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ASPETTANDO GODOT
Eccoci ad un nuovo appuntamento della BCE (che è in calendario per domani).
In molti si pongono delle domande. Le solite domande. Che farà? E’ la volta buona che taglia? Oppure si rimanda per l’ennesima volta? Tanto per cominciare occorre notare una cosa, fondamentale per la gestione della politica monetarie della BCE: l’inflazione ha sfondato nuovi massimi da quando è nato l’Euro. Stando agli ultimi dati, il primo trimestre di quest’anno vedrà un’ulteriore crescita della stessa. E noi tutti sappiamo quanto la BCE considera importante l’inflazione.
La BCE ha mantenuto toni piuttosto chiari e duri, escludendo un’inversione di rotta nei prossimi
mesi. Quindi secondo me, chi spera in un tagli dei tassi, rimarrà deluso. Ma quando avremo una manovra espansiva da parte delle Banca Centrale Europea? Ovviamente quando i toni inflattivi saranno meno acuti. E questo accadrà quando ci sarà un rallentamento nei corsi delle materie prime, attese in discesa anche a causa del vistoso rallentamento economico globale.
L’Europa ora tiene, però…
Io ritengo quindi lecito pensare che il rallentamento arriverà anche in Europa. Quindi non credo nel decoupling ma in un “effetto ritardato” del rallentamento. Mi aspetto dunque un rallentamento dei consumi anche nel nostro continente, accompagnato da un rallentamento del ciclo economico e della domanda interna. Quindi questo scenario dovrebbe accompagnare l’economia dell’area Euro ad una minor pressione inflativa, il che renderà possibile l’operatività espansiva della BCE. E’ quindi una questione di tempo. E saranno i dati macroeconomici a suggerirci quanto Mr. TRICHET prenderà le cesoie e (simbolicamente) stimolerà l’economia con un taglio di 25 bp.
Nel frattempo i (pochi speranzosi) dovranno aspettare un taglio che, purtroppo, anche stavolta, non arriverà…