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Bond Argentina: Ultimo Tango

Scritto il 2 Giugno 2010 alle 10:37 da Danilo DT

Questa settimana è assolutamente decisiva per moltissimi risparmiatori possessori dei famosi bond Argentina andati in default nell’ormai lontano 2001.
Infatti il giorno 7 giugno scade l’ultimatum per eventualmente aderire ad un piano che prevede due proposte che riprendono in modo paritetico quanto
già collocato nel 2005:

Titolo PAR oppure titolo DISCOUNT con taglio del 66.3% del valore nominale dei bonds.

La cosa che ha messo nello sconforto molti risparmiatori è stata fondamentalmente una, ovvero il cambiamento di atteggiamento della Task Force Argentina, la TFA che fino a qualche mese fa era bellicosa e assolutamente determinata a portare fino a conclusione la causa con tutte le forze.
Oggi invece Nicola Stock molla il tiro, malgrado che ben 180.000 risparmiatori abbiano seguito il suo consiglio di non aderire alla prima proposta di rinegoziazione, e questi 180.000 soggetti detengono un controvalore complessivo di circa 5 miliardi di bonds.
Mica briciole!
La motivazione di Stock è abbastanza deprimente:

“ i suggerimenti dati sono sempre validi, però è l’atteggiamento dei governi che è cambiato. Ci hanno abbandonati”.

Ebbravi ragazzi. Dite che i governi vi hanno abbandonati e allora voi abbandonati i risparmiatori. Mi sembra equo, come sempre…
Continua Stock:

“ inoltre, anche se l’Argentina dovesse perdere la causa, il cui esito è atteso per metà giugno 2010, sarà molto difficile ottenere realmente i soldi. A quel punto o l’Argentina paga in contanti oppure occorrerà confiscarne i beni. E i tempi si allungheranno ulteriormente.”

Come incaprettare il risparmiatore, insomma.

Morale: dare consigli in questo caso è assolutamente improprio. Ognuno deve seguire il suo percorso. Ovviamente però, è giusto fare qualche considerazione. Se si accetta lo swap, si ottengono dei nuovi bond con lunga scadenza, interessi in parte cash ed in parte capitalizzati più un titolo PIL legato alla crescita economica.

Se non si accetta l’offerta, immaginate di andare al casinò e di giocarvi tutto sul rosso o sul nero. Se vi va bene, fare l’affare. In caso contrario saranno guai seri. Ma la cosa curiosa è che anche in caso di vittoria della causa, non è certo il recupero immediato della somma investita.
In bocca al lupo per una buona scelta…

STAY TUNED!

NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

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