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ARGENTINA: nuova crisi epocale…ma non troppo!

Scritto il alle 12:05 da Danilo DT

Il mondo è bello perché è vario. O forse è giusto dire che è talmente pieno di liquidità che anche le cose brutte, quasi per incanto, diventano belle.
Avrete sicuramente letto che l’Argentina si trova nuovamente in una situazione di difficoltà.
Dopo il default ed il depauperamento della famiglia Kirchner, ci siamo sorbiti le promesse di Mauricio Macrì, un leader politico che, lo devo ammettere, qualcosa di buono lo ha fatto ma per i miracoli, forse non era ancora attrezzato.

Per molti avrà le sembianze di un deja-vu. Con l’inflazione vicino al 25%, per arginare i cali del peso nazionale e fermare l’emorragia, la banca centrale dell’Argentina ha alzato i tassi tre volte dal 27 aprile, issandoli al 40%. (…)

Nemmeno troppo lontano da Buenos Aires, si trova Caracas… Inoltre non sottovalutate gli effetti che la crisi economica di Argentina e Venezuela potrebbe avere sugli altri stati dell’area.

(…) La concessione di una linea creditizia da 30 miliardi di dollari da parte dell’FMI, tuttavia, dovrebbe contribuire a placare gli animi e ad arginare i cali nelle prossime contrattazioni. L’Argentina ha deciso di fare ricorso agli aiuti esterni dopo che il suo presidente aveva avvertito gli argentini che “le condizioni di mercato sono più difficili” e che l’Argentina “è uno dei paesi che maggiormente dipende dal debito“. Per fare un esempio dell’escalation della crisi economica nella seconda maggiore potenza del Sudamerica, il costo della vita è cresciuto del 30% da gennaio. (…)

Quindi è palese, un déjà vu. In Argentina rimarranno nuovamente soffocati dal debito, e con un Dollaro USA più forte e tassi USA in aumento, e con un’inflazione così galoppante, voglio proprio vedere come riusciranno ad uscirne se non con le ossa (finanziarie) rotte…

(…) Chi ha comprato i bond argentini con l’idea di generare alpha di rendimento rischia una cattiva sorpresa. I bond su cui alcuni investitori, anche grandi, facevano affidamento per un centinaio di anni rischiano di fare default. Se Buenos Aires non riesce a uscire dalla crisi, il capitale verrà rivalutato e probabilmente dimezzato. La crisi quindi non riguarda soltanto l’Argentina, ma tutti quei player di mercato che hanno puntato su Bond secolari che ora sono scesi sotto quota 85 centesimi di dollaro. (…) [Source] 

Eccoci al punto dolente. Il centennale argentino, un titolo che ovviamente è ipersensibile a questi eventi. Ma CLAMOROSAMENTE non troppo.
Con queste notizie e questi presupposti, sarebbe normale trovarsi il Centennale argentino almeno a 50. Ed invece no…

Argentina: bond 100yr

Ad inizio anno viaggiava sui 100. Dopo il sostegno del FMI ecco che torna a 90. Capisco che per i fondi pensione c’è interesse nei confronti di una cedola sicuramente “grassa”, posso anche comprendere che il mare di liquidità sia talmente generoso da inondare anche Buenos Aires. Ma qui manca il buon senso. Bruttissimo segno. Significa che il mercato ormai non ha più logiche. Ed in passato abbiamo visto che in questi contesti, restare col cerino in mano diventa molto realistico.

STAY TUNED!

Danilo DT

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1 commento Commenta
kociss01
Scritto il 12 Maggio 2018 at 11:53

per fortuna (anche mai) nel 2016 l’argentina ha rimborsato IN CONTANTI I TANGO-BOND IN DEFAULT A CHI DI NOI ITALIANI NE AVEVA ANCORA IN SACCOCCIA……pensa invece a chi a suo tempo scelse lo scambio coi bonsos di nuova emissione ic…….ta galattica !!!!!

certo e’ proprio un bel triangolo Agentina-venezuela-italia come si dice in questi casi: “stessa razza stessa faccia “”” ….. ma questo e’ un proverbio greco piu’ azzeccato di cosi’!!!!!

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