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Fibonacci prova a fermare il WTI

Scritto il alle 15:37 da Danilo DT

Ma chi sarà mai questo intrepido personaggio che, da solo, cerca di frenare il trend rialzista dell’oro nero? Ovviamente il matematico pisano, ormai vivo solo nei suoi numeri, visto che è vissuto circa 800 anni fa, ci suggerisce un metodo per poter analizzare il grafico del petrolio, ma nulla più. E io in questa sede volevo fare un rapido cenno al WTI ed al suo grafico. Non farò cenno dei dai API e DOE, tantomeno alla possibilità di tagli da parte dell’OPEC, anche perchè ogni settimana, se non ogni giorno, saltano fuori una serie di dati e di voci che possono condizionare il mercato. Ecco innanzitutto il grafico.

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Come potete facilemnte vedere il trend del WTI continua ad essere positivo, ed è lampante l’importanza di 3 elementi che considero come assolutamente fondamentali per poter stabilire eventuali inversioni di trend, ovvero la MM 21 come primo step e poi la MM55 assieme alla chiave del movimento, la trendline gialla. A fare da tappo è rimasto proprio il famoso 61.8% di Fibonacci (area 67.56 $), oltre il quale si aprono le strade ai massimi periodali. Quindi oltre i 70 $ abbondantemente.

Aggiungo un dato interessante. Negli ultimi tempi era chiara una correlazione tra il prezzo del petrolio e il $, legati in modo inversamente proporzionale. Questo era importante anche per l’inflazione, in quanto anche se il petrolio saliva, ma assistevamo ad un indebolimento del $, i due elementi tendevano a neutralizzarsi e quindi, per l’inflazione, gli effetti erano quantomeno limitati. Ma ora le cose tendono a cambiare, nel senso che il petrolio è sempre forte, mentre il $ sti sta a sua volta rafforzando. E questo non è un elemento positivo per le nostre tasche…e per la nostra area €uro in generale.

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