori.
e se va male?…. si scarica il costo sulla collettivita’ facendo intervenire gli stati.

lampo
Scritto il 9 Dicembre 2011 at 16:13

Guarda, proprio una mia collega al caffé mi recitava tale monologo… e mi chiedeva quanto di vero c’era…
Si sta svegliando la coscienza generale…

vichingo
Scritto il 9 Dicembre 2011 at 16:43

Le rivoluzioni passate hanno causato un radicale cambiamento nella società e cambiato il modo di agire e di pensare di molte persone, ma quasi sempre si è pagato un alto tributo di sangue. Per sconfiggere il mostro della speculazione, se mai ci sarà la volontà, spero che si intervenga “dall’alto”, attraverso misure comuni a tutti gli stati. Il nuovo o i nuovi eroi che diventeranno “mito” saranno coloro i quali innescheranno un meccanismo che costringerà i potenti della terra ad attuare misure drastiche contro la speculazione, che è diventato il vero nemico da combattere…….

Scritto il 9 Dicembre 2011 at 17:14

Boh! A me sembra che le cose stiano peggiorando, ho ascoltato, oggi, una trasmissione su rai 1 che parlava della manovra Monti, non sono scandalizzato dalle minchiate degli esperti, ma sono rimasto esterrefatto da quello che pensa la gente comune…. un mare di gelosie sociali accompagnato da invidie e furbizie di tutti i eneri… se queste sono le premesse per una Italia migliore… auguri ragazzi, mi cambio anche il passaporto….

estx
Scritto il 9 Dicembre 2011 at 17:23

Per me…oggi trappola per longers…
Da lunedì ho l’impressione che arriverà la sorpresa natalizia: un grande e fantastico PACCO di Natale…
:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

estx
Scritto il 9 Dicembre 2011 at 17:26

Eh Mario…alla fine ti convertirai anche tu al SA… :mrgreen:

lampo
Scritto il 9 Dicembre 2011 at 17:41

estx@finanza,

Condivido in toto…

estx
Scritto il 9 Dicembre 2011 at 17:44

lampo,

😉

paolo41
Scritto il 9 Dicembre 2011 at 18:00

mariothegreat@finanza,

…..pensa a noi che ci dobbiamo vivere…… io, ormai da lungo tempo, quando c’è un canale che tenta di parlare di economia, cambio canale….
Il problema è che anche i TG di qualsiasi canale (anche Sky) sono tutti politicizzati…..
La Tv, è inutile sottolinearlo, è diseducativa !!!!

lampo
Scritto il 9 Dicembre 2011 at 18:47

paolo41,

Se lo scrivi per 100 volte in vari blog… ti spedisco un assegno a casa come regalo! :mrgreen:
Rende bene come frase per far capire quanto sono d’accordo? 😉

Scritto il 9 Dicembre 2011 at 18:52

paolo41,

👿

perplessa
Scritto il 9 Dicembre 2011 at 19:11

mariothegreat@finanza,

a mio avviso gli italiani sono sempre stati così, non a caso ebbe un grosso successo il personaggio di Fantozzi. Una grossa fetta, sono affetti da una grande soggezione di fronte a tutte le figure di potere e sfogano la propria frustrazione in maniera esplosiva sugli altri soggetti più deboli o pari loro, incapaci di protestare di fronte ai reali responsabili e di focalizzare le dinamiche dei problemi, anche i più spiccioli. chiunque può avere esperienza quotidiana di questo. inoltre facilissimi da manipolare con il dividi et impera. ma non sono senza speranza. diffondere le idee al giorno d’oggi è molto più semplice di un tempo, tramite internet,e anche con inferiori mezzi di comunicazione in passato si sono diffuse idee di cambiamento che hanno attraversato il pianeta,penso al 68, che ha cambiato i costumi sociali in tutto il mondo occidentale.i più vecchi si ricordano molto bene come era prima, e a raccontare qualcosa i più giovani non crederebbero fosse realtà. non è escluso si possa avere una trasformazione della società, senza la necessità di una rivoluzione cruenta.

Scritto il 9 Dicembre 2011 at 20:01

estx@finanza,

Tu SA io NZ…

silverstone
Scritto il 9 Dicembre 2011 at 20:10

Gran bel post Dream ! Azzeccato.
In termini più tecnici si chiama “espansione creditizia” e le pezze che la comunità europea cerca disperatamente di mettere, con i vari summit che si ripetono a ritmi sempre più serrati, servono esclusivamente a prolungare lo stato di agonia e rimandare il più possibile la resa dei conti.
Per rimandare la resa dei conti è necessario espandere il debito ancora di più , sempre di più, e contemporaneamente spremere di tasse i cittadini ancora di più, sempre di più, altrimenti si spezza l’equilibrio, si spezza la fiducia.
Agire contemporaneamente sulle due leva, quella delle tasse e quella dell’espansione monetaria consente di prolungare l’agonia.
La domanda che dobbiamo porci è : Perché la causa primaria di questa malattia non viene mai spiegata in TV o sui giornali ?

kry
Scritto il 9 Dicembre 2011 at 21:41

Il ” DEBITO ” è il male del XX secolo o del XXI secolo? Penso che prima del cosidetto miracolo economico esistessero già i 3 NIENTE. Dopo con la fine del miracolo per paura di tornare indietro si sia incominciato a far leva in modo non equilibrato sul debito,prima in modo spudorato (CRAXI) poi in maniera sempre più sofisticata ultimo i vari contributi statali immobili (Tremonti)e auto. Praticamente il PIL aumentava grazie alla droga dei contributi proprio nei settori che più contribuivano a tale aumento. Ora la realtà ci dice che abbiamo fatto tutto per NIENTE anzi l’abbiamo fatto per ciò che ci è rimasto il DEBITO.

idleproc
Scritto il 9 Dicembre 2011 at 21:58

Il motore del nostro sistema è il profitto individuale. Nel male e nel bene. Non dobbiamo disprezzare la potenza produttiva e d’innovazione che abbiamo realizzato, anzi. Non dobbiamo neanche nasconderci il lato negativo. I tentativi di moderazione e di distribuzione sociale tendono tutti a non risolvere il problema della distribuzione della ricchezza e dell’eliminazione della povertà ma a costruire caste parassitarie che sulla povertà fanno profitto e prosperano. La povertà resta. La conseguenza ovvia è la concentrazione della ricchezza e il potere che ne deriva in ambiti sempre più ristretti. Una delle conseguenze “gestionali” la stiamo vivendo oggi. Altri sistemi nati più o meno a tavolino li abbiamo testati con pessimi risultati. Anche se non sembra, sono un’ottimista sulla capacità sociale umana di inventarsi nuovi sistemi di produrre e di convivenza. Nella nostra società si è inventato “open source” che è la negazione dell’individualismo ed egoismo e con risultati concorrenziali e superiori a quelli di qualche multinazionale. Il feudalesimo sta ormai nel passato, il capitalismo ci ha dato l’oggi… la storia continua… dipende da noi coi nostri piccoli, modesti ma fondamentali contributi individuali. Forse è proprio questo che stiamo imparando e di cui ci stiamo riappropriando nella gestione futura del potere sociale.

qzu
Scritto il 10 Dicembre 2011 at 01:07

donate 5 euro a intermarket.finanza.com, un vero SERVIZIO. *NON* DONATE 1 EURO di commissione a un banchiere già miliardario tirando soldi al bancomat di un’altra maledetta BANCA…

ottofranz
Scritto il 10 Dicembre 2011 at 06:07

perplessa@finanza:
mariothegreat@finanza,

. ma non sono senza speranza.

basta partecipare ad una riunione di condominio o ad un’assemblea di una qualsiasi Associacione Sportiva Dilettantistica , per avere qualche dubbio circa la speranza 😥

Scritto il 10 Dicembre 2011 at 09:46

perplessa@finanza,

Sfortunatamente lo so….Consolati che Mr Bean e’ lo specchio degli Inglesi… e’ la mancanza di coesione sociale che ci distingue…. il nostro miglior pregio, l’individualita’ eccelsa, e’ anche il nostro peggior difetto.
Sinceramente non ho molte speranze per il breve e nel lungo la sola certezza e’ la morte….

Scritto il 10 Dicembre 2011 at 09:48

Dream Theater,

Mi Associo, giriamo il IV episodio del signore degli anelli!

Scritto il 10 Dicembre 2011 at 09:49

ottofranz,

Concordo sulla speranza, ma non ci vivo aspettando un miglioramento… Infatti me ne sono andato…

redbull
Scritto il 10 Dicembre 2011 at 10:38

Scusate ma a me pare che molti di voi abbiano colto solo una parte del bellissimo spezzone pubblicato da Dream… Il video dice chiaramente che gran parte della colpa è nostra!!!Parla prima del barista avido, poi del banchiere avido, mettendoli in pratica sullo stesso piano.Ed è corretto, troppe volte su questo bellissimo blog leggo commenti sempre e solo di disprezzo nei confronti dei potenti e raramente vedo quei mea culpa di cui parla Il film.Se siamo talmente imbecilli(parlo di tanti, non di tutti)da permettere loro di fare di noi dei burattini manovrati la colpa è soprattutto nostra!Vi faccio una domanda provocatoria, ma che penso esplichi al meglio il mio pensiero…il drogato esiste perchè c’è lo spacciatore o è l’esatto contrario?Ha ragione che in un commento precedente dice che non cambieremo mai, perchè anche ora, di fronte a questa manovra disperata, si cerca in tutti i modi di difendere il proprio orticello, senza rendersi conto della gravitá della situazione in cui siamo a livello finanziario…ma sti pensionati lo sanno che non vedere indicizzata la pensione all’inflazione è una cosa, mentre non prendere più la pensione è un’altra?Siamo un popolo di imbecilli, disinformati, opportunisti, presuntuosi…gente che un anno fa con i tassi di interesse sotto i piedi ha fatto mega mutui variabili e ora si lamenta perchè aumenta la rata, dimostra la mia tesi…scusate lo sfogo, ma un po’di mea culpa, ogni tanto, abbiamo l’umiltà di farla?

Scritto il 10 Dicembre 2011 at 11:05

redbull,

Purtroppo l’uomo è egoista per natura, e certi tipi di comportamenti sono stati indotti da una politica monetaria che era indirizzata al consumismo (vedasi la politica di Greenspan del tasso ZERO). Bisognava fare il possibile per incentivare i consumi. E allora vai!!!! Stampa carta, concedi prestiti facili ecc ecc.
La colpa è di tutti. Però non tutti pagano per questo. Ed è qui che ci sarebbe molto da dire…

Girate il link di questo post ai vostri amici, sono certo che vi ringrazieranno…

gonzalo
Scritto il 10 Dicembre 2011 at 11:25

redbull,

Hai ragione, anche io nel mio piccolo ho le mie colpe

lampo
Scritto il 10 Dicembre 2011 at 12:59

redbull,

Sono concorde. La colpa è soprattutto nostra… anche se non sempre direttamente.
Il nostro comportamento (semplificando) è il frutto di un cocktail di composizione genetica (DNA), ambiente in cui siamo cresciuti, aspettative e rapporti sociali.
E’ chiaro che non tutti dipendono direttamente da noi, qualcosa lo abbiamo ereditato o c’è l’ha imposto l’educazione, la scuola, i mass-media, l’ambiente in cui siamo cresciuti.
Evidentemente se siamo arrivati a questo punto vuol dire che c’è stata anche una degenerazione della scuola, dell’educazione, dell’ambiente circostante, dei mass-media e del valore dei rapporti sociali.
Quindi bisogna partire da questi elementi, valorizzandoli e facendoli tornare a vantaggio della società e delle sue aspettative future, per migliorare la nostra condizione di vita.
Altrimenti l’unica chance è di interrompere il collegamento con questi elementi, selezionando i rapporti sociali che più ci aggradano (ad alto valore aggiunto), tagliando i condizionamenti e rinchiudendoci nel nostro orticello, da difendere a spada tratta, almeno finché non arriva qualcuno con la spada più lunga…

gainhunter
Scritto il 10 Dicembre 2011 at 14:58

La colpa è di tutti (o di molti): cittadini e banche, ma non dimentichiamo lo stato: per noi italiani è soprattutto la politica che ha indebitato lo stato. Si continua a dire che abbiamo vissuto sopra le nostre possibilità: se parliamo di paesi anglosassoni il discorso vale anche per i cittadini, ma se parliamo di Italia, in realtà è l’apparato statale, la pubblica amministrazione, la politica, che per decenni hanno aumentato il debito pubblico senza produrre crescita. E già quando siamo entrati in Europa il danno era fatto, poi si è cercato di mettere a posto i conti (perchè obbligati dall’UE), ma invece di agire su sprechi, corruzione, spese improduttive si è agito su tasse e investimenti, senza sostenere l’economia che nel frattempo subiva globalizzazione e euro.
Noi cittadini siamo colpevoli?
Quelli che si sono indebitati negli ultimi anni per seguire la moda consumistica (come descrive Gekko) sono colpevoli, sì, ma direi senza dolo, erano semplicemente ignoranti (oltre che egoisti), nel senso che ignoravano le conseguenze del loro comportamento. Certi banchieri invece sapevano (o avrebbero dovuto sapere) quali sarebbero state le conseguenze nel lungo periodo: qui c’è dolo o colpa grave.
Quelli che hanno sfruttato lo stato, tramite assenteismo, pensioni, ecc., fenomeno tipico italiano, erano approfittatori. Sicuramente c’era anche chi si è trovato in pensione perchè la politica ha deciso così, ma c’è anche chi si è fatto assumere nella p.a. per avere la pensione presto. Qui la colpa c’è, eccome, direi anche dolo.
Poi ci sono gli evasori, che derubano la collettività (dolo)… Non voglio certo assolverli, ma con una pressione fiscale così alta e dopo aver visto dove finivano i soldi delle tasse, forse più che derubare la collettività derubano la politica, che a sua volta però deruba la collettività.

Bisognerebbe far pagare tutti quelli che ci hanno portato qui: politici e banchieri per primi, poi corrotti e evasori, infine prepensionati e debitori.
Dice bene Dream, invece a pagare sono solo i cittadini, e io aggiungerei che pagano di più (in termini monetari) quelli che non ci hanno portato in questa situazione, quelli che hanno vissuto al di sotto delle loro possibilità, che hanno risparmiato invece di scialacquare o indebitarsi, cioè proprio quelli che hanno ancora qualcosa da depredare.

ottofranz
Scritto il 10 Dicembre 2011 at 18:00

possiamo fare poco , ma qualcosina possiamo fare . Io nel mio piccolo l’ho fatto.

http://sergiodicorimodiglianji.blogspot.com/

qui trovate a chi indirizzare una mail per far sapere che esistete.

ottofranz
Scritto il 10 Dicembre 2011 at 18:33

Si abbiamo molte colpe.

Ma le emigrazioni si fanno quando comincia cambiare il clima . E quando fame e sete cominciano a mordere.

L’uomo non è famoso per le sue previsioni, tende a vivere alla giornata adattandosi al sistema .

Le emigrazioni hanno però una caratteristica. Qualcuno capisce prima, altri dopo. I primi in genere si salvano, gli altri soccombono.

schwefelwolf
Scritto il 10 Dicembre 2011 at 18:50

gainhunter,

Concordo al 100%, punto per punto…

idleproc
Scritto il 10 Dicembre 2011 at 23:03

ottofranz,

C’è la fregatura della globalizzazione, qualche australiano è incavolato per via di un accordo fatto sopra la testa dagli australiani per basi US. Presumo mentre stavano discutendo in TV d’altro, tipo come fanno da noi. Mio cugino e mi zio detto Ildebrando stanno a Londra ma la vedono grigia per la Perfida Albione. Botswana?

estx
Scritto il 11 Dicembre 2011 at 17:16

Dream Theater,

C’era un messaggio tra le righe? Beh…ho dato un’occhiata…sicuramente ricerca da approfondire.
Grazie Dream.
😀

Scritto il 12 Dicembre 2011 at 00:12

Mi è giunta alle orecchie la richiesta di un lettore che mi chiedeva come è possibile vivere in un mondo dove le banche non forniscono più denaro ai privati sotto forma di prestito.
Il problema ormai è di tipo sistemico. Cioè il sistema finanziario è montato su una montagna di carta. E in un mondo come quello moderno, diventa impossibile far ripartire l’economia senza il sostegno delle banche. Peccato che la liquidità in eccesso, che potrebbe essere investita nel sistema economico sotto forma di prestito, viene riversata in BCE proprio perchè le banche HANNO PAURA e non voglio perdere soldi.
morale: il cane che si morde la coda.
Se volete possiamo approfondire ma…non temete, ne parleremo ancora copiosamente in futuro (anche se tanto ne abbiamo già parlato!) 🙂

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