Il protezionismo di Donald Trump affosserà l’economia USA?
Lo so che molti di voi si staranno aspettando un post magari catastrofico su quella che è la Trumponomics. In realtà sto cercando un punto di confronto coi lettori perchè, devo essere onesto, i conti non mi tornano proprio.
Ormai sembra decisamente chiaro quale sia l’atteggiamento del neo eletto presidente degli USA.
American first.
Cleveland (CNN): His slogan is “America First.” On Thursday night, Donald Trump also made clear his campaign means an America absent from the world.
Before even delivering his big speech Thursday night in Cleveland, Trump was sending tremors through America’s allies, threatening to turn generations of U.S. foreign policy on its head, and even breaking with longstanding Republican tradition. (CNN)
Ecco cosa diceva in campagna elettorale. E la cosa mi sta pure bene. E’ giusto che un candidato alla Casa Bianca spinga il piede sull’acceleratore della crescita interna, innanzitutto. Maggiore benessere per gli americani e più ricchezza per tutti.
Ma è altrettanto vero che proprio in campagna elettorale, il buon Trump ha anche detto tutto il contrario di tutto, con diversi punti che poi, nella realtà vanno in contrasto, diventando così irrealizzabili.
Però, cari amici, buttate un occhio alla squadra decisa da Trump.
(…) Dopo la vittoria che ha spaccato in due l’America, Donald Trump ha ormai completato la squadra di governo (composta da un insieme di “Secretary”, segretari, che corrispondono ai nostri Ministri). I principali ruoli chiave sono stati già assegnati. Inoltre il tyconn ha raggiunto un accordo con il patron di Tesla, Elon Musk e di Uber, Travis Kalanick e altri 16 grandi imprenditori membri del forum di consulenti del mondo degli affari (Trump’s Strategic e Policy Forum) che lo affiancano gia dall’inizio del mese per consigliare il prossimo inquilino della Casa Bianca. Forum guidato dal n.1 di Blackstone, il più ricco hedge fund del mondo, Steve Schwarzman,di cui fa parte anche l’Ad di Pepsi Cola, Indraa Nooy come riferisce Business Insider Uk. (Panorama)
Questo è solo una parte di un articolo che non replico per non annoiarvi, Ma c’è un passaggio che ritengo fondamentale: si tratta di IMPRENDITORI. Ed imprenditori di primissimo calibro, spesso e volentieri patron di aziende sulla cresta dell’onda (vedi appunto Tesla) che per forza influenzeranno il nostro futuro. Morale: volete dirmi che questi personaggi non influenzeranno in maniera forte l’indirizzo politico delle decisioni prese? In altri termini, questa è un’oligarchia di imprenditori che spingeranno a palla le LORO imprese e non certo le altre, creando inefficienze sui mercati.
Inoltre, il ritorno ai dazi doganali (o tariffe sulle importazioni) non può essere vista di buon grado. E’ contraria alle regole della WTO, va contro alla NAFTA e mette Trump all’angolo, costretto quindi ad isolarsi. Siamo sicuri che gli USA che remano contro tutto e tutti, alla fine riescano a vivere nella ricchezza e nella prosperità finchè ce n’è?
Guardate quanto accaduto con FIAT.
(…) E su Twitter, il mezzo di comunicazione più usato dal prossimo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è arrivato il ringraziamento verso i vertici di Fca. «Grazie Fiat Chrysler e Ford!», ha twittato Trump in riferimento agli investimenti negli Usa annunciati dalle due case automobilistiche. «Sta finalmente succedendo, Fiat Chrysler ha annunciato piani d’investimento per un miliardo di dollari sugli impianti in Michigan e Ohio. Questo dopo che Ford ha annunciato la settimana scorsa che amplierà i suoi impianti in Michigan e negli Usa, invece di costruire una nuova fabbrica in Messico», ha aggiunto Trump che con la sua moral suasion ha influenzato la scelta delle due aziende dopo una campagna elettorale basata sul ritorno al protezionismo. (CdS)
Aziende che sono “costrette” a produrre non più fuori dagli USA anche se…arriva il contentito. Benefici fiscali che sono stati promessi e che dovranno essere mantenuti. Insomma si mira al mondo perfetto per il cittadino americano. Ma gli stessi americani sono “cittadini del mondo” e personalmente non credo riescano ad isolarsi nel loro paradiso, senza avere conseguenze di alcun tipo. Ma come sempre, questo è solo un parere personale.
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“… If 2.60% is broken on the upside—if yields move higher than 2.60%—a secular bear bond market has begun. Watch the 2.6% level. Much more important than Dow 20,000. Much more important than $60-a-barrel oil. Much more important that the Dollar/Euro parity at 1.00. It is the key to interest rate levels and perhaps stock price levels in 2017… ”
L’ha scritto un pittoresco miliardario americano ormai abituato a prendere cantonate non da poco, comunque sempre molto interessante il suo punto di vista: Bill Gross, Janus Capital Investment Fund
quindi occhio al rendimento del tNote decennale, sopra il due e sessanta il mercato orso secolare dei bond dovrebbe materializzarsi per far felice il Nostradamus di turno e dare dispiaceri a tutti coloro che non sottoscrivono i suoi fondi
Buon Anno Blog
§- M. Krantz (USA Today, com, the), “10 People profit $8.9 billion from Trump rally” – January 11, 2017
http://www.usatoday.com/story/money/markets/2017/01/11/10-people-profit-89-billion-trump-rally/95803750/
サーファー © Surfer [Money (in business) is business, always – real facts and not jerking. Politics, talk-show and gossip are just balls and lies; garbage, so! l Trump-Saga = qui-quo-qua; ie, MONNEZZA per chi pensa alla FUFFA]
“U.S.A and W.O.R.L.D and M.A.R.K.E.T.S – T.O.D.A.Y (IS better A.L.W.A.Y.S, SO)”
§- G. Zuckerman, J. Chung (Wall Street Journal, com, the), “Billionaire George Soros lost nearly USD$1 billion in weeks after Trump election” – January 12, 2017
http://www.wsj.com/articles/billionaire-george-soros-lost-nearly-1-billion-in-weeks-after-trump-election-1484227167
サーファー © Surfer [AGAIN… Money (in business) is business, always – real facts and not jerking. Politics, talk-show and gossip are just balls and lies; garbage, so! l Trump-Saga = qui-quo-qua; ie, MONNEZZA per chi pensa alla FUFFA … (IN ITALIA C’E’ UNA PROLIFERAZIONE DAVVERO ASSURDA DI FUFFAROLI E DI FILOSOFI E DI TUTTOLOGI (NULLI E DEL NULLA); INCREDIBILE! AMANO COME SEMPRE LE FESSERIE – forse perché sono IGNORANTISSIMI?!)]
accolgo l’invito è premetto che non sono un esperto di sistemi statistici e macroeconomici come te, ciò che rilevo dallo scenario è:
1) le regole di macroeconomia in un sistema globalizz “ando” sono già variate
2) conseguentemente anche gli stessi stati ( e le relative bance centrali) sono ricattati dalle multinazionali che stanno creando una sorta di diritto sovranazionale
3) la globalizzazione oramai non è più ne gestibile ne, salvo enormi scontri sociali, realmente è possibile interromperla
4) la conseguenza, correlata alla possibilità di muovere i capitali in rete su contratti predisposti ad hoc, è che i paesi che hanno una minore protezione sociale, una minore tutela del diritto compreso quello dei lavoratori, assorbono rilevanti quote di lavoro e tali quote, quel conseguenza di una maggiore stabilità complessiva sono destinate ad aumentare.
5) conseguenza che la crescita misura in PIL e l’occupazione sono destinate nella migliore delle ipotesi a rimanere stabili
6) la fantomatica occupazione USA è di fatto una sotto occupazione per una gran parte degli americani con bassi livelli di qualità di vita
Conseguentemente
1) la strategia da adottare non è più quella della cara vecchia diplomaziona tra stati, ma della opportunistica e variabile condotta imprenditoriale che si concretizza in scelte di breve periodo anche contraddittorie che combinano gli interessi dello stato con quelli di una o poche imprese che in sostanza diventano e sostituiscono lo stato in quanto comunque contribuiscono a diffondere benessere privilegiando uno o più stati.
2) l’aspetto comunicativo è rilevante in quanto crea aspettative che a loro volta modificano le congiunture e quindi lo stato e le imprese traggono, con approccio speculativo, profitto per loro e per lo stato ospitante.
3) le guerre infatti oramai sono economiche se si escludono i paesi che potrebbero essere definiti medioevali che cercano di difendersi e/o di offendere con forme di guerre non tradizionali ma eversive.
sono comunque consapevole di non avere delineato tutto il perimetro ma penso si possa tratte uno spunto di ulteriore discussione