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FLASH ITALIA: ancora male la produzione industriale e nuovi massimi per il debito pubblico
Debito pubblico che raggiunge nuovi massimi e vola a 2.168,6 miliardi di Euro. Non c’è certo da stare allegri visto che l’Italia dovrebbe diminuirlo il debito e non continuare a farlo salire. Inoltre, ringraziamo anche Mario Draghi e la sua “forward guidance” oltre alle sue manovre di politica monetaria. Non sono infatti merito nostro i 70 miliardi risparmiati da inizio anno grazie ad un restringimento dello spread.
Grafico Debito Pubblico Italia
Sale il debito delle Amministrazioni pubbliche a luglio, anche se “solo” di 200 milioni, per arrivare al livello di 2.168,6 miliardi. Secondo la ricostruzione di Bankitalia, a pesare è l’incremento di 4,5 miliardi delle disponibilità liquide del Tesoro (pari a fine luglio a 109,7 miliardi; 68,2 a luglio 2013), che ha più che compensato l’avanzo di 3,6 miliardi registrato dalle Pa, che dunque risultano “in attivo”. Continua invece la scelta del Tesoro di mettere “fieno in cascina” in questa fase di alta richiesta di titoli di Stato a rendimenti da minimi storici, anche a discapito del contenimento del debito stesso. (Source)
Piccola nota positive: le entrate tributarie in leggero aumento. Sono state pari in luglio a 35,9 miliardi, in aumento dello 0,8 per cento (0,3 miliardi) rispetto allo stesso mese del 2013. Ma sono frutto di maggiore commercio oppure di maggiore pressione fiscale? Lasciandovi con questo dubbio amletico, segnalo invece l’altro drammatico (questo è proprio brutto) dato del giorno sulla produzione industriale.
Grafico Produzione Industriale Italia vs PIL
Non si ferma l’altalena della produzione industriale. A luglio risultano negativi entrambi gli indicatori: sia il dato congiunturale, sceso a -1% dopo il +0,9% di giugno, sia quello tendenziale (rispetto allo stesso mese dell’anno precedente), addirittura -1,8%. Una frenata che si presenta inattesa soprattutto nelle dimensioni, secondo gli analisti. A pesare, ancora una volta, è l’attrazione gravitazionale verso il basso del settore energetico (-10,1), anche se peggio sono andate le apparecchiature elettriche. (Source)
Diventa difficile vedere la luce in fondo al tunnel, anche perché facendo i dovuti paragoni con il resto dell’unione Europea, risulta evidente che peggio di noi, dal 2000, c’è solo la Grecia e noi siamo appaiati in penultima posizione con la Spagna. Non ce che dire, si sta perdendo ogni speranza. Anzi no… si ammette per il 2014 la recessione però il 2015 sarà molto meglio. Eh come no…
Neanche quest’anno l’Italia ce la farà ad agganciare la ripresa economica e chiuderà con un pil in calo dello 0,2%. Le ultime previsioni non felici sullo stato di salute della nostra economia arrivano da Confesercenti secondo cui la crescita tornerà l’anno prossimo, ma “in modo molto ridotto (+0,9%)” e comunque non adeguata per stimolare gli investimenti e l’occupazione. (Source)
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intanto bisognerebbe vedere se l’aumento delle entrate tributarie è dovuto alla imposte dirette o indirette . l’IVa è cresciuta al 22%. poi abbiamo l’aumento dell’imposta bollo su deposito titoli, formalmente indiretta. l’aumento sul capital gain. occorrebbe una statatistica dettagliata.
il debito pubblico NON SCHIODA, continua ad aumentare e i tassi sono bassissimi ( decennale btp 2,4%) e bot a 0,3 %
NON VOGLIO IMMAGINARE COSA ACCADREBBE SE I TASSI INIZIASSERO A SALIRE…