Daily Monitor 1 ott
News e aggiornamenti in continuo dai mercati
h.20.00
Il future sp500 s’è fatto 24 punti di spread min/max, giornata interessante per i day trader. Già in mattinata c’era voglia di rialzo e poi coi dati Usa tutto s’è impennato, a partire dal gas naturale che verrà sempre più usato per produrre elettricità in sostituzione del carbone. Salgono anche tutti i metalli mentre gli agricoli ormai vivono di rendita. Eurodollaro s’è riportato sopra 1,29 ma adesso ci traccheggia sopra. I bond invece sono dannatamente resistenti. Quindi la fiammata azionaria odierna mi sembra più un pullback che una ripresa dell’uptrend primario, il quadro intermarket fatica a trovare uniformità.
E’ chiaro che c’è la volontà di portare i listini a nuovi massimi annuali ma correzione deve esserci, probabilmente con struttura complessa e prolungata, cioè caratterizzata anche da movimenti decisi in entrambi i sensi ma di breve durata, giusto per fare impazzire e impoverire gli scalper poco accorti. Quindi abbondanza di falsi segnali e poi si parte. Il 6 ottobre 2011 iniziò il rally di Halloween, spettacolare. Anche il crollo successivo fu altrettanto spettacolare ma a fine novembre, senza ritoccare il minimo del 6 ottobre, partì invece un bull market di oltre 4 mesi. Attenzione che nei mercati finanziari fra un random walk e l’altro, le storie si ripetono..
h. 10.00
Venerdì i listini europei hanno chiuso prima della buona notizia ovvero che la Spagna è riuscita a stimare in circa 45
miliardi € la provvista di cui necessita per evitare l’ennesima crisi dell’unione monetaria. Inondazioni, secessioni e scontri di piazza non sono cose che riguardano ancora i mercati; per gli speculatori internazionali quello che conta è che le banche non falliscano e che il governo si decida una volta per tutte a chiedere soldi al mondo, visto che li otterrebbe con facilità dando in garanzia il Prado e i patrimoni della casa reale.
Ieri i telegiornali ci hanno spaccato i neuroni coi lunedì neri e con il rischio-spagna, forse non si erano accorti come hanno reagito venerdì i mercati americani alla buona nuova. Infatti questa mattina l’Europa apre prima in timido rialzo e poi prende coraggio seguendo i future USA. Alle 9.30 il MIB fa +1% a 15.250.
ENI
ENI al pari di altri titoli è stata massacrata negli ultimi giorni come si conviene ad un rappresentante di un listino povero e scarsamente diversificato. Il grafico dice tutto: i prezzi stamattina hanno ritoccato il minimo di venerdì a testare il bordo inferiore del canale ascendente e le medie di lungo e medio periodo, e il tutto si trova poi in prossimità del ritracciamento del 50%. E’ una buona occasione per accumulare qualcosa in ottica strategica e anche per impostare un trade di breve con stop stretto. L’investitore che ha una visione di lungo periodo può continuare a riporre buone speranze che il dividendo si regolare e in crescita, i fondamentali ci sono; l’unica cosa da temere è lo scorporo/cessione di qualche ramo d’azienda per far cassa e ripianare i conti pubblici, ovviamente a danno dei piccoli azionisti.
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