Intermarket Groove: mercato unidirezionale a caccia dei “bene rifugio”

Scritto il alle 09:31 da Danilo DT

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Niente da fare, quantomeno per ora. I mercati proprio non sentono ragione e continuano coerentemente a muoversi a braccetto nelle logiche di una dinamica RISK ON – RISK OFF.
E quindi, visto che il sentiment di mercato è nuovamente collassato, che il petrolio scende di nuovo sotto i 30 $/bar, che le banche fanno acqua da tutte le parti, che tutte le cose brutte sono magicamente ritornate in superficie (è sempre fantastico vedere come i problemi scompaiono quando il sentiment è RISK ON e come invece, tornano prepotentemente protagoniste quando si va RISK OFF), si torna a vendere tutto quello che è rischio.

L’obiettivo di questo post è capire cosa sta accadendo e quali sono le dinamiche in essere.
Innanzitutto una rapida spiegazione della griglia intermarket. Nella prima riga trovate l’equity: Future SP500, Shanghai Index, US Bank Index, DAX.
Nella seconda riga eccovi l’area del rischio e del bene rifugio: VIX, US treasury, Dollar Index, Bund Future.
Nella terza riga eccovi le commodity: petrolio, oro, Indice CRB e rame.

Griglia intermarket

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La prima riga non lascia certo spazio all’immaginazione. RISK OFF all’ennesima potenza e, al momento (e ripeto, al momento) il mercato non ha intenzione di rimbalzare. Il mini rally degli ultimi giorni è stato falcidiato e quindi si torna giu.

La seconda riga, quella del rischio, è palese quindi ritrovarsi con tutti gli “indicatori” di rischio” che salgono. Molto interessante vedere che i titoli governativi sia USA (qui come rendimento) e sia tedeschi (qui come prezzo) fanno capire che i bond di alta qualità sono tornati “bene rifugio” e che quindi si spinge il mercato a tassi sempre più bassi.

Infine le commodity.
L’oro, coerentemente con quanto detto prima sui beni rifugio, rialza la testa ma attenzione, senza chiari segnali inflattivi all’orizzonte. Quindi oro comprato come protezione.
E le altre commodity? Nulla di nuovo, sempre bearish.

Conclusioni

La griglia mette a nudo, anche se in modo abbastanza semplicistico, quali sono le tendenze. E’ chiaro che se le tendenze NON cambiano e se NON invertono in modo coordinato, sarà MOLTO difficile ritrovarsi con un mercato positivo. Intanto però è chiaro. Si continua col mercato unidirezionale. Prendere o lasciare, dunque. La speculazione regna sovrana prima ancora di qualsiasi fondamentale.

Riproduzione riservata

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Danilo DT

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1 commento Commenta
ob1KnoB
Scritto il 3 Febbraio 2016 at 11:11

Dante era un genio. Per contrappasso:
Renzi stai sereno….(?)

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