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ARGENTINA vs ITALIA: tutto il mondo è paese!
La Crisi Argentina torna prepotentemente a farsi sentire sui mercati. Ed incuriosisce (si fa per dire) l’atteggiamento delle società di rating che nemmeno troppo tempo fa avevano corretto il rating Argentina portandolo a dei livelli sempre da High Yield ma con margini di rischio più ragionevoli.
Nella slide qui sotto avete la possibilità di vedere come i rating sull’Argentina sono evoluti in positivo negli ultimi anni. E forse dovrebbe aiutare i lettori a capire cosa significa per noi, oggi, uscire dall’Euro.
Per carità, il mio punto di vista è sicuramente oggetto di critiche. Ma sappiate che io NON sono d’accordo con questa Europa. Io sono per una REVISIONE TOTALE degli accordi e dei trattati. Sono i forti disequilibri che devono essere regolamentati diversamente, cercando di limitare al massimo le grandi differenze tra i paesi che sono tuttora evidentissime nei bilanci Target2. Quello che voglio far capire che l’uscita dalla moneta comune per tornare alla Lira esporrebbe il nostro Paese a pericolose turbolenze capaci di condurre i conti pubblici e i risparmi privati sull’orlo del baratro. E l’Argentina potrebbe proprio essere un esempio che ci insegna qualcosa.
Cerchiamo di fare le cose semplici. Ipotizziamo la FINE dell’Euro ed un ritorno alle valute locali. Quello che succederebbe in caso di uscita dall’Euro, sarebbe il ritorno ad una Lira subito oggetto di una forte svalutazione, mettiamo di un 30% contro Marco Tedesco. A quel punto diventerebbe automatica una violenta impennata dell’inflazione. In Argentina la svalutazione del 20% ha portato un’inflazione al +25% / +30% da inizio anno. I tassi a breve, a quel punto, decollerebbero. La Banca d’Italia si troverebbe costretta ad alzare il NeoLibor (come diavolo si chiamerebbe?) fino al 40% per difendere la Lira, con costi esorbitanti per il sistema. Quanto segue poi, sarebbe la conseguenza. E di certo l’alto debito pubblico contribuirebbe in modo decisivo a portarci al collasso e poi al default.
Grafico Peso Argentino USD ARS by TradingView
La speculazione (non dimenticatela mai) sarebbe padrona e a poco servirebbero gli interventi del governo e le rassicurazioni del caso. Ci penserebbe quindi la svalutazione (tanto voluta per rendere competitivo l’export) e la conseguente iperinflazione a portarci al collasso, complice l’elevato debito pubblico.
Dite che ci sono un sacco di paesi “piccole” con valuta locale intatta? Vero, ma si tratta di stati con PIL molto limitato, con PIL pro capite decisamente inferiore al nostro, e pur sempre con una moneta debole ma NON con un debito pubblico così pesante.
In queste ultime ore il presidente dell’Argentina Macrì ha chiesto aiuto al FMI:
(…) Quando Macri è stato eletto alla Casa Rosada nel 2015 ha promesso di rilanciare l’economia nazionale. Ma le sue riforme, di chiaro stampo liberista, non sembrano aver colto nel segno. “Ho deciso di intavolare alcune discussioni con l’Fmi perché ci accordi un sostegno finanziario. Si tratta dell’unico cammino da intraprendere per uscire dallo stallo e per cercare di evitare una grave crisi economica che ci riporterebbe indietro”. In lui erano riposte le speranze di molti. Ma la crisi è tremenda, soprattutto a causa del crollo del valore del peso. La moneta argentina ha perso in 10 giorni circa il 5% del suo valore. Il governo di Buenos Aires e la Banca centrale argentina hanno portato i tassi al 40% e l’inflazione galoppa intorno al 25%. (…) [Source]
Ecco fatto, si stanno mettendo le basi per una nuova crisi. Una crisi che potrebbe anche diventare geografica. L’America Latina si trova infatti non solo con l’Argentina ma anche con il Venezuela. E molte altre realtà non godono di eccellente salute.
E se qualcuno mi viene a dire “ma l’Argentina ha fatto default da poco, non può di nuovo fallire” propongo di guardare questa slide.
Ricordate bene, in finanza MAI dare nulla per scontato.
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Assurdo pensare di poter uscire realmente dall’€, restando in piedi, soprattutto ai giorni d’oggi! interessante anche vedere la Germania, tra i pochi Stati UE con Grecia, Spagna e Portogallo. Mi sa che ricordano solo quello che fa loro comodo
in realta’ il titolo va letto cosi’:
ITALIA verso Argentina (cioe’ l’italia e il suo debito va verso l’argentina…..)
per fortuna (anche mia) nel 2016 l’argentina ha rimborsato IN CONTANTI I TANGO-BOND IN DEFAULT A CHI DI NOI ITALIANI NE AVEVA ANCORA IN SACCOCCIA……pensa invece a chi a suo tempo scelse lo scambio coi bonsos di nuova emissione ic…….ta galattica !!!!!
certo e’ proprio un bel triangolo Agentina-venezuela-italia come si dice in questi casi: “stessa razza stessa faccia “”” ….. ma questo e’ un proverbio greco piu’ azzeccato di cosi’!!!!!
e che dire dei probabili ministri delle finanze (Borghi, Bagnai !!! Siri (questo non lo conosco) ma conosco purtroppo le idee dei primi 2 soggetti……una volta si diceva 2 braccia rubate all’agricoltura e 2 teste rubate alla sceneggiatura teatrale d’avanguardia )
…oggi nel MIB e nello spread abbiamo cominciato a pagare l’effetto delle dichiarazioni fatte dai burocratici …. nei prossimi giorni ho paura che si faranno vive le agenzie di rating…..
….. siamo in mano ai ragazzini con evidente puzza sotto il naso….. ma poca sostanza….
speriamo in Mattarella !!!!!
Argentina 8 – Italia 0
GERMANIA 4 – iTALIA 0
Giappone debito pubblico 250
1992 lira svalutata per attacco Soros – inflazione 6%
Una volta fuori dall’ €uro ” SE ” la banca d’Italia diventa sovrana come la BOJ
i tedeschi e non solo loro dalla paura leggeranno ITALIA come FALQUI.