B.ca Italease: III puntata di un melodramma

Scritto il alle 10:16 da Danilo DT

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Ma che bel regalino che hanno fatto ai loro clienti, un pacchettino veramente splendido… Per la serie: Io faccio la frittata e tu ne paghi le conseguenze.

Protagonista della fiction degna della produzione Mediaset, l’ormai ben nota Banca Italease, la quale, dopo aver piazzato ai clienti derivati che non sapevano di avere, chiede agli stessi clienti un bel rimborso della perdita. Quindi i volponi della banca, giustamente, preferiscono chiedere ai clienti il rimborso piuttosto che cercare di risolvere il problema al loro interno. Ma la cosa comica è che questi derivati non servivano a proteggere il cliente, bensì la banca. Ovviamente, poi, è successo quello che gli “architettatori” non pensavano potesse succedere, ovvero tutto il contrario di quello che lo ro pensavano, e alla fine questi stupendi derivati…hanno protetto un bel niente, anzi, hanno creato devastazioni. Motivo? tenetevi forte:  potevano creare perdite notevoli in caso di rialzi dei tassi. Mi domando io…ma se persino gli alberi sapevano che i tassi erano in aumento…Boh, sono sconcertato. E questi qui vogliono fare la banca. Veramente dei geni della finanza…

Immaginatevi ora la situazione di quei poveri clienti che si sono ricevuti la letterine e ai quali è stato gentilmente chiesto di pagare le conseguenze di un derivato che non sapevano di avere e che mai più pensavano di trovarsi accollato….

E’ comunque evidente la malafede dell’istituto, in quanto la logica mi porta a pensare che tali rientri (un po’ come nel future di borsa) dovrebbero essere fatti progressivamente, e non tutti di botto, come invece è stato fatto. La banca magari sperava in una situazione che tendesse al miglioramento, fino a quando non si è potuto fare a meno di raccontare la verità. Altro episodio di finanza creativa…. E non è la prima volta.

Epilogo della storia: ora sono stati chiesti dei soldi ai clienti. E poi, successivamente, si vedrà la cifra che si è riusciti a raccimolare e si deciderà l’entità dell’aumento di capitale.

Se non è una truffa questa….Mettiamola con tutte le altre. Si ringrazia per la preziosa esperienza, l’AD Massimo Faenza, ormai ex AD ma, senza dubbio, un vero genio.

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