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FMI: infografica su revisioni stime di crescita globale

Scritto il alle 16:35 da Danilo DT

fmi-crescita-globaleOUTLOOK MERCATI: L’economia globale crescerà meno del previsto.

E’ questo in massima sintesi il responso dell’ultimo “Global Outlook” del Fondo Monetario Internazionale. Un 2015 dove il PIL crescerà del 3.1%, ovvero lo 0.2% in meno di quanto previsto, e nel 2016 salirà di un 3.6%, anche qui con una revisione al ribasso dello 0.2%.

“Il Sacro Graal di una ripresa robusta e sincronizzata”, avverte il capo economista dell’istituto di Washington, Maurice Obstfeld, presentando il Rapporto economico autunnale, “rimane sfuggente” e “i rischi verso il basso per l’economia mondiale appaiono oggi più pronunciati rispetto a pochi mesi fa”. Di qui la sforbiciata alle previsioni. D’altra parte, sul quadro complessivo pesano “tre potenti forze”, sottolinea ancora Obstfeld. Innanzitutto, la trasformazione in corso dell’economia cinese, che sta spostando i suoi driver dall’export e la manifattura ai consumi interni e ai servizi; quindi, la caduta dei prezzi delle materie prime; infine, l’incombente aumento dei tassi d’interesse negli Stati Uniti. (Source)


Urca, signori, il buon Obstfeld non va certo a scoprire l’acqua calda. Problematiche ben note anche ai lettori di I&M. Se senza nemmeno farlo apporsa, scopriamo che molte delle logiche da noi condotte trovano perfettamente conferme dall’ultimo report del FMI.

Nella slide introduttiva trovate tutti i dati in estrema sintesi, ma espressi in modo molto efficace.  Per le economie avanzate (paesi core) la crescita aumenterà leggermente quest’anno e il prossimo. In particolare, secondo il Fondo, il Pil accelererà dall’1,8% del 2014 al 2% nel 2015 fino al 2,2% nel 2016. Il tutto con prospettive a medio termine che sono “frenate”dai bassi investimenti, dalle sfavorevoli tendenze demografiche e dalla debole crescita della produttività. Per i paesi emergenti la crescita frenerà dal 4,6% del 2014 al 4% nel 2015, per poi riaccelerare al 4,5% nel 2016.

Troppo pessimismo? In realtà il FMI dice esattamente il contrario, ovvero teme di essere troppo ottimista.


“Data la distribuzione dei rischi sul breve termine, è più facile che le previsioni falliscano per un eccesso di aspettative che per sorprese verso l’alto”, avverte l’Fmi. Tra le ombre più scure: un ulteriore calo del prezzo del petrolio e delle materie prime, una frenata dell’economia cinese più ampia di quanto previsto, un aggiustamento violento dei mercati finanziari, un ulteriore apprezzamento del dollaro, le tensioni geopolitiche in Ucraina e Medio Oriente.

Lascio a voi i commenti del caso. Io credo di essermi espresso anche tropo esplicitamente sull’argmento…

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Danilo DT

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