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DISOCCUPAZIONE ed OCCUPAZIONE ITALIA: c’è ancora TANTO lavoro da fare!
Quando nasce un programma di Governo, uno dei punti cruciali è sempre quello del lavoro. Perché se ci pensate bene, è proprio il lavoro il motore dell’economia. Oltre quindi al famoso tasso di disoccupazione, sarebbe bene anche guardare alla tassazione dello stesso. Ecco, detassare il lavoro, questo potrebbe essere un vero motore per la ripresa economica. Mancano però i margini per poterlo fare, e quindi sarà difficile poter vedere nel programma della finanziaria tale argomento. Anche se sarebbe sicuramente più coerente e congruo con un programma serio di ripresa economica. Vi siete mai chiesti quanto è tassato il vostro stipendio? E qual è la media europea o meglio ancora la media OCSE?
Ma questa è un’altra storia, magari un giorno torneremo sull’argomento. Guardiamo invece all’operato di questo Governo e leggiamo dal sito dell’Istat quanto segue.
Dopo il calo di giugno, la stima degli occupati a luglio 2018 registra ancora una lieve flessione (-0,1% su base mensile, pari a -28 mila unità). Il tasso di occupazione rimane stabile al 58,7%. (…) Dopo l’aumento del mese scorso, a luglio la stima delle persone in cerca di occupazione diminuisce del 4,0% (-113 mila). Il calo della disoccupazione riguarda entrambi i generi e tutte le classi di età. Il tasso di disoccupazione scende al 10,4% (-0,4 punti percentuali su base mensile); diminuisce anche quello giovanile che si attesta al 30,8% (-1,0 punti). A fronte del calo degli occupati e dei disoccupati, a luglio si stima un aumento degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+0,7%, pari a +89 mila). L’aumento coinvolge le donne (+73 mila) e gli uomini (+16 mila) e si distribuisce tra i 15-49enni. Il tasso di inattività sale al 34,3% (+0,3 punti percentuali). (Source)
Bene, allora sembra chiaro che qualcosa non quadra. La disoccupazione cala, ma scendono anche gli occupati ed aumentano coloro che l’occupazione proprio non la cercano più. Il file molto dettagliato lo troverete sul sito dell’ISTAT cliccando QUI.
Alla fine credo sia inutile iniziare a battagliare sui numeri. La cosa migliore è prenderli e tradurli graficamente, utilizzando dati ufficiali. E quest’analisi è sicuramente interessante perché non va a colpevolizzare per forza l’attuale governo, ma già segna il passo e mette le cose in chiaro. Non si è presa la strada giusta.
La domanda che dobbiamo porci è: ma si stanno creando o distruggendo posti di lavoro? Lo ribadisco, l’effetto legato al governo precedente è chiaro, ma resta il fatto che quanto è stato fatto fino ad ora non è abbastanza. E sempre per statistica, e quindi conta poco, risulta quindi che il governo gialloverde, al momento, sta distruggendo circa 1131 posti di lavoro al giorno. Il più alto tasso di distruzione di posti di lavoro degli ultimi 40 anni. MORALE: bisogna fare di più.
STAY TUNED!
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