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ANALISI INTERMARKET: 20/02/07
EQUITY
A volte mi pare di essere noioso. Comunque sia, per l’equity non ci sono sostanziali novità, in particolare per gli indici USA, sempre ben indirizzati (al momento) verso nuovi massimi periodali. Monitoriamo quota 1440 la quale, se violata al ribasso, ci darebbe un serio segnale di inversione. Però, fino ad allora, lasciamo correre. Trend eccellente per gli indici europei. Basta buttare l’occhio a Dax e SP Mib per citarne due e rendersi conto della costanza della crescita dei mercati, della disciplina con cui sono saliti e, quindi, dell’importanza del trend delineato (che, ripeto, se violato, potrebbe portare a forte volatilità. E come gia detto in passato, volatilità = ribassi, almeno per questo particolare momento borsistico). Apro però una parentesi per il Nikkey. Guardate il grafico. Sono stati rotti quei massimi che da tempo ci tormentavano. Secondo me, oggi, il Nikkey chiama un bel Buy, anche se sarà interessante sentire la BOJ il giorno 21 febbraio (domani) in merito alle prospettive di politica monetaria (a proposito, il tutto dovrebbe essere comunicato all’alba, ovvero alle nostre 07.00). Non sarà importante se alza di 0.25% ma soprattutto sentire che si vorrà fare nei prossimi mesi. Certo che il mix valuta + equity mi sembra un eccellente cocktail per il medio/lungo periodo…
BOND
Dappertutto si legge di lasciar perdere il mercato obbligazionario, che la curva dei tassi è piatta (ed è verissimo), che non c’è premio al rischio (vero), che conviene stare su scadenze brevi ed evitare il tasso fisso a lunga. La cosa che inizia però ad incuriosirmi è la situazione grafica dei bonds. Mentre le obbligazioni USA hanno già invertito il trend, risulta interessante analizzare il Bund tedesco, ovvero il ns. benchmark europeo. Il downtrend anche qui è stato violato ed ora abbozza una lateralità. Ma attenzione. In caso di rottura di quota 115.58 avremo anche qui l’inversione di trend. Che fare però adesso? Semplice, aspettare e non investire, in quanto non è detto che le obbligazioni continuino a scendere.
Il $ ha preso la strada di cui si era parlato già diverse volte, ovvero quella dell’indebolimento vs. €. A dare una mano è stato poi il buon Bernanke che ha lasciato intendere che l’inflazione è più sotto controllo di qualche tempo fa e quindi di rialzare i tassi…non sene parla. Non dimentichiamo che l’elemento più determinante per l’andamento delle valute è proprio la politica monetaria. Ed è anche per questo che è molto importante il discorso della BOJ di domani nell’ambito di un potenziale violento rimbalzo dello Yen vs. € e $ (vedi post precedenti).
Quindi preferire sempre l’euro e..occhio allo yen!
COMMODITIES
Le materie prime, diciamolo pure, ne hanno fatte di cotte e di crude. Purtroppo, per motivi che ho spiegato, avevo chiuso uno short sul petrolio e un long sul rame. Però devo ammettere che se avessi mantenuto…avrei fatto un affarone.
Il settore migliore per le commodities resta sempre quello delle cosiddette “soft”, ovvero mais, frumento ecc. Parlando di quelle più comuni, mi sembra di poter dire che il rame, probabilmente la più importante dopo il petrolio, ha interrotto il suo downtrend e sta tentando un rimbalzo. Sopra i 265 avremo nuovamente un rame in tendenza positiva. E il petrolio? Vi allego il grafico del Brent. Io la chiamerei una bella congestione., quella che stiamo vedendo. Il Brent sta litigando con la MM 21 e 55, la Trend line ribassista e il supporto statico (ben 4 elementi!). Per farla breve, se i prezzi si piazzeranno (almeno per 3 sedute) sopra i suddetti elementi, allora avremo nuovamente un inversione rialzista del petrolio. E il movimento sarebbe coerente con una serie di rialzi che andrebbe anche a colpire le commodities più penalizzate nelle ultime settimane. Un ultimo flash sul COT del petrolio. Nelle ultime settimane anche sul COT è visibile una forte volatilità. E’ un po’ come se il mercato cercasse una direzione. Ma attenzione, quando la direzione sarà presa, allora mettiamoci in riga col mercato. Accidenti… mi dimenticavo dell’oro. Direi che è ottimo, vista anche la debolezza del $, ha rotto il livello 664-676 ed ora è diretto verso quota 730 per il medio periodo! I motivi sono tanti…ma ve li racconto la prossima volta.