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CRAZY MARKETS: ATTENTI a quei CINQUE!

Scritto il alle 16:44 da Danilo DT

Non credo si sorprenda nessuno se andiamo a dire che in questi ultimi mesi, l’economia non sta facendo faville. Sia da noi come nel resto del mondo.
Il benchmark mondiale delle borse, lo SP500, che possiamo ritenere ormai un listino azionario globale più che USA (le principali big cap ormai sono multinazionali che hanno business ovunque) invece continua imperterrito a crescere.
Questo è il grafico dello SP500.

Grafico SP500

Il trend è più che evidente. Se però andiamo a prendere un altro listino, quello che secondo me meglio testimonia l’andamento dell’economia USA, il Russell 2000, il quadro cambia.

Grafico Russell 2000

Non è divergente ma l’andamento non è assolutamente sincrono. Per lo SP500 è trend rialzista, per il Russell 2000 è lateralità piena. Il problema sta proprio nei 5 citati nel titolo. Guardate questo altro grafico che ha come protagonista il listino Nasdaq che ospita i titoli che più di tutti hanno performato in questi ultimi anni.

Domanda. Come possiamo ripartire la performance del Nasdaq da inizio anno? Eccovi la risposta. Il 64% del guadagno che l’indice Nasdaq ha macinato da inizio anno (circa +24%) che, ricordiamolo, conta quasi 4000 azioni, è dovuto a soli % titoli.

– MICROSOFT
– ALPHABET (GOOGLE)
– APPLE
– NVIDIA
– TSLA

E sempre questi 5 titoli hanno rappresentato il 51% della performance da maggio ad oggi, ovvero negli ultimi 6 mesi. E sempre questi cinque titoli hanno condizionato la performance dello SP500 per oltre il 33% del rendimento.

Quindi signori, il peso sia a livello di capitalizzazione che di performance di questi 5 titoli è assolutamente determinante e, allo stesso tempo, preoccupante. Pensateci un attimo. Il mercato è totalmente dipendente da queste società che, se dovessero mai finire in un downtrend, dove potrebbero portare la borsa? E’ anche vero che la loro crescita ha costretto ETF e fondi ad adeguarsi ai benchmark e quindi sono piovuti gli acquisti che non hanno fatto altro che gonfiare le quotazioni. Ma è chiaro che il rialzo del mercato non possiamo considerarlo sano. La conferma ce l’abbiamo da questo altro grafico.

Nasdaq Breadth

In bianco l’andamento dell’indice Nasdaq, in rosso la percentuale dei titoli che sono in “trend positivo” ovvero sopra la media mobile a 200 giorni. Quest’ultimo sta continuando a scendere e quindi significa che molte società stanno perdendo quota. E se il mercato perde terreno quasi non ce ne accorgiamo perché le “cinque super TECH sorelle” tengono in piedi la baracca. Problemi? Beh, non sono certo regalate a livello di VALUTAZIONE, il che mette in dubbio la tenuta di certe quotazioni. Guardate questo grafico sul price earning delle prime aziende USA. Commenti?

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

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