in caricamento ...

ITALIA: C’E’ DA FIDARSI?

Scritto il alle 13:04 da Danilo DT

porcellino.jpgBuongiorno cari lettori!
Inizia una nuova intensa settimana finanziaria, dove avremo degli importanti responsi soprattutto dal mercato azionario, atteso ad una prova di forza (rimbalzo?) che ormai manca da tantissimo tempo. Una prova di forza che, però, non porterà ad una vera e propria inversione di tendenza ma solo ad una reazione tecnica. Risposte attese anche da altri mercati, in primis dal mercato obbligazionario, sotto i riflettori dopo il rialzo di Trichet della settimana scorsa. E proprio in ambito obbligazionario, voglio rispondere pubblicamente ad un lettore, che mi ha scritto un’email molto lunga ed articolata.
Come ben sapete ho riservato un’area che si chiama F.A.Q. dove potrete scrivere le Vs. questioni all’autore. Ma se la cosa è un po’ complicata, allora metto a disposizione la mia email (basta guardare nel profilo in fondo alla pagina).

Tra le tante email ricevute nel week end, ho letto un paio di missive a proposito della possibilità di DEFAULT del Paese Italia. La domanda che tutti mi ponevano era la seguente: ma è un’ipotesi realistica? E, visto il debito e la forza dell’Euro, non potrebbe accadere che l’Italia esca dall’Euro, riprendendosi la Lira e svalutando magari di un 30%?

Argomento già trattato

Nel mese di Marzo, già avevo trattato l’argomento con un post dedicato che vi invito a rivedere CLICCANDO QUI
Ribadisco in linea di massima tutto quanto detto. Al momento parlare di default del paese Italia è decisamente prematuro, anche se nulla in questo momento si può dare per scontato.

Vegas lancia l’allerta sulla situazione

Ad aumentare la dose sul “rischo default” ci ha pensato il sottosegretario Vegas, il quale proprio venerdì denunciava una situazione economica non certo brillante per i conti italiani, Deficit della pubblica amministrazione a -2.50%, inflazione alta, PIL a 0.50%, pochi consumi e pochi investimenti. Una situazione di stallo economico preoccupante, che però accomuna l’Italia a molte altre realtà (che hanno però basi più solide). In molti stanno paventando un “rischio 1992”, ovvero epoca “Mani Pulite”, dove l’Italia ha vissuto un periodo buoi dal punto di vista economico.
Io personalmente la vedo in modo differente. Innanzitutto non dimentichiamo che abbiamo uno scudo che allora non avevamo. E questo scudo, da molti criticato ma, per noi italiani, innegabilmente utile per difenderci da una svalutazione che ci avrebbe portato, vista la nostra ridicola forza finanziaria, alla soglia della povertà (altro che dollaro debole…).

CCT: perché il prezzo è sceso?

In merito alla discesa dei CCT, alcuni dei quali la settimana scorsa erano addirittura sotto i 99 centesimi, non è dovuto ad un “rischio default” ma semplicemente da un enorme divario tra il tasso Euribor e il Rendistato, il che portava i CCT ad essere meno interessanti come rendimento nei confronti di molte altre emissioni legate, appunto all’Euribor.
Ma la storia insegna che un CCT sotto il nominale è sempre stata un buy opportunità e, col tempo, tutto si rimetterà a posto.

Deboli in un mercato debole

Non dimentichiamo un altro fatto: rispetto ad allora il mondo economico è molto più globalizzato. Quindi lo scenario è decisamente diverso. Non possiamo perciò negare che, in una situazione difficile come quella attuale, dove tutto il mondo rallenta per i motivi che i lettori del blog conosceranno a memoria, i poveri italiani, complice un fardello di debito e una debolezza strutturale a livello economico, patiranno ancora di più. Si necessitano interventi a difesa del consumatore e del povero Signor Rossi che non riesce ad arrivare a fine mese, con iniziative volte alla defiscalizzazioni delle entrate ed un maggior controllo sui prezzi di vendita dal produttore al consumatore.

Quindi, cari lettori, al momento non posso che rassicurare un po’ tutti. Il default non rientra al momento nelle ipotesi che reputo possibili. Come non considero realistica l’ipotesi di una svalutazione “tutto in una notte” dall’Euro alla Lira con una svalutazione drammatica. E se proprio non ve la sentite di comprare BTP, oggi li mercato vi offre la possibilità di acquistare molto agevolmente i Bund o gli OAT. E allora, per una maggiore serenità, perché non approfittarne?

STAY TUNED!

-Avviso per I lettori-
Se ritieni interessante e utile questo post o altri articoli del blog CLICCA QUI per capire come sostenere l’iniziativa.
Grazie e buona lettura!
DT

Nessun commento Commenta

I commenti sono chiusi.

I sondaggi di I&M

VEDO PREVEDO STRAVEDO tra 10 anni!

View Results

Loading ... Loading ...