ALERT: inflation day!

Scritto il alle 11:17 da Danilo DT

Ma non solo tasso inflazione USA. Anche ZEW Germania e Produzione industriale ITALIA.

In attesa delle decisioni che dovranno prendere le banche centrali più important al mondo nei prossimi giorni, in ambito di politica monetaria e quindi di tassi di interesse e QT (quantitative tightening), l’attenzione del mercato è rivolta oggi all’inflazione Usa di novembre che sarà diffusa nel primo pomeriggio e che dovrebbe segnare, stando alle attese, un rallentamento a +7,3% da +7,7% di ottobre a perimetro annuo e un +6,1% per l’indice ‘core’, in calo rispetto al 6,3% precedente.

Attenzione, cari lettori. Questo dato potrebbe essere determinante per le prese di posizione della FED e quindi, è evidente l’influenza sul mondo “mercati finanziari”. Le previsioni sono come è noto di un aumento del tasso FED di 50bp e difficilmente si farà diversamente, ma dati macro particolarmente sorprendenti potrebbero cambiare gli scenari soprattutto in ottica prospettica.

 

Intanto l’agenda macro particolarmente ricca, ci ha riportato in mattinata anche l’indagine Zew sul morale degli investitori tedeschi di dicembre oltre che alle statistiche Istat sulla produzione industriale italiana che, secondo il consensus degli economisti, doveva registrare un risultato congiunturale negativo a ottobre, sebbene in miglioramento dopo il tonfo dell’1,8% visto il mese prima.

Risultato: direi maluccio l’Italia e bene ma non benissimo la Germania. La il momento clou è come detto il pomeriggio.

Ultima slide: guardate (in arancio) come hanno influenzato i dati CPI sull’indice SP500 negli ultimi mesi. Le escursioni più importanti sono proprio legate a questo data macro.

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia.
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2 commenti Commenta
Scritto il 13 Dicembre 2022 at 15:37

BOOM

pistarr
Scritto il 13 Dicembre 2022 at 15:55

Danilo,

Il BOOM lo abbiamo visto e sentito tutti….ma adesso???? Tutte le istituzioni big, esempio Goldman Sachs, BlackRock che si sono dilettate finora a prevedere una discesa dello SP500 a 3.300/3.400 nella prima parte dell’anno entrante (per poi risalire e chiudere il 2023 a 4.000) confermeranno le loro recenti affermazioni o si rimangeranno tutto?

Sembra che a a livello propedeutico i Bond dovrebbero beneficiare per primi da una discesa tassi,, e qusto si vede esplicitamente, MA, cari colleghi lettori .. allora perchè non rintracciare un bel titolo con P/E uguale a 6 e con rendimento del 12% ????? Sappiate che esiste ESISTE. a presto

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