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CRAZY BOND WORLD! Italia e Portogallo sono diventate “bene rifugio”
Le borse fanno un po’ le bizze. E non poteva essere diversamente nel giorno dove le speranze per la grossa coalizione denominata “Giamaica”, una coalizione fantasiosa che però avrebbe sistemato le problematiche politiche di Berlino, sembra saltata diversamente. Ed a Milano male le banche, proprio il giorno della partenza dell’Aumento di capitale di Carige.
Se riesco, visto anche il “martellamento” di alcuni lettori via email, vedrò di parlarne più tardi. Quindi ritroviamo quella che in borsa si chiama volatilità, un elemento che però su altri mercati non esiste ancora. Infatti il mercato obbligazionario, grazie alle promesse di Mario Draghi, continua ad essere molto forte. Tanta è la liquidità presente sui mercati, evidente è la trasparenza sull’operatività prevista da FED, BCE e BOJ, quindi diventa difficile avere brutte sorprese Cosa diversa invece per le borse, e se poi le protagoniste sono sempre loro, le banche….
Una cosa che però mi ha incuriosito nel giorno della debolezza di Piazza Affari è stata l’ennesima seduta di “forza” dell’antagonista del FTSEMIB, ovvero del BTP.
Infatti è quasi incredibile ma questa è la magia del Quantitative Easing che, vero, rallenta, ma non cessa i suoi benefici per il mercato obbligazionario domestico. Poco importa se il debito pubblico non fa altro che salire…
E fa nulla se il rapporto debito/PIL pare sempre più fuori controllo. C’è Mamma BCE che ci pensa e in questo paradossale paesaggio che succede? Che il BTP a 2 anni stabilisce un nuovo record storico. Signori, siamo a -0,34% di “rendimento”.
Mi spiego in altri termini, se investite in un titolo di stato italiano che scade tra 2 anni, vi costa lo 0,34%. Se poi aggiungete l’imposta di bollo, passiamo a -0,54%. Una follia soprattutto visto il fatto che si tratta dell’Italia, non certo una “cassaforte” risk free per il risparmiatore.
Ma tranquilli, non siamo un caso isolato, la follia regna ovunque ci sia un QE che regge e sorregge. Non esiste più percezione del rischio, si vede solo più un eventuale “premio di rendimento” da sfruttare ipotizzando un mondo perfetto dove NON esiste più il rischio finanziario, nemmeno sl debito. E allora VAI, anche il Portogallo merita la massima fiducia e, udite udite, anche per Lisbona è nuovo record. -0,267% per il governativo portoghese a 2 anni…
Dite che è una magia? Mah, permettetemi, forse è un’altra cosa ma oggi non la potreste capire perché il mercato oggi sconta una situazione quasi ridicola. Italia e Portogallo sono “safe haven”, ovvero bene rifugio. Ma sempre il mercato, inesorabilmente presenterà il suo conto. Non adesso, ovvio, ma prima di quando qualcuno mollerà gli ormeggi. Sempre se se lo potrà permettere….
STAY TUNED!