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INTERMARKET: quadro post BREXIT meno catastrofistico del previsto

Scritto il alle 11:47 da Danilo DT

analisi-intermarket-eurozona

Lasciamo da parte le vicende squisitamente politiche sulla Brexit. Si può leggere tantissimo ovunque sull’argomento, e sicuramente ci sono persone molto più preparate di me che possono meglio descrivere quanto sta accadendo e, soprattutto, prevedere gli sviluppi futuri.

Guardiamo invece i mercati finanziari. Per tutto il resto potrete leggere il mio punto di vista CLICCANDO QUI (BREXIT).
Abbiamo preso lo “schiaffone” post Brexit venerdì scorso con un crollo devastante ma, ahimè, prevedibile. Abbiamo continuato sulla falsa riga lunedi e ieri abbiamo recuperato. Tanto per cominciare occorre dire che proprio nei giorni precedenti alla Brexit, i mercati finanziari avevano goduto di un rally sulle aspettative del REMAIN che poi sono state tradite.
Quindi, in parte, si è perso quanto si era guadagnato sulla fiducia, più quanto dovuto per la giustificata delusione per la Brexit.

Ma ora siamo in quella fase che definirei di “neutralità”. Correzione di primo livello esaurita, primo rimbalzo arrivato e ora occorre disegnare il futuro.
Il grafico dell’analisi intermarket si dimostra interessante. Vi ripropongo la solita mappa che già conoscete.

Potere notare che, dopo un forte crollo, il mercato azionario USA (1) tenta il recupero. Sembra il più classico dei 29 Ma attenzione, qualcosa non quadra e per certi versi sorprende. In realtà il mercato non ha ancora capito bene cosa sta accadendo e, anzi, è ancora alla ricerca della giusta via. Infatti, a parte il grafico 1, gli altri grafici ci illustrano degli scenari molto più ingarbugliati. Innanzitutto il VIX (2) che è in aumento ma pur sempre a livelli non da catastrofe quantomeno per il momento. Il petrolio poi, sembra non mollare la presa dall’area 45-50 $.(3). Si parla di forte recessione e di grande frenata economica e il petrolio non ne risente? Ed incuriosisce anche il comportamento dei bond HY. (4). Se notate sta lateralizzando. Come stanno lateralizzando i mercati azionari dei paesi emergenti (8). Il Dollaro USA (6) dopo una fase di forza, frena sull’area 1,10 e l’oro, dopo “l’esplosione post Brexit” si ridimensiona e si mette in fase attendista. Manca alla lista il tassello (5) ovver il T. Note USA che sconta ormai NESSUN rialzo dei tassi, proprio perché se già è alta la volatilità per la Brexit, se poi si mette anche la FED.

intermarket-post-brexit

Conclusione: mi sembra di percepire un quadro di mercato indubbiamente molto difficile e potenzialmente ribassista, ma vedo anche che il mercato si sta domandando COSA succederà ora. Il percorso della Brexit potrebbe essere lungo e, a parte la volatilità dei mercati, i danni per molte imprese e per le economie restano comunque difficili da quantificare: Sempre che poi qualcuno sia anche così bravo da trasformare la Brexit da dramma ad occasione (non scordate mai che c’è sempre chi vince e chi perde in economia come in finanza).
Prendere scommesse forti in questo momento lo troverei sicuramente azzardato. Ma essere ipercatastrofistici, guardando l’intermarket non è nemmeno corretto. Meglio essere attendisti anche se molti segnali portano ad un peggioramento della situazione.

Riproduzione riservata

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Danilo DT

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2 commenti Commenta
omnia_funds
Scritto il 29 Giugno 2016 at 12:18

The ” Windows Dressing “…..
Da venerdì o prossima settimana si potrebbero vedere le reali intenzioni dei mercati.
Per ora ” Dead Cat Bounce “…La struttura tecnica ha subito dei danni e quella ciclica, dove non lo ha ancora fatto, potrebbe farlo nelle prossime settimane.
Gli Istuzionali vorrebbero avere prezzi un po’ più bassi per rientrare a mercato, ovviamente americano, potrebbero farlo intorno alla seconda decade di luglio….la mia idea è che l’estate calda è già arrivata anche sui mercati finanziari!!! speriamo di essere smentito….ma anche il Bund è ostinatamente in territorio negativo…..non è un bel segnale!!

albertopletti@gmail.com
Scritto il 29 Giugno 2016 at 14:52

Sembra che ci sia uno sdoppiamento tra USA ed Europa: gli USA restano ancora in lateralità, l’Europa è in netto bear market. A parte i vari rimbalzini o simili, è difficile sapere quando inizieranno a risalire le azioni in modo corale in Europa: tutto sommato, a naso, mi sembra troppo presto perchè ciò sia già.

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