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CINA: scoppio di bolle speculative a confronto
La correzione dell Shanghai Index e dei listini azionari cinesi va già oltre quanto visto nell’epoca della bolla speculativa delle dot.com (2000). Intanto un ribasso così violento a Wall Street non è così usuale e solitamente si assiste a delle interessanti reazioni di tipo tecnico.
Lasciamo ai giornali ed ai media la spiegazione sul perché e sul per come ieri abbiamo vissuto una giornata di passione. Per chi segue il blog, troverà sicuramente nelle frasi scritte da noti giornalisti ed analisti finanziari, concetti ben noti.
In molti poi si azzarderanno o se preferite si divertiranno a fare previsioni su quando e come il terremoto sui mercati finanziari scemerà e potremo rivedere il sereno. In realtà è molto difficile poter fare delle previsioni soprattutto in questo contesto di mercato. La politica monetaria in questi anni ha condizionato non poco i mercati e molti equilibri sono stati lesi dalla spavalda mossa della PboC. Una crisi che quindi, come è noto, ha basi molto profonde ma che ha trovato il detonatore nella crisi cinese.
Intanto un po’ di sana statistica può aiutare a capire certi eccessi di mercato. Ci ricorda GavekalCapital che correzioni così violente, sul mercato USA, sono state molto rare, Solamente 9 volte, dal 1985, è successo che l’indice SP500 abbia inanellato delle sedute consecutive di borsa così negative.
Since 1985 the S&P 500 has finished down by 3% or more on consecutive trading days on only nine occasions including today. Short-term performance following the consecutive 3% down days was fairly mixed with the 2008 instances dragging down the average, but the index was up by double digits one year late on all but one occasion in which it was up only 6%. This time could look more like 2008 with plenty volatility following this capitulation indicator, but the longer-term return average of 24% with 100% positive performance hit rate seems fairly good. (Source)
In questo grafico è segnato quando questo è successo.
Diventa anche interessante vedere cosa è successo dopo queste fasi correttive.
Quindi possibile realmente ritrovarci con un rimbalzo all’orizzonte? Gli eccessi da panico sono possibili e non si esclude nulla, anche se questa fase di mercato deve essere considerata come una delle fasi di “bear market” che entreranno nella storia.
Come potete vedere, la Cina ha avuto una correzione maggiore di quella vista col Nasdaq del 2000 e si sta avvicinando a quella del 2008 con i subprime. Ma la cosa che preoccupa è che stiamo parlando di un possibile rimbalzo. La fase correttiva non può certo dirsi già conclusa.
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