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Bene, molto bene, le vendite di case esistenti!
Ed eccoci anche ai dati pubblicati da Realtor, l’associazione delle agenzie immobiliari americane. Nel mese di novembre, gli immobiliaristi comunicano di aver venduto il 5.6% di case in più rispetto ad ottobre, su base destagionalizzata, fermandosi a 4.68 milioni contro una previsione di 4.75. Su base non destagionalizzata si è registrata una contrazione, ma è tutto compreso nei pattern stagionali… .
Sembra che gli americani procedano spediti lungo il magico percorso che vede gli acquirenti acquistare immobili residenziali pagando in contanti, e tutto questo senza che dal Norad giungano notizie di avvistamenti sparsi di elicotteri impegnati nel cospargere le strade delle città americane di nuova liquidità.
In ogni caso, e al di là delle fin troppo facili ironie, tutto torna, visto che il mese scorso Realtor aveva fatto sapere che pure il suo indice dei contratti preliminari era salito, e non di poco.
Ora che con le vendite siamo tornati ai livelli di 10 e rotti anni fa, davanti non si prospetta altro che pascoli per tori. Sperando solo che la cotanta stabilità dimostrata dalla forte ripresa in corso non imponga a Ben di operare scelte difficili, come il rientro dei suoi piano per il QE3, QE4,… , QEn, QEn+1. Temo che in quel caso, il ritorno alla realtà sarebbe piacevole come uno schianto aereo.
Mattacchiuz
e amme chemmefrega, il mercato sale, e va bene così 🙂
no ovviamente scherzo!
è difficile stabilire le ragioni di questo “guadagno” nel settore immobiliare, ma mi risulta davvero strano che sia stato sostenuto in buona parte da acquisti in contanti. o meglio, capisco che chiunque abbia una qualche quantità di risparmio, possa credere che le cose miglioreranno. tuttavia, i dati parlano chiaro, e. al netto dell’inflazione, i prezzi delle case cominciano a salire stabilemente solo tra i 2 e i 4 anni dopo il picco della disoccupazione.
ora è pure difficile stabile quale sia la reale disoccupazione statunitense, tuttavia l’ultimo dato ha mostrato numeri in peggioramento. questo è sufficiente per dire che per ora il minimo ancora non lo abbiamo visto, oppure, pur avendolo superato, le condizioni non sono tali da supporre un rapido ritorno al lavoro per una quindicina di milioni di disoccupati e sotto-occupati. senza contare che molti dei datiprocapie sono ancora in peggioramento… ma questa è un’altra storia…
per quanto riguarda la versilia onestamente non so caosa dire. cosa pensavano? che centinaia di miliaia di impiegati in cassa integrazione avrebbero continuato a comprare casa di vacanza? beh, dei geni…
i prezzi devono scendere, chi deve fallire deve fallire e basta. e chi ha prestato soldi in business sbagliati, deve rimetterceli, e chi ha rubato, ingannato e defraudato, deve finire in manette.
quindi, lasciamo perdere.. tutto andrà per il meglio…
Mat, guardando i numeri che hai postato sembra di intravedere uno spiraglio di ottimismo…. ma se poi pensiamo a come passerà le prossime feste chi ha perduto la casa o il lavoro o quelli che sono vicini al pignoramento o chi ormai vive con i food stamps, c’è da farsi accapponare la pelle…
Ho degli amici che lavorano nel campo dell’edilizia…tutto fermo… non si vende; altri nel commercio al dettaglio… vendite decisamente inferiori a quelle dello scorso anno… qui in Versilia la cantieristica, salvo qualche rara eccezione, è in difficoltà….. il turismo ha chiuso l’anno con sostanziali cali…. si vive nella speranza che Babbo Natale ci porti un miglior 2011…