Credit Default Swap e CDS nozionale netto: Italia NON è più al top, battuta dalla Francia

Scritto il alle 15:00 da Danilo DT

A seguito del default greco, i CDS sono tornati un po’ sulla bocca tutti. In particolar modo, tra gli operatori ci si chiede: se i contratti di Credit Defautl Swap hanno ancora un senso, se effettivamente possono proteggere ancora oppure no e se insomma, il CDS si può considerare ancora una polizza assicurativa sul credito oppure solo un contratto che diventa eseguibile “a discrezione”. Per fortuna il DTCC ha decretato l’esigibilità del CDS greco e quindi i credit default swap, a qualcosa, servono ancora.

Inoltre con la recente crisi del debito sovrano il ruolo dei contratti di credit default swap (Cds) è stato oggetto di crescente attenzione da parte di policy maker e regolatori. Il motivo è legato ai timori circa la possibilità che l’operatività di natura speculativa sul mercato di tali strumenti possa amplificare le tensioni sui mercati obbligazionari. Un esempio lo abbiamo proprio visto con l’Italia ed i CDS Italia. Il dubbio dell’effettiva capacità di copertura del CDS ha comportato negli operatori la necessità di “mettersi in sicurezza” vendendo a sconso di equivoci molti BTP direttamente sui mercati, contribuendo negli scorsi mesi ad una vera e propria debacle, oggi parzialmente rientrata.

Quando parliamo di CDS bisogna anche parlare di nozionale, ovvero la cifra “assicurata” e che dovrà essere rimborsata in caso di default.
La cosa interessante è senza dubbio seguire l’andamento del nozionale NETTO (il lordo secondo me è fuorviante), e provare a vedere quali sono i TOP su scala globale. (Nei giorni scorsi abbiamo analizzato i CDS della Grecia ed il suo nozionale).
Usando come fonte il DTCC e il database Bloomberg, notiamo che al TOP troviamo, come temuto (anche per questioni volumetriche) l’Italia ma…attenzione!
Guardate il Grafico qui sotto.

Credit Default Swap: nozionale netto

Notate che il trend del nozionale italiano assicurato con CDS è nell’ultimo anno, sceso sensibilmente. Idem per la Spagna. Segno che il mercato si fida poco dei CDS sui PIIGS.
Ma guardate un po’ qual è il paese che oggi ha il maggior volume di nozionale netto in CDS? La Francia di Sakozy…
La cosa mi incuriosisce non poco, visto che siamo in un momento dove il mercato dei CDS è in fase di “stanca” post Grecia e visto che la Francia, oggi, non è certo ai vertici nelle classifiche dei paesi più a rischio default.
Probabilmente oggi comprarsi una polizza assicurativa su Parigi costa poco e…non si sa mai…
Non vorrei che qualcuno iniziasse a vedere qualche nube nera sulla Francia…

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DT

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3 commenti Commenta
ottofranz
Scritto il 20 Marzo 2012 at 18:54

Non vorrei che qualcuno iniziasse a vedere qualche nube nera sulla Francia…

magari con un aiutino ?

kry
Scritto il 20 Marzo 2012 at 21:26

La nube nera potrebbe addensarsi con un risultato a sorpresa delle prossime elezioni.

andrea75
Scritto il 21 Marzo 2012 at 14:11

Se dovesse vincere in candidato socialista (cosa probabile) verrebbero rimessi in discussione gli accordi riguardanti l’euro (fiscal compact e compagnia).
Ipotizzando uno scenario di questo tipo avremmo la Francia che punta i piedi e la Germania che non gradirebbe, con più o meno tutto il resto d’Europa a guardare impotente: ritornerebbe il caos che tanto infastidisce i mercati.

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