FLASH CHART: SP500 testa area di supporto fondamentale

Scritto il alle 14:56 da Danilo DT

Stop profit nell’aria per la borsa USA?

In questa fase di mercato l’analisi tecnica spesso assume dei connotati anomali, vista l’importanza della politica monetaria. Ma l’analista tecnico dovrebbe disinteressarsi di tutto quanto accade a livello macroeconomico. Il grafico, secondo l’analisi tecnica, incorporano tutto: previsioni, sentiment, ecc ecc.
Il grafico dello SP 500 che vi propongo è estremamente interessante in quanto ci fa vedere un indice USA ad un livello veramente chiave.

Grafico SP 500

Come potete notare i corsi si sono appoggiati perfettamente in un’area dove troviamo:

a) la media mobile a 55 giorni
b) il cloud
c) la trendline di medio periodo
d) la parte bassa della Banca di Bollinger

Lo Spearman, indicatore per il breve periodo, correttamente ci va vedere che, se rispettate le dinamiche di breve fino ad ora viste, siamo vicini ad un nuovo rimbalzo, SE il trend e il livello chiave prima descritto Non viene rotto al ribasso.
Lo Z-Score invece mi perde forza relativa.
Dal punto di vista tecnico quindi il listino USA continua ad essere LONG ma occhio che la violazione dell’area sopra descritta (1650) potrebbe generare il più classico degli Stop & reverse.

STAY TUNED!

DT

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25 commenti Commenta
john_ludd
Scritto il 23 Agosto 2013 at 16:06

c’è qualcosa di MOLTO MOLTO MOLTO peggio che l’opzione tapering e la borsa scende… ed è questa… nessun tapering, 85 miliardi/mese e… la borsa scende lo stesso, gli asiatici si mettono a vendere bond x davvero e i tassi continuano a salire. Allora è GAME OVER. Forse l’uomo barbuto ci ha pensato pure lui che potrebbe accadere.

Scritto il 23 Agosto 2013 at 16:12

…e questo non potrebbe essere un segnale che la FED sta iniziando a percepire il fatto che tsa perdendo un po’ il polso della situazione e non riescie più a comandare tutti e tutto a bacchetta?

gremlin
Scritto il 23 Agosto 2013 at 16:51

target entro 6 mesi al 5% per il 30yr e 4% per il 10yr, praticamente il top di tre anni fa

e se la fed non riesce a mettere un cap su questi livelli allora deve inventarsi un altro buon motivo (guerre? attentati? fallimenti?) per costringere i big player a ricomprare in ottica rifugio

e wall street scenderà un po’ ma non troppo, è condannata al rialzo, troppo importante per restare depressa a lungo

john_ludd
Scritto il 23 Agosto 2013 at 16:54

Dream Theater,

la FED non può comandare tutto perchè il sistema è troppo complesso, ci sono feedback che nascono e si amplificano ovunque. Cosa fa il QE in essenza ? Crea un falso senso di sicurezza, abbassa la volatilità e diminuisce la percezione del rischio. Questo falsa stabilità nasconde una sempre maggiore instabilità, il rischio negli ultimi anni è aumentato non diminuito. Considera il livello di debito. Prima della crisi del 2007 era presenta un esagerato eccesso di debito privato in alcuni paesi occidentali. Ora abbiamo lo stesso problema + un eccessivo livello di debito pubblico + un eccessivo livello di debito privato anche nei paesi EM che nel 2007 erano abbastanza ok. La situazione è assai peggiorata, ma il QE lo nasconde. Per continuare a nasconderlo, non solo dovrebbe continuare ma dovrebbe essere incrementato ogni anno, da parte di ogni banca centrale. Per me bisogna agire da contrarian: quando la percezione del rischio si abbassa, i beni rifugio vengono venduti e calano di prezzo e si dovrebbe accumularli. Quando l’incendio divampa e arrivano i pompieri i beni rifugio vanno ridotti. Se uno vuole buttarsi sul guano del credito di qualità non eccelsa o sull’equity lo può fare, a me non interessa. Poi arriverà il giorno in cui anche i beni rifugio non ci saranno più ma abbiamo ancora qualche anno.

john_ludd
Scritto il 23 Agosto 2013 at 17:02

gremlin,

ti conviene in tal caso emigrare ora che sei in tempo (ma dove ?). Con il 10y al 4% il bund è al 3,5% l’OAT al 5%, il BTP è almeno al 6%, il bonos all’8%, i tassi in India, Indonesia etc… ben oltre il 10%. Può accadere ? Certo ma se dura più di 2 mesi essere un trader non ti aiuterà a sbarcare il lunario, meglio essere un agricoltore.

john_ludd
Scritto il 23 Agosto 2013 at 17:07

gremlin,

intanto l’oro è a 1400 dollari ha forato dal basso tutte le medie mobili ed per un trader questo è ufficialmente bull market… con i tassi in rialzo e la borsa che tiene/sale ? that’s absolutely impossibile my friend.

paolo41
Scritto il 23 Agosto 2013 at 17:10

ho l’impressione che non sia il momento adatto per mollare il QE; la ripresa dell’economia USA è tutta da dimostrare e ci sono troppe tensioni in giro a livello geo politico che potrebbero innescare conflitti non controllabili. Due eventi del genere, conflitto e crollo della borsa, non sono gestibili contemporaneamente. Obama è un temporeggiatore ma è molto ammanicato con le lobbies dell’industria; la nomina (molto probabile) della Yellen fa prevedere una continuazione della politica “morbida”.
Se gli asiatici si mettessero a vendere bond farebbero come quello che, per far dispetto alla moglie, si tagliò gli attributi….
Dovrebbe essere più probabile una fase di lateralizzazione ancora per qualche mese, a prescindere, ovviamente, dalle analisi tecniche che leggo ….ma non mastico.

paolo41
Scritto il 23 Agosto 2013 at 17:13

gremlin,

bentornato!!!!!

andrea4891
Scritto il 23 Agosto 2013 at 17:20

oro e solo oro ❓

io credo che tutti gli stati dovranno inventarsi ancora qualcosa per non far salire i tassi

e poi far salire i tassi a che scopo ❓

con una ripresa che non c’è ❓

sì, al massimo sarà una … ripresa per i fondelli 🙁

john_ludd
Scritto il 23 Agosto 2013 at 17:22

paolo41,

Sbagli, gli asiatici non venderebbero bond americani per ripicca ma perchè vanno in disavanzo e dopo aver accumulato dollari (ovvero bond) ora devono pagare in dollari più di quanto incassano e allora vendono bond. Gli squilibri commerciali immani che ci sono in giro per il mondo sono uno dei due punti nodali della crisi irrisolvibile in corso, forse anche peggiore del problema del debito (ma ovviamente c’è un legame). Se la crisi in Cina si aggrava per davvero allora vedremo i fuochi artificiali. FEEDBACK, se uno ha studiato ingegneria e si ricorda qualcosa di teoria dei sistemi sa bene di cosa parlo.

bergasim
Scritto il 23 Agosto 2013 at 17:33

gremlin,

Certo che di fesserie ne scrivi, supportate dal nulla dell’analisi tecnica, l’p 500 è condannato a salire ma finiscila.

paolo41
Scritto il 23 Agosto 2013 at 17:35

john_ludd@finanza,

siamo su due fasi temporali differenti: posso essere d’accordo con te sul lungo termine, ma ho l’impressione che tu stia galoppando troppo rispetto alla realtà odierna che non vede ancora quella esasperazione degli squilibri commerciali che paventi. E’ indubbio che negli ultimi mesi il sitema ha avuto la scossa, ma ora possiamo anche facilmente prevedere che tutti si muovano per ricreare un certo equilibrio e non per far precipitare la situazione.

bergasim
Scritto il 23 Agosto 2013 at 17:39

gremlin,

Ma una mente così geniale perché non gestisce un hedge funds ? Perché non crei una sgr come Kairos? forse sarà il caldo o qualche birra di troppo occhio all’etilometro.

gremlin
Scritto il 23 Agosto 2013 at 17:40

john_ludd@finanza,

sai com’è, ci si prova… ad esempio con lo short call trimestrale su tbond con target di ritorno sull’investimento al 20% nettissimo anno

a cavallo fra il 2010 e 2011 quando i treasury davano quei rendimenti il btp 10yr era al 4% e il bund al 3%

sono nipote di contadini e ho anche un pezzo di terra e so quanto la terra sia bassa e problematica, non ci si improvvisa agricoltori e poi agricoltore di che? se vuoi essere autosufficiente devi mettere in piedi una vera fattoria con allevamenti inclusi per chiudere il ciclo, te lo vedi un trader che alleva conigli e galline e poi li li spiuma e li sventra e li cucina? e la mucca che ci dà il nostro letame quotidiano e che va anche munta quotidianamente e alimentata quotidianamente col foraggio che devi seminare, raccogliere e conservare a modo?
avere la terra significa anche presidiarla e talvolta difenderla col fucile
io preferisco vendere call allo scoperto e andare al supermercato o al ristorante

quando falliranno anche i supermercati per carestie e autarchie varie solo allora si penserà seriamente a cambiar mestiere, forse…

gremlin
Scritto il 23 Agosto 2013 at 17:50

paolo41,

😀
ci sentiamo lunedì

gremlin
Scritto il 23 Agosto 2013 at 17:53

bergasim:

Certo che di fesserie ne scrivi, supportate dal nulla dell’analisi tecnica, l’p 500 è condannato a salire ma finiscila.

per me tu sei troppo modesto, le capacità ce le hai ma dovresti applicarti un po’ di più per uscire dai tuoi schemi mentali psicotici

bergasim
Scritto il 23 Agosto 2013 at 17:55

gremlin,

Io sarò anche psicotico ma non faccio discorsi alla balotelli, q

bergasim
Scritto il 23 Agosto 2013 at 17:59

Quindi tutti a vendere bond, al contrario la borsa usa una piccola correzione magari come quella del 2008.
Tu purtroppo hai la memoria corta a riguardo ciò che hai scritto in passato,ogni volta cambi versione,non sei assolutamente coerente e rinneghi troppe volte le tue stesse idee quando la borsa sale ottimismo quando sui scende catastrofe.

gremlin
Scritto il 23 Agosto 2013 at 18:07

john_ludd@finanza:

intanto l’oro è a 1400 dollari ha forato dal basso tutte le medie mobili ed per un trader questo è ufficialmente bull market…

l’oro è ancora per un pelo nel bull market di inizio millennio; il rialzo dai minimi di giugno per ora è solo un modesto storno della correzione complessa in atto dal max 2011

john_ludd
Scritto il 23 Agosto 2013 at 18:41

paolo41,

non credo, basta che scarichi il grafico dell’avanzo commerciale della Germania, il crescente disavanzo del Giappone, la situazione che è poco definire allarmante dell’India. La Cina falsa i dati da 20 anni in un senso e nell’altro: la falsa fatturazione è pratica diffusa per creare fondi neri sia privati che governativi, i primi servono per arricchire chi li detiene, i secondi nessuno lo sa, consumi privati per centinaia di miliardi vengono considerati investimenti per ragioni fiscali… ma sono amenità.

Più importante la tua nota sul fattore tempo: viviamo strani tempi in cui il breve è qualche settimana e il lungo è qualche anno. Che follia. Ci vogliono 10 – 15 anni per costruire un oleodotto o altra infrastruttura energetica, 10 – 20 anni per mettere in produzione un campo petrolifero, 15 – 25 anni per vedere il risultato finale di una riforma scolastica, 20 -30 anni per una pensionistica, 20- 30 ani per vedere il risultato finale di errore di pianificazione strategica di una grande nazione (come una guerra sbagliata all’avversario sbagliato nel momento sbagliato) e un numero imprecisato di anni ma comunque elevato per cambiare la rotta della propria vita prima di finire sugli scogli… Più volte ho postato un grafico della IEA sui 40 milioni di barili al giorno che sono da colmare entro il 2030 solo per conservare l’attuale livello di crescita (o non crescita) economica… quindi io ragiono troppo a lungo ?

john_ludd
Scritto il 23 Agosto 2013 at 18:45

gremlin,

era solo una modesta e bonaria provocazione, come la precedente. Sai bene che i trend che mi interessano sono di tutt’altra natura e quelli non li puoi usare per fare trading ma se li conosci forse puoi salvare te stesso (se sei giovane) e/o chi è ti è vicino.

paolo41
Scritto il 23 Agosto 2013 at 20:27

john_ludd@finanza,

ciò che dici non fa una grinza, ma, a mio avviso non calza con quanto commentavo prima: i disavanzi commerciali che tu dici non sono di oggi, ci sono ormai da oltre un decennio e sono dovuti, innanzituto, ad un eccesso di capacità produttiva globale creatasi con la globalizzazione.
D’altra parte, i paesi emergenti che, teoricamente, avrebbero dovuto assorbire tale eccesso non sono capaci di adattarsi ai nostri modelli di consumo, anzi sono anche loro produttori di extra capacità a prezzi concorrenziali.
Aprendo una breve parentesi su paesi come il nostro,( dove una classe politica miope parla di ripresa per pura retorica, solo per trasmettere al popolo una disperata illusione di ottimismo), sono quelli che hanno risentito di più di questa sovracapacità e non sono, purtroppo, più in grado di recuperare.
Come ho scritto in un altro post si salvano gli imprenditori che hanno già messo le basi all’estero e, forse, quelli che sono in procinto di farlo. Le migliaia che rimangono sono destinati a chuiudere, prima o dopo, i battenti.
IL vero problema è quello di trovare governi coraggiosi. Parlare del nostro è un po’ eufemistico e forse insignificante nella visione globale; comunque per continuare in questa parentesi anche l’attuale governo sta facendo ben poco; le cose essenziali come la riduzione della spesa pubblica, tagliare le tasse, investire nell’energia pulita a fronte di un piano energetico nazionale, investire in infrastrutture e nella ricerca, nelle bellezze naturali e nella cultura che sono alla base del nostro turismo, latitano e non vegono neppure pianificate.
Giustamente gli investitori esteri ci snobbano.
In una visione più ampia l’Europa sta ancora in piedi finchè Draghi riuscirà a barrierare le stupide istanze della Germania, ma è più che certo che il mondo sta in piedi sull’asse USA-CINA, mentre la produzione di ricchezza in Europa non è sufficiente per permettersi il generoso stato sociale e welfare a cui è abituata.
Questa, a mio avviso, è la realtà dei fatti e non ho bisogno di fare previsioni ultradecennali per rendermi conto della criticità della situazione.

john_ludd
Scritto il 23 Agosto 2013 at 22:13

paolo41,

questa non è una replica in quanto è difficile sostenere qualcosa di differente da quanto scrivi, potrei cambiare le virgole ma non molto di più. Solo non ho scritto che gli sbilanci commerciali sono una novità, infatti non solo ci sono da un decennio ma da molto di più, da quando gli USA sono passati da grande creditore a grande debitore mantenendo la moneta di riserva, ruolo assai anomalo. Solo che così come nel caso dell’accumulazione del debito, gli sbilanci commerciali sono andati crescendo sempre di più ed eccesso di debito e sbilanci commerciali sono intrinsecamente collegati; il caso Europa risulta ancora più insolubile con l’introduzione dell’euro, super avanzo tedesco e super debito privato trasferito sul pubblico nei paesi mediterranei sono le due facce della stessa medaglia, non c’è l’uno senza l’altro con buona pace della cancelliera.

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