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WALL STREET: e la positività non si interrompe!
Continua anche se in modo sorprendente, lo scenario già descritto nelle la settimane scorse con il COT REPORT sempre più positivo e le mani forte ancora più convinte. Riuscirà Wall Street ad incassare il colpo delle trimestrali USA in arrivo? [Guest post]
Cari amici, anche nella settimana appena trascorsa, è tragicamente proseguita la guerra in Ucraina. Ad ogni giorno che passa, diventa sempre più chiaro ed evidente che il conflitto và ben aldilà della disputa territoriale tra russi ed ucraini. In gioco, ed in discussione, c’è l’ordine mondiale affermatosi dopo il crollo del muro di Berlino.
Un ordine di carattere unipolare, con gli Usa, di fatto, unici padroni del Mondo. Quest’ordine, negli ultimi 30 anni è già stato minato, e messo in discussione, diverse volte. In primis dal fondamentalismo islamico, con gli attacchi dell’11 settembre 2001. La risposta degli Usa sono state le guerre in Afghanistan, in Iraq, ed in Libia.
Nel mentre gli Usa conducevano le loro guerre mediorientali, è cresciuta esponenzialmente la potenza economica cinese. Ovvero un concorrente del tutto diverso, e ben più temibile degli Arabi. Di fronte al quale gli americani si sono politicamente dilaniati e divisi. Divisione culminata nell’incredibile assalto a Capitol Hill a gennaio dello scorso anno. Divisione che non ha di certo contribuito a risolvere il problema, anzi è sempre più probabile che nei prossimi anni gli Usa perdano la loro supremazia economica a vantaggio del Celeste Impero Cinese.
Ed oggi è la Russia, umiliata negli ultimi 30 anni, a cercare per prima di prendersi una rivincita e ad approfittare delle nuove difficoltà economiche e politiche americane. E’ del tutto evidente che di fronte all’invasione russa dell’Ucraina, gli Usa non possono rimanere a guardare. Sarebbe come ammettere ufficialmente che l’ordine unipolare, a loro esclusiva guida, è definitivamente finito.
E’ questa la vera partita che si svolge, e che si gioca, tragicamente, sulla pelle dell’inconsapevole popolo ucraino. Ed, aggiungo io, dell’intera Europa. Ma l’ordine politico unipolare è già finito di fatto, perché non esiste già più ECONOMICAMENTE. Sarebbe ora di prenderne doverosamente atto e disegnare, anche istituzionalmente, un nuovo e diverso governo del Mondo.
Ogni ulteriore e colpevole ritardo, ci condurrà inevitabilmente ad assistere a nuove guerre e nuove tragedie, come quelle che vediamo oggi in Ucraina. E’ infatti del tutto evidente che le dinamiche dell’’economia capitalistica di produzione, sono ormai divenute altamente interrelate ed interconnesse, ovvero globali, e che le direzioni unipolari del passato siano ormai anacronistiche, inutili, e gravemente dannose. Facile a dirsi, dirà qualcuno.
Ma io credo che la forza dei fatti e delle evidenze, soprattutto di carattere economico, avrà ben presto ragione delle vecchie ed ottuse posizioni di chiusura e di predominio, che già nel secolo scorso hanno prodotto tante tragedie umane, e che qualcuno vorrebbe insensatamente perpetuare anche in questo nuovo frangente della storia.
Anche l’andamento dei mercati finanziari internazionali, che rimane la ragione principe dei miei scritti, dipenderà nei prossimi mesi ed anni dal salto di qualità da me auspicato. Se si realizzerà, come io spero, l’economia continuerà inevitabilmente a svilupparsi ed a crescere, ed i mercati nè saranno i felici testimoni. Se invece, malauguratamente, ciò non accadrà, bisognerà prepararsi ad affrontare il peggio, non solo finanziariamente, ma anche dal punto di vista civile e democratico.
Dopo le sopra esposte, e del tutto personali, considerazioni, andiamo ad esaminare cosa ci indica, al momento, il sistema intermarket. Il dollar index, da qualche settimana, a mio avviso non a caso, mostra qualche debolezza. Nell’ultima ottava cede lo 0,16 %, e retrocede a quota 98,57. I prezzi delle commodities, invece, mostrano un cedimento di maggiore entità. Cedono infatti ben il 4,76 % in termini reali.
Cosa ciò significhi è al momento dubbio. Ed il dubbio è alimentato dagli andamenti del mercato obbligazionario. Il rendimento del bond decennale Usa, cede infatti 10 bps e retrocede quota 2,39 %. Il rendimento dei bonds a 2 anni, invece lievita di ben 18 bps e raggiunge quota 2,46 %. Pertanto dopo molti anni assistiamo nuovamente all’inversione dell’inclinazione della yield curve Usa, che diventa negativa di 7 bps, e che lascia alquanto temere per una possibile e probabile recessione post-bellica.
I mercati azionari Usa, invece, come da me previsto, non si sono fatti sopraffare dalla guerra, e reggono ancora alla grande. In particolare, il nostro benchmark azionario mondiale, l’$&P 500, guadagna un impercettibile 0,06 %, e raggiunge quota 4.545,86.
Tanto premesso, passo ad esaminare gli ultimi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì sera dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:
Commercial Traders : + 27.890
Large Traders : – 19.147
Small Traders : – 8.743
Si consolida, pertanto, ulteriormente il favorevole assetto del Cot Report sui derivati azionari Usa. Rispetto alla scorsa ottava, le variazioni nelle posizioni dei vari operatori sono state,infatti, pari a 5.868 contratti. In particolare, i Commercial Traders, ovvero le MANI FORTI di questo mercato, acquistano l’intero lotto dei 5.868 contratti long, e consolidano la loro posizione, significativamente Net Long.
I Large Traders, invece, cedono altri 3.479 contratti long, e consolidano anch’essi la loro posizione, Net Short. Gli Small Traders, infine, cedono pure loro 2.389 contratti long, ed accentuano la loro attuale posizione, Net Short. Le movimentazioni di quest’ultima ottava, confermano e rafforzano per l’azionario le prospettive beneauguranti già emerse ed evidenziate nelle scorse ottave.
Evidentemente gli investitori di quest’importante mercato, notoriamente sempre molto ben informati, sanno che da questa guerra si uscirà probabilmente con esiti meno disastrosi di quanto Noi oggi temiamo ed immaginiamo. Forse anche Loro, credono che sia veramente giunto il tempo di un nuovo e ben diverso governo dell’economia mondiale. Io lo spero.
Dopotutto è anche, e forse soprattutto, nel loro interesse. E ciò aldilà di quello che trapela ufficialmente dalle stanze della claudicante amministrazione politica Usa. Non credo proprio che Il Deep State economico americano, abbia alcun interesse a buttare la Russia nelle braccia del loro maggior competitor economico, ovvero della Cina.
Sarebbe per loro un imperdonabile errore, che accelererebbe la fine del loro predominio economico, già oggi altamente in discussione ed a rischio. Per i suesposti motivi, riconfermo coerentemente la mia attuale vision neutra sulle prospettive dei mercati azionari Usa ed internazionali.
Mercato, dunque, in attesa di sviluppi e di buone nuove, che cercherò di tradare con il mio originale trading system, fondato sull’analisi del Cot Report, nonchè sulla valorizzazione dell’effetto “LONG TERM MOMENTUM“, descritto negli studi dei due professori Usa, Jegadeesh e Titman, ed illustrato nel mio sito https://longtermmomentum.wordpress.com/. Da inizio d’anno, il mio portafoglio, denominato “ AZIONI ITALIA – LTM “, ha conseguito una perdita del 3,23 %.
Il nostro benchmark di riferimento, il Ftse All Share, invece, ha registrato nel contempo una perdita dell’8,34 %. Conseguita pertanto, sinora, una sovra-performance del 5,11 %. Nei precedenti 9 anni, il mio trading system ha invece conseguito una sovra-performance media annua del 7,1 %, e presenta un’equity line in progresso del 175 %.
Questa settimana, come già accennato, riconfermo l’assetto del mio portafoglio, ovvero il 50 % delle mie posizioni long, ed il 50 % delle mie posizioni short, ossia una posizione operativa, del tutto neutrale, in attesa nuove positive notizie dal fronte di guerra.
Chi desiderasse approfondire, e ricevere maggiori informazioni sul mio trading system e sulla composizione del portafoglio “ AZIONI ITALIA – LTM “ può,se vuole, consultare direttamente il mio sito.
Vi ringrazio per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di intermarketandmore buon trading.
LUKAS