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RISCHIO SISTEMICO: oltre al periodo COVID19

Scritto il 11 Ottobre 2022 alle 07:58 da Danilo DT

Alla fine le basi dell’analisi intermarket hanno sempre una valenza assoluta.
L’inflazione che definirei galoppante, ha avuto effetti sui mercati quantomai deleteri e con la complicità delle banche centrali che si sono dimostrate prima attendiste (inflazione passeggera) e poi estremamente aggressive (per recuperare il tempo perduto) si è generata una situazione molto ingarbugliata e di difficile soluzione.

Tassi in aumento, debito che sale, rischio che cresce, rallentamento dell’economia. Insomma un mix di cose che porta per forza ad un allargamento degli spread oltre che ad un aumento considerevole dei cosiddetti “rischi sistemici”. E proprio questi rischi potrebbero essere gli attori protagonisti della prossima recessione.

Molti analisti dicono che il rischio sistemico sta aumentando a dismisura ovunque, il che mette in dubbio qualsiasi ipotesi di ripresa a breve. Quelli di BofA hanno calcolato che oggi, il rischio sistemico è addirittura superiore a quello avuto nel periodo Covid-19 nel 2020. VI ricordate allora? Sembrava dovesse arrivare la fine del mondo.

Dite che è un report di una banca USA e quindi lascia il tempo che trova? Ok, allora prendiamone uno più istituzionale e scomodiamo la BCE: proprio dal suo ultimo aggiornamento vedo che il suo indicatore composito di rischio sistemico è ora a livelli di gran lunga superiori ai picchi durante la pandemia di Covid. E ci sta visto che in Europa la situazione è ben peggiore che negli USA.

Quindi cari amici, dire che siamo fuori dal momento critico è quantomai prematuro. Occorre un qualcosa di veramente forte per poter dare dei segnali decisi al mercato. E quel qualcosa al momento può solo essere di natura geopolitica.

STAY TUNED!

Danilo DT