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Mondo diviso: tra anemia e crescita virtuosa
Crescita economica virtuosa negli USA?
A sentire leggere i dati del quarto trimestre vien quasi voglia di annunciare ai quattro venti la fine della crisi ed il ritorno imperioso della ripresa economica. Ma noi tutti sappiamo che, forse, le cose non stanno proprio così. Quantomeno negli USA, mentre in altre aree globali la tendenza è ben diversa. Ma Andiamo con ordine.
Questo grafico, made by Clusterstock, risulta quanto mai evidente che la domanda di beni nelgi USA non è cresciuta in modo così imperioso. E quanto ne deriva è un‘ipotesi più volte descritta su questo blog:
flattening, ovvero appiattimento, crescita economica anemica, tendente quasi alla giapponesizzazione. Anche perché con questa disoccupazione non possiamo credere che i consumi tornino a lievitare. Quantomeno negli USA.
Il grafico mette a confronto l’ultima recessione con le altre grandi recessioni del passato. Il risultato è chiaro.
La domanda reale USA ed il confronto con le altre recessioni
Ma allora dove troviamo crescita economica? Dove l’economia cresce effettivamente a ritmi ben superiori? Dove c’è la possibilità di ritrovarci con dei rafforzamenti reali delle valute e delle economia, sia dal punto di vista politico che strutturale?
Guardate questo secondo grafico, stilato dal Fondo Monetario Internazionale.
Certo, i paesi emergenti sono sicuramente ancora non solidissimi, sicuramente la Cina è a rischio bolla speculativa. Sicuramente ci sono ancora tante problematiche da risolvere. Ma le tendenze di queste economie non si possono mettere in discussione. O per lo meno, io non ci riesco.
Crescita PIL: G7 vs BRIC
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