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ALERT: Iran attacca Israele. Cosa succede sui mercati
L’attacco dell’Iran a Israele con i droni conferma che il conflitto in Medio Oriente si sarebbe ampliato. Iran sostiene in modo chiaro la Palestina e quindi bisogna capire come si evolverà la situazione tra questi due paesi. E ovviamente quello che farà la differenza sarà il coinvolgimento degli USA alla questione Medio orientale.
In apertura, trovate uno schema dove BCA illustra le varie ipotesi possibili nell’evoluzione del conflitto. Ma venendo al nostro mondo, cosa succede ora per i mercati finanziari?
Intanto una nota secondo me importante. Mi risulta che praticamente tutti i missili e droni sono stati intercettati. Quindi molto probabile una provocazione dell’Iran mirata ad irritare Israele ed USA, visto che questi ultimi hanno già detto che non sosterranno Israele in un attacco diretto all’Iran. Signori, gli americani proprio stupidi non sono e sanno che un attacco diretta significherebbe una escalation notevole del conflitto.
Ora, negli ultimi mesi è evidente il quasi disinteresse dei mercati alle questioni geopolitiche. Le borse hanno continuato a salire fregandosene di tutto e di tutti. Ma in questo contesto lo scenario potrebbe evolversi in modo invasivo.
Intanto il petrolio, che finora è rimasto apparentemente sotto controllo (anche se più volte vi ho parlato dell’impennata delle commodity e della loro influenza sull’inflazione) potrebbe subire delle conseguenze. Banche centrali che quindi sarebbero ancora più prudenti però, attenzione, sarebbe un errore pensare che il sistema lasci andare tutto al catafascio.
Chi andrebbe ad intervenire a sostegno del sistema? Beh, credo che sia purtroppo ipotizzabile un nuovo intervento fiscale. Un conflitto esteso non fa che giustificare nuova spesa a debito che sostiene l’economia e fa schizzare al rialzo i deficit pubblici. E poi chissà, magari le banche centrali ci sorprendono con qualche iniziativa extra che al momento non possiamo prevedere.
In sintesi, ci stiamo avvicinando ad una fase dove il sistema (politica monetaria e fiscale) entra in stato di EMERGENZA in cui le classiche dinamiche possono essere messe in discussione da prese di posizioni importanti a sostegno di un economia che si ritroverebbe nuovamente alimentata da stimoli esterni e innaturali.
Mi fermo qui, perchè andare oltre significa dire cose che rappresentano ipotesi. Andiamo sul concreto, che è meglio e vediamo che succede
STAY TUNED!
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