CORONAVIRUS: VADEMECUM fondamentale ed essenziale

Scritto il alle 18:50 da Danilo DT

Una guida fondamentale e comprensibile redatta da un “amico del blog” su come comportarsi, cosa fare e come conoscere il più possibile il Coronavirus (alias COVID-19 o 2019-nCov). Special Guest Post.

Quotidiani, periodici, televisioni, siti web, tutti sono invasi da un fiume di notizie sull’infezione da COVID-19 (Novel Coronavirus, 2019-nCov). Noto molta confusione, messaggi contraddittori o incompleti, mancano alcuni semplici consigli operativi, oppure sparsi in testi diversi e disomogenei che impediscono al cittadino di avere un’idea completa e chiara della situazione. Spesso le testate preferiscono dilungarsi sui contrasti tra governi e regioni o tra le forze politiche inviando un messaggio terribile ai cittadini. Sono tutte persone sottoposte a uno stress estremo, davanti a un problema che hanno tutti tardato a comprendere, invece che rimarcare le differenze si dovrebbe fornire meno informazioni ma più puntuali e precise, smettendo di fomentare dubbi sulle capacità delle istituzioni di poter governare la situazione e smettendola di trasformare questa tragedia in un osceno show.

Sarà un battaglia molto più lunga e difficile di quanto ritenuto dalla pubblica opinione e, soprattutto e purtroppo, da parte di persone che hanno incarichi di rilievo.

Le responsabilità verranno individuate al momento opportuno, non ora, dato che la situazione è perfettamente catturata dall’allarme del Coordinamento delle Terapie Intensive della regione maggiormente colpita nella lettera al governatore della Lombardia, Fontana: “In assenza di azioni tempestive saremo costretti ad affrontare un evento che potremo solo qualificare come una disastrosa calamità sanitaria”. La Società italiana di anestesia, rianimazione e terapia intensiva ha diffuso un documento tecnico in cui scrive che “può rendersi necessario porre un limite di età all’ingresso in terapia intensiva. Non si tratta di compiere scelte meramente di valore, ma di riservare risorse che potrebbero essere scarsissime a chi ha in primis più probabilità di sopravvivenza”.

Questo documento non riporta alcuna opinione personale, dato che l’autore non è un medico e non è autorizzato ad esprimerne una, ed è strutturato in due sezioni ognuna delle quali è organizzata in Domande e Risposta. Il testo raccoglie informazioni estratte da numerose e affidabili testate nazionali e internazionali. Dati e numeri sono ripresi da fonti mediche primarie direttamente o indirettamente o attraverso i canali twitter di ricercatori specialisti del settore. Al termine viene presentata una bibliografia per chi ha le competenze e il tempo per approfondire l’argomento.

INFORMAZIONI DI BASE

  1. Da dove viene ?

Nel dicembre 2019 un insolito numero di casi di polmonite sono state diagnosticate nella città di Wuhan in Cina. Le indagini hanno scoperto che la causa era un virus precedentemente sconosciuto, ora chiamato COVID-19 appartenente alla famiglia dei coronavirus i quali sono costituiti da un nucleo di materiale genetico circondato da un involucro di punte di proteine. Questo gli dà l’aspetto di una corona. Esistono diversi tipi di coronavirus che causano sintomi respiratori e talvolta gastrointestinali. I sintomi respiratori possono variare dal comune raffreddore alla polmonite e nella maggior parte delle persone i sintomi tendono ad essere lievi. Tuttavia, ci sono alcuni tipi di coronavirus che possono causare malattie gravi, tra cui SARS (Cina 2003), e MERS (Arabia Saudita 2012). Inizialmente è stato identificato in un gruppo di persone con polmonite, operatori o clienti dei mercati ittici e animali a Wuhan. La malattia si è quindi diffusa ad altri membri della famiglia e personale sanitario inizialmente ignaro dell’origine.

È noto che i coronavirus circolano in una serie di animali. A volte questi virus possono fare il salto dagli animali agli umani. Questo si chiama “spillover” e potrebbe essere dovuto a una serie di fattori, come mutazioni nel virus e aumento dei contatti tra uomo e animale. Il virus MERS proveniva dai cammelli il virus SARS dagli zibetti. Il serbatoio degli animali del coronavirus 2019 non è ancora noto con certezza, il principale indiziato è una specie di pipistrelli.

Nessuna prova suggerisce che il virus sia creato dall’uomo. COVID-19 ricorda da vicino altri due coronavirus che hanno scatenato focolai negli ultimi decenni, SARS-CoV e MERS-CoV. Le caratteristiche del nuovo virus sono in linea con ciò che sappiamo di altri coronavirus naturali che hanno fatto il salto dagli animali alle persone.

  1. Esiste un ceppo italiano del virus ?

Uno studio dei ricercatori dell’Università Statale di Milano e dell’ospedale Sacco dimostra che il nuovo Coronavirus circolava in Italia, così come in altre nazioni, già diverse settimane prima che fosse identificato il “paziente 1” nel Lodigiano. L’analisi filogenetica dei genomi completi dell’agente patogeno campionato in Germania, Finlandia, Stati Uniti, America centrale e meridionale dimostrano la comune origine cinese. Poichè il virus muta rapidamente la mappa genetica dei diversi focolai apparsi nel mondo mostra delle piccole differenze ma inessenziali per il suo comportamento. [Rif. 2]

  1. Come si diffonde il contagio ?

Il virus si diffonde attraverso goccioline create quando una persona infetta tossisce o starnutisce o attraverso qualcosa che è stato contaminato dal virus. Le persone maggiormente a rischio di infezione da COVID-19 sono quelle a stretto contatto con persone infette dal virus, come i familiari o gli operatori sanitari e secondariamente coloro che per lavoro frequentano un grande numero di persone alcune delle quali potrebbero essere nella fase iniziale della patologia, infettive ma convinte di portare solo un banale raffreddore o una blanda influenza.

  1. Quali sono i sintomi ?

Da quanto noto finora potrebbero esserci diversi sintomi che vanno da lievi a gravi. Possono esserci febbre e sintomi respiratori come tosse e respiro corto. Nei casi più gravi, polmonite, insufficienza respiratoria acuta,  insufficienza renale e morte.

  1. Come possiamo sapere se qualcuno è infetto ?

Per ora, la tecnica più utilizzata è la RT-PCR (reazione a catena della polimerasi inversa), che consente (semplificando di molto) di verificare la presenza del codice genetico del virus in un campione di saliva o muco (prelevati con il cosiddetto tampone). Questa tecnica di biologia molecolare presenta alcuni svantaggi: può essere utilizzata solo da personale specializzato, non è del tutto affidabile e, infine, per i risultati bisogna attendere alcune ore, elemento che può rivelarsi critico per un contagiato e che è probabilmente anche alla base delle difficoltà di fornire in tempo reale informazioni precise sull’andamento dell’epidemia. Il settore della diagnostica sarà il primo a produrre risultati importanti riducendo le incertezze e velocizzando la risposta all’epidemia. [Rif. 1]

  1. Qual’è il grado di infettività ?

In epidemiologia il tasso netto di riproduzione di un’infezione, spesso riportato in inglese come basic reproduction number, indicato con R0, indica il numero di nuovi casi generati in media da un singolo caso durante il proprio periodo infettivo in una popolazione che altrimenti non sarebbe infetta, ovvero esprime il numero atteso di nuove infezioni generate da un singolo individuo infetto nel corso del suo intero periodo di infettività, in una popolazione interamente suscettibile. Se R0 < 1 l’infezione sul lungo termine si estinguerà, mentre se R0 > 1 l’infezione potrà diffondersi nella popolazione.

Attualmente, l’R0 per COVID-19, il virus che causa la malattia, è stimato a circa 2,2, il che significa che una singola persona infetta ne infetterà in media circa altri 2,2. In confronto, l’influenza ha un R0 di 1,3. Soprattutto, mentre non esiste un vaccino per prevenire la COVID-19, il vaccino contro l’influenza stagionale previene relativamente bene l’influenza, anche quando la sua formulazione non si adatta perfettamente ai ceppi virali circolanti.

  1. Quali sono le maggiori complicazioni e la loro frequenza ?

Alcune persone si infettano ma non sviluppano alcun sintomo. Generalmente i sintomi sono lievi e si sviluppano lentamente. La maggior parte delle persone (circa l’80%) guarisce dalla malattia senza bisogno di cure speciali. Circa il 15% dei casi evolve in polmonite e in un 5% di soggetti causa una sindrome da insufficienza respiratoria acuta. Le persone anziane e quelle con patologie sottostanti, quali ipertensione, problemi cardiaci o diabete e i pazienti immunodepressi (per patologia congenita o acquisita o in trattamento con farmaci immunosoppressori, trapiantati) hanno maggiori probabilità di sviluppare forme gravi di malattia.

  1. Qual’è il tasso di mortalità ?

Qui c’è molta confusione in quanto il tasso di mortalità sembrerebbe molto differente tra nazione e nazione ma è un’illusione statistica o un vero e proprio errore nel riporto del dato stesso che suscita ulteriore allarme non necessario. I media riportano una mortalità attorno a 3% e sino al 4% nel caso dell’Italia ma è l’effetto di un calcolo sbagliato che considera solamente i casi più gravi e trascura quelli più lievi che non vengono registrati. Quattro diversi gruppi di ricerca tra cui Imperial College London MRC Centre for Global Infectious Disease Analysis e Institute of Social and Preventive Medicine, University of Bern stimano il tasso reale di mortalità tra 0,5% e 1,6% cioè tra 5 e 16 volte l’influenza stagionale. [Rif. 6]. Sussiste una forte differenziazione tra fascie di età. Secondo un articolo pubblicato a metà febbraio sulla rivista Chinese Journal of Epidemiology e basato su primi 70mila contagiati, il tasso di letalità risulta estremamente basso nelle fasce di età più giovani (0,2% fino a 39 anni) e cresce sensibilmente nei soggetti più anziani (8,0% nella fascia tra 70 e 79 anni e 14,8% negli ultraottantenni).

Non ci si illuda che questa appartenentemente modesta percentuale non giustifichi le azioni prese dal governo cinese,  ora (in parte) da quello italiano e che verranno tardivamente intraprese da tutti gli altri. Non esiste un vaccino e non esiste risposta immuniaria di gruppo, dunque se il virus viene lasciato correre si stima possa infettare nell’arco dei prossimi 18 mesi tra il 40% e il 70% della popolazione mondiale. Questa è l’opinione di Marc Lipsitch, Professor of Epidemiology, Harvard University [Rif. 4]. Inoltre questa percentuale si riferisce al caso di un sistema sanitario efficiente in grado di servire puntualmente tutti i casi gravi che richiedono cura intensiva e ventilazione assistita. Se il sistema sanitario collassa sotto il peso delle urgenze si verificherà un aumento dei decessi diretti più tutti quelli indiretti ovvero le altre patologie gravi che non potranno essere servite.

Il virus COVID-19 mostra tutte e tre le caratteristiche di una grave pandemia:

  1. Trasmissione molto facile da parte di persone con sintomi così lievi da passare inosservati agli altri e a se stesse. Definirlo passaggio asintomatico è probabilmente errato; secondo molto specialisti la persona infetta almeno un sintomo lo mostra ma se è troppo lieve passa appunto inosservato.
  2. Alta contagioso, in linea con quello dell’influenza spagnola e due volte l’influenza stagionale.
  3. Tasso di mortalità comparabile con l’epidemia di spagnola.

Il virus SARS non rispetta la (1), la MERS non rispetta (1, 2), l’influenza stagionale non rispetta la (3). Inoltre e soprattutto l’influenza stagionale è un virus noto il cui vaccino viene aggiornato costantemente e verso il quale comunque parte della popolazione possiede una difesa immunitaria.

Gli scienziati della American Hospital Association in un recente seminario web hanno mostrato la seguente tabella ipotizzando una diffusione del 30-40% e una mortalità dello 0,5%. Si noti che l’ipotesi è conservativa soprattutto nella percentuale di casi che richiedono ICU (Intensive Care Unit), l’esperienza cinese e soprattutto italiana sembra indicare una percentuale sensibilmente superiore. Come riferimento l’influenza stagionale risulta 15 volte meno intensa soprattutto relativamente i casi che richiedono ICU e il cui non servizio alzerebbe il tasso di mortalità.

  1. Qual’è il periodo di incubazione del virus ?

Il periodo di incubazione rappresenta il periodo di tempo che intercorre fra il contagio e lo sviluppo dei sintomi clinici. Si stima attualmente che vari fra 2 e 11 giorni, fino ad un massimo di 14 giorni. I dati sono ancora affetti da incertezza in quanto la patologia è recente da cui l’ampia varianza.

  1. I bambini possono contrarre il virus ?

Una versione preliminare di uno studio basato su uno studio sull’incidenza e la trasmissione del coronavirus a Shenzen ha scoperto che i bambini contraggono il coronavirus, sebbene in genere ottengano casi lievi, e possano trasmetterlo. La dimensione del campione è grande, 391 casi e il tracciamento dei contatti sembra essere buono. Questo è la sezione chiave:

“Le percentuali di infezione sono simili nelle diverse categorie di età … sebbene vi sia qualche indicazione di tassi di attacco elevati nei gruppi di età più avanzata … In particolare, il tasso di infezione dei bambini sotto i 10 anni è simile alla media della popolazione. Non vi è alcuna associazione significativa tra probabilità di infezione ed età. [Rif. 12]

  1. Terapie e durata della malattia

Non esiste un trattamento specifico per la malattia causata da un nuovo coronavirus. I produttori farmaceutici sono all’opera per trovare trattamenti e vaccini per il nuovo coronavirus, ma non c’è alcuna garanzia. La storia non è incoraggiante. Negli ultimi due decenni, altri due coronavirus mortali sono passati dagli animali all’uomo, un focolaio di Ebola ha ucciso più della metà di quelli infetti e un’ondata di infezioni da Zika ha danneggiato i bambini prima ancora che nascessero. Le aziende farmaceutiche hanno speso miliardi per cercare di proteggere i più vulnerabili da quei patogeni, ma hanno avuto poco successo. Un vaccino per Ebola è in fase sperimentale ma questo è tutto. Virus appartenenti ad altri gruppi come HIV non hanno un vaccino malgrado 30 anni di studi. Purtroppo questo virus è sì un coronavirus ma con un elemento che lo distingue nella modalità con il quale attacca la membrana della cella ospite, simile a HIV, dunque è molto più resistente [Rif. 14]. In ogni caso nella migliore delle ipotesi non avremo un vaccino disponibile prima dell’autunno/inverno 2021. [Rif. 15].
Tuttavia terapie mirate verranno sviluppate e potranno curare o fortemente mitigare l’effetto del virus così come è accaduto nel caso dell’AIDS provocata dal virus HIV. Terapie a base di antivirali e farmaci specifici per HIV, uniti a immunoglobuline raccolte dai pazienti guariti sono state sperimentate in Cina con esito incoraggiante.
Rispetto l’influenza, il virus noto come COVID-19 (o Sars-CoV-2) è causa nella maggior parte dei pazienti di una febbre meno pesante, appena superiore ai 37,5°C, e di sintomi quali tosse e difficoltà respiratorie. Inoltre, mentre l’influenza tende a risolversi nel giro di 5-6 giorni, la COVID-19 dura anche fino a 15 giorni e, nei casi più gravi, la guarigione arriva a richiedere fino a 6 settimane. È un virus più impegnativo e che provoca una malattia di più lunga durata. [Rif. 16]

  1. Quanto tempo sopravvive il nuovo Coronavirus sulle superfici ?

Il sito del ministero della salute italiano [Rif. 3] riferisce che il virus può sopravvivere sulle superfici alcune ore. Questo dato non è dimostrato e potrebbe dimostrarsi molto sottostimato. In realtà, non si sa molto sul virus COVID-19, quindi i ricercatori si stanno rivolgendo a coronavirus simili, come SARS e MERS, per le risposte. Esaminando la letteratura su tutti i virus umani e veterinari disponibili all’interno di questa famiglia, includendo 22 studi, i ricercatori hanno scoperto che i patogeni umani possono persistere sulle superfici e rimanere infettivi a temperatura ambiente per un massimo di nove giorni. (In prospettiva, il virus del morbillo può vivere su superfici contaminate fino a due ore.)

  1. Il virus scomparirà con il caldo ?

“Non ci sono segnali che il virus del Covid-19 sparisca con il caldo”. Lo dichiara un esperto dell’Oms Mike Ryan, durante il briefing quotidiano a Ginevra sull’emergenza coronavirus. Una brutta notizia per chi sperava che almeno l’arrivo dell’estate avrebbe rappresentato un aiuto significativo nella lotta al contagio. Inoltre l’Organizzazione mondiale della sanità ha spiegato perché ci sono alcuni casi in cui i pazienti sembrano infettarsi due volte. “Le evidenze che abbiamo non danno indicazione che si tratti di una re-infezione, bensì di una persistenza del virus”, spiega Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico dell’unità malattie emergenti dell’Oms.

  1. Quanto durerà ?

Da quanto scritto in precedenza appare chiaro che il virus è molto resistente e persistente. Appare plausibile che si presenterà in più ondate. Sarà molto importante verificare cosa accadrà in Cina non appena inizieranno a ridurre il regime di isolamento totale nella città di Wuhan e le restrizioni comunque molto forti nel resto del paese.

Il virus scomparirà solo in uno di questi due modi 1) lo sviluppo di un vaccino stabile ed efficace 2) l’esposizione al virus del 70-80% della popolazione mondiale e il conseguente sviluppo di immunizzazione di massa.

  1. Nel frattempo cosa fare ?

L’unico metodo che si è dimostrato efficace è quello adottato dalle autorità cinesi e di Singapore. Esse differiscono per un particolare non secondario. I cinesi hanno attuato un confinamento forzato con metodi militari tracciando la posizione di ogni individuo attraverso app installate sui dispositivi di telefonia mobile. Il governo di Singapore ha attuato disposizioni rapide, chiare e incisive potendo contare sulla risposta di una popolazione disciplinatissima, ma a Singapore la polizia c’è ed è dappertutto, solo che non si vede. Entrambi i paesi hanno una catena di comando cortissima che non ammette alcun distinguo. Non sono regimi sotto i quali mi piacerebbe vivere in condizioni normali, ma ora non lo siamo.

Secondo molti epidemiologi gran parte di noi prenderà il virus nel corso dei prossimi due anni, ma è imperativo che la diffusione del virus sia rallentata per due ragioni 1) se i casi vengono distribuiti nel tempo la struttura sanitaria non collassa sotto il peso delle urgenze e rimane disponibilità per curare le altre patologie 2) si avrà tempo per sviluppare test rapidi, accurati, disponibili in farmacia e terapie mirate, protocolli di cura che riducano al minimo la necessità di lunghe degenze.

Le disposizioni raccomandate dal governo e raccolte qui [Rif. 3] vanno seguite scrupolosamente. In una democrazia per quanto incompleta, il successo o la catastrofe dipenderà dal comportamento dei cittadini che devono comprendere che da una loro disattenzione o da un comportamento egoistico o opportunistico possono uscire dei morti. Sarà credo un punto di volta che certificherà o il fallimento dei sistemi democratici o una loro rinascita per regolare una volta per tutte le ovvie responsabilità che hanno condotto a sacrificare la spesa per la salute e a ridurre tutte le barriere di protezione per vantaggi di breve periodo che hanno premiato una ristretta classe di oligarchi e di lacchè.

  1. C’è stata sottovalutazione ?

Assolutamente sì e c’è tuttora. La più autorevole rivista medica The Lancet [Rif. 18] afferma quanto segue:

“Sebbene l’OMS debba ancora definire lo scoppio dell’infezione da SARS-CoV-2 una pandemia, ha confermato che il virus si diffonderà probabilmente nella maggior parte, se non in tutti, i paesi. Indipendentemente dalla terminologia, quest’ultima epidemia di coronavirus sta ora registrando un aumento maggiore nei casi al di fuori della Cina. Al 3 marzo, sono stati segnalati più di 90.000 casi confermati di COVID-19 in 73 paesi. Lo scoppio nel nord Italia, che ha visto 11 paesi ufficialmente chiusi e i residenti minacciati di essere incarcerati se cercavano di andarsene, ha determinato uno shock tra i leader politici europei. Il loro shock si è trasformato in orrore quando hanno visto  l’Italia diventare l’epicentro per un’ulteriore diffusione in tutto il continente. Mentre la finestra per il contenimento globale si chiude, i ministri della salute si stanno arrampicando per attuare misure appropriate per ritardare la diffusione del virus. Ma le loro azioni sono state lente e insufficienti. Ora esiste un vero pericolo che i paesi abbiano fatto troppo poco, troppo tardi per contenere l’epidemia.

In netto contrasto, il rapporto della missione congiunta OMS-Cina chiama le forti misure di salute pubblica della Cina verso questo nuovo coronavirus, probabilmente lo sforzo di contenimento della malattia più ambizioso, agile e aggressivo della storia. La Cina sembra aver evitato un numero considerevole di casi e morti, sebbene ci siano stati gravi effetti sull’economia della nazione. Nel suo rapporto sulla missione congiunta, l’OMS raccomanda ai paesi di attivare il più alto livello di protocolli nazionali di gestione della risposta per garantire gli approcci di tutto il governo e della società necessari per contenere la diffusione virale. Il successo della Cina si basa in gran parte su un forte sistema amministrativo che può mobilitare in tempi di minaccia, combinato con il pronto accordo del popolo cinese di obbedire a rigorose procedure di sanità pubblica. Sebbene ad altre nazioni manchi l’economia politica di comando e controllo della Cina, ci sono importanti lezioni che i presidenti e i primi ministri possono imparare dall’esperienza cinese. I segni sono che quelle lezioni non sono state apprese.”

Tra i paesi bocciati, cioè tutti tranne Cina e Singapore, ce ne sono tre il cui comportamento è stato  particolarmente deprecabile visto i grandi mezzi che avrebbero altrimenti a disposizione: Stati Uniti, Francia e Germania dove i vertici hanno con tutta evidenza ignorato l’allarme dei loro stessi esperti per proteggere la calma artificiale del sistema finanziario.

DISPOSIZIONI DI IGIENE PERSONALE

Non ripeterò quanto potete trovare su una miriade di siti, in particolare [Rif. 3]. Per chi comprende l’inglese invito invece a dirigersi qui [Rif. 10] dove potrete misurare la differente efficacia della strategia di comunicazione di un governo efficiente e competente. Il sito è operativo da inizio febbraio, un mese prima degli altri paesi.

DISPOSIZIONI PER LA VITA DI TUTTI I GIORNI

Anche in questo caso trovate informazioni di immediata utilità nei siti citati nella sezione precedente. Aggiungo solo qualche raccomandazione, comunque già riportate altrove o semplici precisazioni.

  1. Conviene indossare guanti in lattice ?

Si può fare ma non è pratico, inoltre se i guanti sono sporchi e uno si tocca il volto, si trasferisce il virus comunque. Diverso il caso di chi lavora nei supermercati o in altri shopping center i quali sono inviatati a utilizzare guanti in lattice e a cambiarli di frequente.

  1. Non sarebbe meglio indossare maschere chirurgiche ?

Il dottor David Carrington, un virologo clinico presso la St George’s, Università di Londra, ha detto alla BBC che le maschere chirurgiche per il pubblico non sono infallibili perché sono troppo larghe, non hanno filtro dell’aria e lasciano gli occhi scoperti. Inoltre, è possibile toccare la maschera con le mani sporche, ad esempio quando si rimuove o si indossa una maschera quando si mangia o si beve. Più a lungo ne indossi uno, meno efficace diventa, soprattutto se diventa umido dal respiro. Indossare maschere può dare un falso senso di sicurezza e le persone possono perdere tempo con l’igiene personale, come lavarsi spesso le mani. Invece, si consiglia alle persone di lavarsi le mani accuratamente e regolarmente durante il giorno ed evitare di toccare gli occhi, il naso e la bocca con le mani non lavate.

  1. Ci sono casi in cui è comunque preferibile usarla comunque ?

Indossa una maschera se non ti senti bene e devi uscire per vedere un medico o se ti stai prendendo cura di qualcuno sospettato di avere il coronavirus. In tal caso è necessario utilizzare maschere certificare FFP2 o FFP3, attualmente introvabili. Puoi indossare una maschera se hai intenzione di salire in metropolitana o su un taxi, ha detto il professor Wang Linfa, direttore del programma emergente di malattie infettive presso la Duke-National University di Singapore (NUS ) Scuola di Medicina. “Se sei preoccupato di ottenere il virus nella MRT, puoi indossare una maschera, ma se cammini per strada, non è necessario”. Se vuoi indossare una maschera, assicurati di lavarti le mani prima di indossarla e ogni volta che la tocchi, poiché potresti trasferire i germi dalle tue mani sporche alla maschera. Assicurati anche di indossare correttamente la maschera. Dovrebbe adattarsi perfettamente al tuo viso senza spazi vuoti per consentire ai virus di passare. Cambia la maschera quando diventa sporca o umida, in quanto ciò riduce la sua efficacia. Dovrai essere pronto a indossare le maschere per almeno alcune settimane, poiché è probabile che il problema del coronavirus non scompaia presto.

  1. Quali altre precauzioni ?

Puoi evitare di condividere oggetti personali con altri. Ad esempio, non condividere utensili e bicchieri durante i pasti. Maniglie delle porte e pulsanti di sollevamento sono punti delicati, molte persone potrebbero averli toccati in un breve periodo di tempo. Quindi è possibile essere infettati toccando una maniglia sporca o un pulsante di sollevamento. Ecco perché gli esperti sanitari continuano a sottolineare l’importanza dell’igiene delle mani. Puoi lavarti le mani o usare un disinfettante dopo aver toccato questi punti e prima di mangiare, ad esempio. Alcune persone usano un fazzoletto per premere i pulsanti di sollevamento, mentre altri usano una penna con un cappuccio.

  1. Prenderò il virus se vado vicino a una persona infetta che non ha alcun sintomo ?

La dott.ssa Carmen Dolea, capo del Segretariato dei regolamenti sanitari internazionali dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), ha affermato che non esiste un paziente veramente asintomatico. Anche se il paziente non mostra sintomi come tosse o starnuti, può comunque avere sintomi clinici come la febbre. “Per qualcuno per trasmettere il virus, devono avere alcuni tipi di sintomi”, ha detto in un recente video.

Tuttavia tali sintomi posso passare inosservati e nel momento attuale in cui è imperativo il massimo sforzo per il contenimento le disposizioni del governo in merito al mantenimento di una distanza minima sono appropriati.

  1. Posso andare a fare la spesa in sicurezza ?

Sebbene sia buona prassi evitare aree affollate ove possibile, le attività di acquisto possono continuare se gli standard igienici adeguati sono seguiti da vicino. I centri commerciali dovrebbero intensificare le misure per disinfettare regolarmente le aree comuni e mettere a disposizione degli acquirenti disinfettanti per le mani.

N.B – Ho utilizzato il condizionale in quanto non so se avviene già oppure no. E’ una disposizione operativa a Singapore da inizio Febbraio, pena la chiusura immediata dell’esercizio commerciale.

  1. Prendere l’aereo è sicuro ?

L’aria all’interno dei moderni aeroplani è pulita come nelle sale operatorie degli ospedali, poiché l’aria viene cambiata molte volte attraverso filtri dell’aria in particelle ad alta efficienza che rimuovono il 99,97% dei microbi presenti nell’aria, inclusi virus e batteri, secondo l’International Air Transport Association. Tuttavia, i passeggeri sono a rischio quando c’è una persona malata a bordo, specialmente quando la persona è seduta vicino a loro. La trasmissione è anche possibile attraverso oggetti come le maniglie delle porte del WC che la persona malata ha toccato. La cosa migliore da fare in una cabina dell’aereo è praticare l’igiene delle mani e l’etichetta per la tosse adeguate, e mantenere una distanza dalle persone che tossiscono o hanno altri sintomi respiratori.

  1. Devo chiudere le finestre per prevenire la diffusione del virus ?

No. Gli esperti in malattie infettive suggeriscono di tenere aperte finestre e porte per ventilare le stanze. Ciò ridurrà la diffusione delle malattie. Il professore associato Hsu Li Yang, leader del programma per le malattie infettive della NUS Saw Swee Hock School of Public Health, ha dichiarato: “Gli spazi chiusi, dove sono meno umidi e più freddi, potrebbero aiutare a diffondere le malattie respiratorie”. Il professor Tan ha affermato che la maggior parte degli studi indica che i virus “non persistono bene in ambienti caldi e umidi (oltre 30 gradi C e con livelli di umidità di oltre l’80%)”.

  1. Conviene assumere antibiotici per prevenire il virus ?

No, gli antibiotici sono utili contro le infezioni batteriche non quelle virali.

  1. Esiste il rischio di infettarsi prelevando cibo come a un pranzo a buffet ?

Al momento non ci sono prove che il coronavirus sia associato al consumo di cibo. Il cibo in un buffet tenuto caldo, sopra i 60 ° C, è sicuro da mangiare poiché il calore renderebbe il virus non infettivo, ha affermato il professor William Chen, direttore del programma di scienza e tecnologia alimentare della Nanyang Technological University. Non è il cibo, ma l’ambiente di gruppo di un buffet che può comportare un rischio maggiore di trasmissione, poiché la malattia si diffonde attraverso il contatto ravvicinato con persone infette, nonché il contatto con il virus su una superficie e quindi toccando il viso.

CONCLUSIONI

Questo documento non è certo il più completo che si possa produrre ma spero possa risultare utile, non tutto quanto scritto lo potete trovare in un singolo scritto, mentre ho omesso le raccomandazioni e disposizioni di legge che vi verranno comunque ripetute per mesi.

Per essere aggiornati sull’evoluzione della pandemia potete sottoscrivere la news letter della Johns Hopkins University:

http://www.centerforhealthsecurity.org/newsroom/newsletters/e-newsletter-sign-up.html

Tra i riferimenti ci sono i link ad alcuni canali twitter di specialisti, possono essere utili a chi ha le competenze e il tempo di seguirli.

Entro una/due settimane l’OMS dichiarerà che siamo in presenza di una pandemia. Sono eventi rari, ma certi essendo incerta solo la data e l’entità. Non sarà facile, le conseguenze saranno a medio e lungo termine e come sempre colpirà i più deboli. Spero che almeno si potrà davvero imparare che prevenire o tentare di farlo al meglio ha un costo irrisorio rispetto le conseguenze di ignorare la storia e la natura. Dobbiamo comprendere che non siamo soli in questo pianeta, siamo convinti di essere al vertice della catena alimentare e di essere intoccabili come degli dei, ma per trilioni di micro organismi questa è un’epoca unica e mai così favorevole: otto miliardi di serbatoi per la riproduzione a brevissima distanza l’uno dall’altro.

(Articolo preparato e redatto da un amico del blog che ci ha regalato questo prezioso prontuario e che preferisce rimanere anonimo)

Guest post by JOHN LUDD

RIFERIMENTI

[1] CoViD-19: i metodi e le tecnologie per scoprire il nuovo coronavirus
https://www.focus.it/scienza/salute/nuovo-coronavirus-tecnologie-per-la-diagnosi
[2] Coronavirus, ceppo italiano ha origine in Cina/ E circolava prima del caso-1 Codogno
https://www.ilsussidiario.net/news/coronavirus-ceppo-italiano-ha-origine-in-cina-e-circolava-prima-del-caso-1-codogno/1993116/
[3] FAQ – Covid-19, domande e risposte
http://www.salute.gov.it/portale/malattieInfettive/dettaglioFaqMalattieInfettive.jsp?lingua=italiano&id=228
[4] You’re Likely to Get the Coronavirus
https://www.theatlantic.com/health/archive/2020/02/covid-vaccine/607000/
[5] Tasso netto di riproduzione
https://it.wikipedia.org/wiki/Tasso_netto_di_riproduzione
[6] Tabella riportata su questo canale
https://twitter.com/zorinaq/status/1233870364670742528/photo/1
[7] Tabella riportata sul canale di Eric Feigl-Ding, Public health scientist / Epidemiologist
https://twitter.com/DrEricDing/status/1236196862157377537/photo/1
[8] 12 Coronavirus myths busted by science
https://www.livescience.com/coronavirus-myths.html
[9] Coronavirus microsite, News & Top Stories – The Straits Times
https://www.straitstimes.com/coronavirus?hpbanner=
[10] Ministry of Health, Singapore, Content you can use
https://www.moh.gov.sg/covid-19/resources
[11] List of epidemics
https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_epidemics
[12] Epidemiology and Transmission of COVID-19 in Shenzhen China: Analysis of 391 cases and 1,286 of their close contacts
https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2020.03.03.20028423v1
[13] New Study Indicates How Long Coronaviruses Can Survive on a Surface
https://www.sciencealert.com/study-shows-just-how-long-coronaviruses-can-stick-around-on-a-surface
[14] Coronavirus far more likely than Sars to bond to human cells due to HIV-like mutation, scientists say
https://www.scmp.com/news/china/society/article/3052495/coronavirus-far-more-likely-sars-bond-human-cells-scientists-say
[15] Here’s Why It’s Taking So Long to Develop a Vaccine For The New Coronavirus
https://www.sciencealert.com/who-says-a-coronavirus-vaccine-is-18-months-away
[16] Coronavirus: un’emergenza che tocca anche il mondo delle malattie rare
https://www.osservatoriomalattierare.it/news/attualita/15710-coronavirus-un-emergenza-che-tocca-anche-il-mondo-delle-malattie-rare
[17] Coronavirus, sviluppato ‘plasma di convalescenza’
https://www.adnkronos.com/salute/sanita/2020/02/14/coronavirus-sviluppato-plasma-convalescenza_zbyEamlTb7avzTTq7DzJfP.html
[18] COVID-19: too little, too late?
https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(20)30522-5/fulltext?fbclid=IwAR0TqJldpWsVa_UU-2kcGkW6jBupyzq9ehyZVnCWHe7mBXblDpf9tfddAnc
[20] Keep your hands clean and carry on: 25 questions about the coronavirus answered
https://www.straitstimes.com/singapore/health/keep-your-hands-clean-and-carry-on
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3 commenti Commenta
pdf79
Scritto il 8 Marzo 2020 at 20:56

Grazie, chiaro ed esaustivo, sarà mia cura far circolare il più possibile.

Scritto il 8 Marzo 2020 at 23:20

Un grande grazie all’amico John che ha speso tempo ed energie per questo post che avrà anche un ulteriore approfondimento.
Permetto due integrazioni, diverse anche nel tono.
La prima, in italiano
https://www.confinelive.it/delucidazioni-sul-coronavirus-il-virologo-giulio-tarro-staccare-la-spina-ad-una-informazione-ansiogena/
La seconda , in inglese
http://socioecohistory.x10host.com/2020/03/07/the-gathering-storm-could-covid-19-overwhelm-us-in-the-months-ahead/

john_ludd
Scritto il 9 Marzo 2020 at 01:19

Alcune correzioni importanti. Nel punto 11 per un refuso ho scritto che Ebola e Zika sono coronavirus. Non lo sono, appartengono ad altri gruppi ma il senso rimane. Affidarsi solo a un vaccino è follia, arriverà comunque tardi, quando una parte ampia della popolazione sarà già venuta a contatto con il virus.

Tra i paesi capaci di produrre una risposta efficace va iscritta la Corea del Sud colpita da un focolaio numeroso a causa principalmente di un predicatore che pretende di essere il nuovo Gesù e che aveva portato parte dei propri adepti a Wuhan per proselitismo. La Corea è oggi un laboratorio estremamente importante in quanto è al primo posto per numero di esami per numero di abitanti nonché tra i primi paesi al mondo per posti letto per abitante e unità di cura intensiva (ICU). Il tasso di mortalità in Corea appare molto più basso che altrove (attorno allo 0,6%) . Nella fase iniziale di una pandemia tutte le statistiche sono affette da un elevato grado di incertezza, tuttavia la reazione delle autorità unite all’ottimo stato del locale sistema sanitario sono da manuale, seconde solo a Singapore, paese tuttavia dalle caratteristiche non replicabili (ma va notato che la Svizzera di oriente, esposta al flusso continuo di cinesi, presenta un numero di casi inferiore alla Svizzera d’Europa). Molto lenta la reazione del Giappone, sorprendentemente negativa, tuttavia il paese è primo al mondo per posti letto per numero di abitante e difficilmente subirà i danni degli Stati Uniti, un paese ancora più lento nella reazione e con una sanità molto peggiore.

Sconcerto e amarezza per la confusione delle autorità italiane ma anche per il pessimo comportamento di una parte della popolazione che sembra non capire cosa stia avvenendo e assume comportamenti molto pericolosi per gli altri. Probabilmente scarsa preparazione e autorevolezza dei governanti e basso grado di senso civile di una parte della popolazione sono correlati. Straordinaria la prova di chi è in prima linea, testa bassa, massimo rischio, poche e limitate lamentele, un esempio per tutti. Oggi i responsabili diretti della mala politica sulla sanità pubblica che prosegue da almeno 25 anni, con l’ovvia evidente accelerazione dopo il 2008, sono tutti a sperticarsi di belle parole. Non dimeniamoci di questi mentecatti quando sarà il momento.

Sarà interessante nei prossimi mesi, un confronto a mente fredda tra il modello occidentale, presumibilmente libero e il modello asiatico,autoritario. Cosa serve essere liberi di urlare che il proprio presidente è un cialtrone se poi si rischia di morire perché la sanità è stata brutalmente tagliata ?

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