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DELTA TIME! Ma al momento continuano a comandare altri fattori
Una settimana che non vivevo così da una vita. A parte qualche contatto inevitabile il mattino a colazione, nell’orario di pranzo e prima di cena, e poi per il resto totale astensione dalle solite tematiche finanziarie.
Starò sicuramente invecchiando, oppure inizierò ad essere stanco di una vita passata sul PC a leggere, scrivere e studiare. Però sentivo la necessità di una pausa. E sarà la prima di tre programmate in questa estate.
Detto questo, riprendiamo i nostri soliti discorsi e la parola più comune che mi ritrovo sui giornali è una: DELTA.
Delta Time, mi verrebbe da dire, con il Covid-19 in variante DELTA che inizia a preoccupare. Forse non ovunque, in qualche paese, in effetti qualche problema si inizia a sentire…
Direi che la Russia non è proprio ben messa, e non oso immaginare altre realtà di cui forse non abbiamo ancora dati puntuali. Però i mercati incassano il colpo relativamente. Prendiamo ad esempio, proprio per estremizzare il tutto, l’andamento del Nasdaq 100. Quante ne sono successe in questi anni? Quante volte si diceva che sarebbe arrivato il crollo dell’indice tech?
Prendiamo i dati dal 2009 ad oggi, ovvero dalla crisi subprime al mondo area Covid-19 (non possiamo ancora dire “post Covid”).
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2009: +55%
2010: +20%
2011: +4%
2012: +18%
2013: +37%
2014: +19%
2015: +10%
2016: +7%
2017: +33%
2018: +0.04%
2019: +39%
2020: +49%
2021 YTD: +13%HT /@charliebilello &@ychart
Chart by @it_tradingview #NDX pic.twitter.com/TuqQnkQ6vk— Danilo Ribo DT ? (@intermarketblog) June 28, 2021
Sappiamo tutti benissimo cosa è successo e cosa ha spinto i mercati la rialzo in questo modo. E come sempre, tutti si chiedono FINO a quando la festa può durare.
Innanzitutto dire che siamo a fine ciclo è prematuro. Quindi il trend può continuare a correre. E come monitorare il tutto?
Ci sono tanti indicatori che già seguiamo e che continueremo a seguire. Cosi, su due piedi, io vi ricordo sempre di tenere sotto controllo i TASSI REALI. Non solo devono restare negativi ma anche molto lontani dallo ZERO. Se così non fosse, allora potremmo veramente iniziare a vedere la fine della Festa, che però per ora può continuare.
Us real rate 5ys vs Price Earning vs Earning Yield
Vi propongo in chiusura l’aggiornamento a questo grafico che avevo creato tempo fa. Il confronto tra:
1) Price Earning dello SP500
2) Forward Price Earning dello SP500
3) Earning Yield
4) Us real rate 5yr
Leggete anche la nota che avevo segnato in fondo. Dopo una serie di calcoli che feci con un’amico analista di una società di primo livello, decretammo (in modo soggettivo sia BEN chiaro) che mezzo punto di tassi reali possono determinare un +/-10% dell’indice di borsa. E scusate se è poco.
STAY TUNED!
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