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Comunismo edilizio alla frutta?

Scritto il alle 15:52 da mattacchiuz

Finita l’epoca della tax credit da 8000 dollari, il mercato immobiliare a stelle e strisce tira i remi in barca.

Abbastanza inquietante il dato appena uscito sull’avvio di nuove costruzioni : un -10%, dato aggiustato e annualizzato!

Tuttavia, come mia consuetudine, propongo i dati mensili e non aggiustati. In particolare, da aprile 2010, quando è stata avviata la costruzione di 60100 nuove unità abitative ( dato anche questo rivisto a ribasso rispetto alla prima lettura… ), si è passati a 56300 nuovi cantieri a maggio 2010. Voglio ricordare che gli effetti degli incentivi per l’acquisto di casa potranno farsi sentire fino a giugno, quando scadrà anche il termine ultimo per l’acquisto di un immobile il cui contratto sia però stato stipulato entro il mese scorso.

 

Mi permetto solo di far notare come normalmente il mese di maggio sia tra i mesi più favorevoli per l’avvio di nuove costruzioni. Nel 2010 tale statistica è stata smentita, in relazione al fatto che gli americani hanno approfittato degli incentivi per acquistare nei mesi precedenti. Nel 2005, a maggio, sono state iniziate 198000 abitazioni. Siamo a -71%. Nel frattempo non c’è stata una guerra mondiale che ha decimato la popolazione statunitense, e l’unica epidemia che ha minacciato l’umanità si è conclusa con ingenti spese, inutili e cupolistiche.

Permessi di costruzione rilasciati nel  maggio 2010: -5.9% aggiustato e annualizzato! Ma come sempre, un grafico è meglio di molte parole.

È invece risultato “buono” il dato in merito alle nuove richieste di mutui per l’acquisto di casa. È in realtà un modesto +7% dopo una serie del tipo -20%, -30%, -40%. Poiché sono in ingegnere e non sono un fioraio, o un agricoltore ( anche se francamente mi piacerebbe imparare che può tornare utile…) non parlo di green shots!

Per tutti gli atri schifosissimi dati usciti in giornata, chiedete a BERGASIM, che di sicuro già ha provveduto a riportarli in tutto il loro triste fascino.

By Mattacchiuz

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Settore immobiliare e intermarket

 

Se le case hanno una reale correlazione con l’azionario, allora qualcosa non torna.
Ci sono due alternative. O il mondo è completamente cambiato e, se preferite, ammattito, oppure qui ci sono delle correlazioni che devono per forza di cose tornare a funzionare.
L’analisi intermarket, in questi mesi, sta segnlando in modo evidente che qualcosa di strano sta accadendo, è un po’ come se ci fossero due mondi separati. Però, fino a prova contraria, di mondo ce n’è uno solo. Ed è quello marcio, corrotto, falso, indebitato che stiamo vivendo.
Come diceva sopra Mattacchiuz, membro del S.I.D. che cerca di portarvi la finanza indipendente e reale nelle vostre case, il dato è inquietante. Ma io aggiungo una cosa. Ancor di più inquietante se confrontiamo l’indice delle nuove costruzioni abitative primate con l’indice di borsa.
Il settore immobiliare dovrebbe anticipare… E invece… Ora è addirittura in ritardo! Oppure… la borsa bara e qualcosa non quadra.
Lascio all’intelligenza dei lettori le dovute conclusioni e chiedo scusa a Mattacchiuz se mi sono permesso di integrare il post son questa analisi che completa l’opera…

NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

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